di Filippo Tozzi
SIENA. L’avvicendamento sulla panchina della Robur ha portato Guido Carboni all’ombra della Torre del Mangia. Per lui si tratta di un ritorno, dal momento che aveva indossato la maglia bianconera dal 1992 al ’94 da calciatore. L’annuncio del suo arrivo alla guida dello spogliatoio è arrivato ieri (clicca QUI) e questa mattina l’ex tecnico di Benevento, Empoli, Frosinone e Bari ha rilasciato le prime dichiarazioni da allenatore della Robur Siena. Il suo curriculum parla di oltre 180 gare di Serie B, mentre l’ultima stagione completa in panchina risale all’esperienza nel capoluogo pugliese.
“Ho accettato questa chiamata con entusiasmo, perché sono legato a questa città a cui ho dato poco da calciatore perchè ero un po’ scarso (sorride, ndr). Da qui sono passati tanti ragazzi che ho allenato in carriera, ad esempio Alessandro Gazzi. C’è bisogno di equilibrio, lo dico subito. Un ambiente deve essere equilibrato perché così gli obiettivi si raggiungono meglio. Non mi piace dichiararli, ma raggiungerli. Navighiamo a vista, gara dopo gara. Ho trovato un gruppo disponibile e rammaricato per l’allontanamento del tecnico. Siamo un po’ indietro, anche perchè sento parlare di grandi obiettivi. Se si parla e basta, diventa utopia. Se anche dalla piazza arriva serenità, tutti lavoriamo meglio. Qui c’è stato il grande calcio, e ora bisogna accontentarsi in attesa di un ritorno ai piani superiori. Domani la sfida è importante e si lavora più sulle sensazioni che sulle certezze, ma sono fiducioso. Chiedo collaborazione, perché la squadra deve riportare entusiasmo nella piazza. Grande determinazione, qualche bocca cucita in più. Ho visto la squadra solo da spettatore. L’ho vista con il Prato e con l’Arezzo. In questo campionato c’è molto equilibrio e se hai forza e convinzione puoi fare un filotto di gare che ti permette di risalire. Questa squadra può fare di più. Mastronunzio domani non ci sarà. Gli obiettivi non si raggiungono a novembre, ma in primavera. L’obiettivo è trovarsi in primavera a giocarsi qualcosa di importante. Adesso bisogna lavorare con serenità ed equilibrio. Il mercato? Ho giocato con quasi tutti i moduli durante la mia carriera. Adesso devo avere la capacità di capire come far rendere al meglio questa squadra. Per come è costruita, questa squadra non ha esterni offensivi e quindi determinati moduli sono più consoni ad altre caratteristiche. Ho chiesto la disponibilità ai ragazzi di fare quello che chiedo loro. Gli alibi devono finire. Lo staff è una situazione che dovremo valutare a causa di qualche problemino tecnico. Per me adesso è stato prioritario capire che questo è il posto per me. Sono entrato in punta dei piedi, ma se ho persone che mi capiscono per me è più facile lavorare. Quando si subentra, a fare la differenza non è tanto il tempo a disposizione per preparare la gara quanto la richiesta di alcuni concetti semplici alla squadra. Se adesso mi mettessi a fare il professore in 24 ore di preparazione, creerei soltanto confusione. Per me giocano quelli che vedo meglio in settimana. Sono stato fermo un anno perché ho preso un periodo sabbatico. Volevo partire a giugno scorso ma non ho avuto la possibilità. Ho dato la precedenza a Siena perche è Siena, e perché sono felice di tornare qui. Ho parlato anche col Padova ma la società bianconera mi è sembrata più convinta. Abbiamo avuto un incontro lunedì. Spesso in carriera ho preso situazioni borderline, come a Benevento che li ho presi terz’ultimi e siamo arrivati sesti. L’esonero dispiace, come a tutti gli allenatori anche a me, ma spesso dobbiamo vedere cosa la squadra ha fatto dopo per valutare effettivamente quel tipo di provvedimento.
Questa squadra può fare meglio, a gennaio c’è un mercato, ma se ho accettato la sfida credo che questa squadra possa fare meglio”.
PONTE: “SONO STATO TRAVISATO. MAI DETTO CHE L’OBIETTIVO È IL PRIMO POSTO”
“Vorrei ringraziare Atzori nonostante non siamo riusciti a trovare soluzioni per superare le nostre divergenze. Per me è una sconfitta personale accettare le dimissioni di un allenatore che ha fatto tutto il possibile. È nato tutto a Teramo, non mi aspettavo di fare nulla prima della sfida in Abruzzo. A dimostrazione che la società ci crede, la scelta che abbiamo fatto è quella di Guido Carboni. Ambizioso e voglioso di dimostrare ciò che può ancora fare. Speriamo che il tecnico ci dia le conferme che la società vuole in quanto a valore della rosa. Non ho mai detto di voler vincere il campionato, ma di credere di poter vincere tutte le partite. A gennaio facciamo un’analisi su chi siamo. La stampa aveva delle ragioni per mettermi in bocca quello che non ho detto. Se ho sbagliato l’ho fatto a fin di bene. Non credo di aver meritato alcune delle lezioni di comportamento che mi sono state date. Avevamo fatto una campagna acquisti di alto livello. Non mi sono permesso di dirlo fin dall’inizio perché volevo la prova del campo. Chiedo rispetto perché la società sta facendo grandi sacrifici”.
MATERAZZI: “VOGLIAMO I PLAYOFF, ALTRIMENTI LA CAMPAGNA ACQUISTI NON AVRÀ AVUTO UN SENSO”
“Avevamo puntato su Gianluca (Atzori), ma non per colpa sua oggi siamo qui a cambiare allenatore. Partiamo per centrare i playoff e poi ci troviamo qualche punto indietro. Ci siamo trovati a fare delle riflessioni e a valutare lo stato delle cose. Credevamo di raggiungere insieme i playoff ma poi ci sono stati alcuni discorsi che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni. È la soluzione migliore, anche se il futuro ci dirà quanto a livello di risultati. Atzori aveva un buon rapporto con la squadra e anche con me. Il problema non era Gianluca e per questo non siamo qui a chiedere una reazione alla squadra. Noi dobbiamo metterci in condizione di centrare i playoff perchè altrimenti non ha avuto senso spendere e prendere calciatori importanti. Qualche punto in meno ci ha creato la necessità di cambiare velocemente. Carboni ha allenato a Bari ed è una piazza che io conosco da quarant’anni. Ci deve portare almeno ai playoff”.
La consegna delle sciarpe da parte dei gruppi di tifosi organizzati (Siena Club Fedelissimi, Siena Club Valdarbia, Siena Club Corrente Bianconera)
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