di Filippo Tozzi
SIENA. In sala stampa nel postpartita di Robur Siena – Foggia è arrivata anche Anna Durio, acquirente della Robur, accompagnata dal presidente Ponte. “La volontà di venire a Siena non è nata per convenienza, perché nel calcio non ce ne è – ha dichiarato – Mio figlio ha la passione per il pallone e già adesso abbiamo una squadra con scarsi risultati, e molti sforzi, in Serie D. Il passaggio sarà fatto a giugno perché io per il momento volevo solo dare una mano alla Robur, il presidente è Ponte e c’è da valutare la situazione economica. Voglio un calcio serio e pulito, con risorse reinvestite nella società perché non credo che ci sia da guadagnarci. Ancora i ruoli non sono definiti, non so se sarò io il presidente o mio figlio. Tutte queste valutazioni sono premature. Per adesso speriamo che i calciatori si comportino come oggi. Abbiamo solo dato una mano alla Robur. Adesso valutiamo tutto anche con l’aiuto del direttore generale da me nominato, anche se non entriamo nella parte tecnica. C’è bisogno di programmare per un futuro glorioso. Il ruolo di Morgia non è stato determinante nel mio arrivo. Coppola è divenuto l’allenatore del Rapallo grazie alla conoscenza precedente con mio figlio. Poi Morgia è arrivato in Liguria ad aiutarci, ma sono almeno due anni che mio figlio pensa a Siena. Il centro sportivo e le strutture sono certamente dei progetti a cui pensare, specialmente per dare una stabilità alla società. Ho conosciuto il sindaco alla prima visita a Siena e adesso mi tratterrò qui un paio di giorni. La mia presenza in sala stampa è stata improvvisata, ho chiamato questa mattina Antonio Ponte e gli ho chiesto di venire a vedere la partita”.
PONTE: “Basta illazioni, pensiamo solo al campo”
Anche Antonio Ponte è voluto intervenire: “Il presidente sono io fino a fine stagione, non voglio che continuino le illazioni sulla mia assenza o sul mio ruolo – ha dichiarato – Contano solo i risultati e adesso stanno arrivando. Stasera abbiamo dimostrato il nostro valore, sia dei calciatori che dello staff tecnico. Matteo Materazzi non ha ufficialmente la funzione del direttore sportivo perché non può averla formalmente. Continua a fare molto bene per noi, così come Matteo Mayer, e continueremo in questo modo. Il mercato è stato concordato insieme a me e al mister. Le partenze non sono state motivate solo dal punto di vista economico, ma anche tecnico. Adesso è il momento di pensare solo al campo, basta con queste aspettative per il futuro. Vinciamo quante più gare possiamo e poi vedremo quale sarà il traguardo. Occorre pensare al presente. I soci senesi? Se condividono i programmi e sottoscrivono il capitale sono sempre i benvenuti. Tengo molto alla senesità della Robur. I tifosi sono con me, eccetto per una sparuta minoranza. Le critiche ci stanno, specialmente se sono civili. Se ho sbagliato qualcosa dall’inizio della stagione è stato a causa della foga di investire troppo dal punto di vista finanziario per vincere subito. Questo non mi viene riconosciuto, neppure la buona volontà”.
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