FIRENZE. È andata in scena anche la 5 giornata di Serie A: la prima di quest’anno in un turno infrasettimanale. Ma è stata una delle giornate più sorprendenti. La pioggia di gol arrivata in molte partite ha fatto sorridere più di un amante del calcio spettacolo, e lo stesso dicasi per gol come quello di Mertens. Purtroppo, per la Fiorentina non è stata una bella giornata: contro la Juve, è arrivata la terza sconfitta in 5 partite. E intanto la zona Champions si fa più lontana, distante già 6 punti. Per chiudere il cerchio, Napoli e Juventus staccano gli altri portandosi al primo posto e a punteggio pieno.
Fiorentina – Juventus: ai viola manca il puntero
I bomber, si sa, fanno la differenza. Soprattutto quando c’è da lottare e da buttare dentro i palloni sporchi. Che poi sono anche quelli che spesso fanno la differenza, in partite come queste. Dalla partita con la Juventus, persa per 0-1, emerge proprio questo fattore: il cuore della Fiorentina c’è, ma il suo attacco latita. Perché puoi avere grandi talenti come Chiesa e Simeone – entrambi figli d’arte – ma alla fine è il puntero che la deve buttare dentro.
E quest’anno il puntero non c’è: Kalinic è andato al Milan, e la Fiorentina ha preferito battere altre piste, e altri sistemi di gioco. Questo alla lunga sta facendo la differenza, alle volte in positivo e altre in negativo. Proprio come contro i bianconeri. Fortunatamente, la Serie A non ti dà mai il tempo di piangerti addosso, perché si è costretti a ripartire dopo pochi giorni, per affrontare la giornata successiva. La prossima partita della Fiorentina, che come sempre sarà trasmessa in diretta su Mediaset Premium nei canali dedicati al calcio, vedrà la compagine viola affrontare in casa l’Atalanta: un avversario ostico, fresco di goleada contro il Crotone. Non sarà facile.
La Fiorentina è piaciuta, ma è una grande incompleta
La Fiorentina, lo premettiamo, non ha passato un’estate facile. Prima il comunicato di cessione dei Della Valle, poi lo smantellamento della spina dorsale della squadra: era ampiamente prevedibile una stagione di alti e bassi. Ma le logiche di mercato lasciano il tempo che trovano, perché poi è il campo a dire tutto. E il campo, contro una Juve in sofferenza, ha detto che la Fiorentina è una bella squadra.
Ma anche una grande incompleta, perché la punta classica oggi serve come il pane e la usano tutti, tranne il Napoli. In sintesi: serve qualcuno che faccia gol e che si prenda l’area piccola sulle spalle. Non è un caso che la partita l’abbia risolta Mandzukic: che non sarà propriamente un bomber, ma che è uno che lì si fa sempre trovare pronto. Ad ogni modo, per questa Fiorentina l’obbligo rimane l’Europa League: una missione non impossibile.