SIENA. Dall’Associazione Fedelissimi riceviamo e pubblichiamo.
“Iniziamo questa comunicazione ringraziando tutti i soci che ieri sera hanno partecipato all’assemblea, una presenza numericamente e nei contenuti molto importante, la più affollata degli ultimi anni a dimostrazione dell’amore incondizionato verso i nostri colori.
Quanto sta succedendo nel Siena, ultima la pesante sconfitta di Reggio Emilia, non può essere accettato in silenzio. La scelta dell’allenatore di mettere fuori rosa due pilastri della squadra è del tutto incomprensibile, ancor di più se Pagliuca avesse accettato una linea imposta dalla società. Una scelta del genere da parte dell’allenatore dimostra solo che del bel gruppo che abbiamo ammirato è rimasto solo un ricordo. E’ ormai chiara la strategia dettata dal presidente Montanari: liberarsi dei contratti più onerosi e sostituirli con dei giovani con poca o punta esperienza, ma di minor costo.
Questo spiegherebbe anche la messa in naftalina del DS Ernesto Salvini che, da professionista serio qual è e con le esperienze maturate negli anni, non può far parte di questo progetto. Meglio Ferroni, alla sua prima tra i professionisti, dopo esperienze deludenti tra i dilettanti, ma funzionale ai programmi della società.
Se il programma del presidente Montanari è, come sembra, quello di smantellare una squadra che ha riavvicinato i tifosi allo stadio, non possiamo che prenderne atto, ma non in silenzio, perché a distanza di sei mesi e senza che nessuno gli abbia mai chiesto niente di più, è una scelta che crea preoccupazione per il presente e per il futuro.
Non può essere altrimenti perché se in così poco tempo si cambia la strategia, le cose sono due: o si è sbagliato il progetto fin dall’inizio o è stato fatto il passo più lungo della gamba. Ambedue le ipotesi individuano nel presidente l’unico responsabile di questa situazione, per ruolo e soprattutto perché ha più volte ribadito che il Siena è solo lui, nel bene e nel male.
Dal giorno della presentazione di Montanari tante cose sono cambiate. Dopo le prime impressioni sicuramente positive, sono iniziati i dubbi, le voci, le lamentele e gli atteggiamenti di rottura verso tutta la città, convinto che la Robur sia una cosa sua e basta, ma non è così. Una squadra di calcio è ben altro, ognuna ha la sua storia e i suoi valori e questi devono essere sempre rispettati e tocca a noi tifosi, tutti, difenderli, nei modi e nei tempi che il ruolo ci consente.
Ci chiediamo anche, con rammarico, perché dopo tante ricerche, il Siena sia stato ceduto a Montanari, una scelta che alla luce dei fatti e non di parole, si è dimostrata sbagliata.
Chiederemo all’advisor, la Infinet, che a suo tempo ha ceduto le quote di ACN Siena a Montanari, un incontro che, pur rispettando la privacy e le regole deontologiche, ci faccia capire qualcosa di più. Non dimentichiamo la squadra, coloro che fino ad ora, con qualche eccezione, l’ultima con la Reggiana, ci hanno sempre ben rappresentato. Il nostro appoggio continuerà come e più di prima, perché siamo coscienti che quando il clima non è dei migliori tutto diventa più difficile, ma nello stesso tempo pretendiamo una reazione, chiara e decisa, da professionisti quali hanno dimostrato di essere in gran parte della stagione.
Sempre, per sempre e soprattutto ora, Forza Siena”.