Con un gol al 26° del primo tempo Il Como fa sua la partita
ROBUR SIEA-COMO 0-1
ROBUR SIENA: Moschin, Rondanini, Freddi, Terigi, Iapichino, Ciurria, Gentile, Castiglia (12’st Steffè), Vassallo, Marotta, Bunino (19’st Campagnacci). All. Scazzola. A disp. Ivanov, Panariello, Ghinassi, Guerri, D’Ambrosio, Stankevicius, Grillo, Saric, Lawo, Secondo.
COMO: Zanotti, Nossa, Briganti, Pessina, Di Quinzio, Bertani, Cristiani, Fietta, Marconi, Peverelli, Fissore. All. Gallo. A disp. Barlocco, Antezza, Chinellato, Le Noci, Cavalli, Cortesi, Sperotto, Damian.
Arbitro: Viotti di Tivoli. Assistenti: Lenarduzzi di Merano e Colinucci di Cesena.
Marcatori: 26’pt Cristiani
Ammoniti: Briganti
Note: 341 paganti, 2135 abbonati, 15753 euro incasso (compresa quota abbonati)
di Augusto Mattioli
SIENA. E quattro. Contro il Como i bianconeri di Cristiano Scazzola rimediano in casa la quarta sconfitta consecutiva in una partita che hanno giocato in maniera insufficiente nel primo temo tanto da subire la rete della sconfitta al 25° del primo tempo segnata da Bertani. Grazie ad una grossa papera della difesa bianconera. Nei primi quarantacinque minuti il Siena ha patito il Como, senza che si avesse un’apprezzabile e concreta reazione da parte dei giocatori della Robur. Che nella seconda parte della partita qualcosa di più hanno fatto vedere perché il Como si è fatto un po’ più guardingo. Scazzola nei suoi commenti nel dopo partita si è detto amareggiato. “ Potevamo vincere,” ha detto sicuro sottolineando come non siano mancate occasioni da parte dei suoi giocatori. Peccato che non siano state sfruttate. Non c’è stata a nostro parere la grande prestazione che dopo tre sconfitte consecutive il tecnico,la società e anche i tifosi, speravano che arrivasse. Certo i giocatori si impegnano, danno quello che hanno, ma evidente quello che hanno non è molto in assoluto anche se nei commenti del dopo partita si sent espesso dire da parte dei tecnici avversari che “il Siena è una squadra importante. E’ evidente che al gruppo messo insieme in tutta fretta in estate, al cui si sono aggiunti giocatori nel mercato invernale, manca sopratutto un playmaker con delle idee che sappia come si dice “dare del tu alla palla”. Scazzola ovviamente vede, anche nella sconfitta, degli aspetti positivi e fa bene a tenerli presenti per non deprimere la squadra. Ma bisognerà – alemeno in casa – non fare più passi falsi.
In sala stampa Cristiano Scazzola: “Sicuramente oggi c’è molto rammarico perchè avremmo meritato di vincere, nel calcio capita anche questo e il periodo non è sicuramente positivo. Il gol è stata una nostra disattenzione, il Como non ha avuto altre occasioni, faccio fatica invece a contare le nostre. Giocando così, con dei margini di miglioramento, le partite al 90% si vincono, neanche si pareggiano. Incontravamo una buona squadra, anche nel primo tempo abbiamo avuto occasioni importanti con Bunino e con Marotta, il loro portiere è stato molto bravo, i pali hanno fatto la loro parte e in più c’era un rigore evidente su Freddi. Si può fare meglio, soprattutto utilizzando la stessa intensità del secondo tempo anche nel primo”.
Queste le parole di Gianluca Freddi: “Sono contento della prestazione che abbiamo fatto, mi è successo poche volte di fare così tanti tiri in porta e non riuscire nemmeno a pareggiare la partita. Ci siamo fatti un mezzo gol da soli, dispiace perchè meritavamo di più, dobbiamo essere fiduciosi perchè la squadra ha dato tanto, soprattutto nel secondo tempo. Sono rientrato da un paio di mesi dopo un’operazione al tendine d’achille, mi sto allenando con continuità, l’infortunio è alle spalle. Devo migliorare pero’ sono uscito a fare 90 minuti e quindi è positivo”.
Infine Ivan Castiglia ha chiesto scusa ai tifosi: “Ero nervoso per la sostituzione, stavamo perdendo, la tifoseria mi ha fischiato e ho fatto un gesto contro la curva. Ho fatto una cavolata, purtroppo fa parte del mio carattere, ognuno di noi ha pregi e difetti. Chiedo scusa, per il mio bene, per il bene della società e soprattutto per il bene della squadra e per raggiungere l’obiettivo finale, credo sia la cosa più importante”.