Il presidente Ponte versa 1.9 milioni nelle casse societarie
di Filippo Tozzi
SIENA. Nell’assemblea dei soci di questa mattina, la Robur Siena ha deliberato la ricapitalizzazione e la copertura delle perdite maturate nei primi sei mesi della stagione 2015/2016 (clicca QUI). Il presidente Antonio Ponte ha versato 1.9 milioni di euro nelle casse societarie. Questo il responso dell’attesissima giornata del 2 febbraio in casa bianconera. “Abbiamo fatto questa operazione per ripianare il disavanzo dei primi mesi e rendere così appetibile la società – ha dichiarato all’uscita il numero uno di viale dei Mille – Nei prossimi giorni faremo una conferenza stampa dove approfondiremo tutti i temi. L’equilibrio di gestione? La LegaPro è questa, ha costi altissimi, quasi nessuno è in pareggio”. Il nuovo capitale sociale, risultante dall’operazione odierna, si attesterà sull’ordine di grandezza di 7oo mila euro circa.
LA GIORNATA
L’assemblea è convocata per le 12.15. I protagonisti arrivano alla spicciolata. Ultimo ad entrare è Pietro Mele, alle 12.25 circa. Dopo due ore, l’uscita dei primi soci senesi visibilmente soddisfatti. Abbandonano il tavolo per ultimi il numero uno ed il numero due bianconeri: Antonio Ponte e Pietro Mele. “Il presidente ha fatto un grande sforzo, fin da quando ha acquisito la società – ha dichiarato l’ingegnere – Credo che tutta la città debba rendergliene merito. La quantità di investimenti annunciata nell’estate del 2014 è già stata superata”. La ricostituzione del capitale sociale consentirà alla società di andare avanti fino alla fine del campionato. Ponte ha inoltre parlato di una imminente riorganizzazione societaria. Il Cda attualmente manca di alcune figure. Le dimissioni di Pietro Mele dalla carica di consigliere si uniscono alla fine dei mandati di Riccardo Sallustio e Andrea Bozza (entrambi presenti all’incontro nelle rispettive vesti di consulente legale e DG). Nei giorni scorsi, alcune notizie non confermate hanno riguardato le dimissioni di Livio D’Alessandro, ultimo membro del Cda.L’incontro con la stampa sarà l’occasione per chiarire i dettagli della metamorfosi dell’organigramma.
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