di Filippo Tozzi
SIENA. Queste le dichiarazioni rilasciate nel postpartita di Robur Siena-Pistoiese dal presidente Antonio Ponte.
“Preferisco parlare con i fatti. Prima parlavo troppo, adesso troppo poco. Spero di imparare a fare il presidente quindi, perché sembra che io non sia capace. Entro il 2 febbraio saprete cosa succederà. Al momento non ci sono novità. Sono ancora qua, la squadra viene rafforzata e non indebolita. Forse sono troppo onesto con il mio modo di fare. Mi pare che a Carrara c’è un esempio lampante di come si vive un momento difficile. Ma non voglio fare polemiche. Rispetto chi non è soddisfatto del mio operato e non ho nulla da dire su questo. Ho firmato documenti di riservatezza totale che rispetto in blocco. Sono il fondatore di questa società e sto dimostrando che non ho nessuna voglia di farla morire. Non esiste la minaccia alla sua sopravvivenza. Ho una grande responsabilità sulla scelta dell’acquirente. Quindi se cederò la mia quota, ed oggi questo è uno scenario possibile, lo farò solo a soggetti che danno garanzie. Se per il 2 febbraio non sarà accaduto nulla, sono pronto e ho le forze per continuare da solo. Dall’inizio della nostra attività, ho ricevuto una grande quantità di offerte che non erano in realtà fondate. Alcuni sostengono che io non ho venduto a causa di un prezzo fissato troppo in alto, ma in certi casi mi sarei accontentato di qualcosa in più di zero. Ho voluto fare una squadra vincente fin da subito e adesso lo sto pagando. Ho scelto tecnici di un certo livello per tentare di vincere fin dal primo anno. Abbiamo due Materazzi, ma dobbiamo fare una scelta. Lavoro con entrambi, ma solo uno ha un certo tipo di ruolo. Questo non significa che io abbia una frizione con Giuseppe Materazzi. Bozza? È innanzitutto un amico, sempre a disposizione. Aveva un accordo per cui rimaneva fino a dicembre, ma deve avere base a Milano per esigenze personali, quindi stiamo elaborando una soluzioni, ma farà ancora parte del Siena”.
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