Tre partite in sette giorni per ritrovare la vittoria, poi il Bastia
SINALUNGA. Sta per chiudersi il primo storico girone d’andata di Serie D per la Sinalunghese, e i rossoblù devono ancora trovare la propria dimensione in questo nuovo campionato.
Fino ad adesso, pur non disputando una stagione esaltante, la Sinalunghese si trova comunque a due soli punti dalla salvezza, e in queste ultime quattro uscite dovrà affrontare due dirette concorrenti.
Il primo banco di prova è la trasferta al comunale “Necchi Balloni” di Forte dei Marmi, dove i ragazzi di Fani affronteranno nel turno infrasettimanale il Real Forte Querceta, che dopo più di un mese di sconfitte è tornato a fare punti in campionato proprio domenica scorsa, fermando la capolista Tuttocuoio fuori casa sul 2-2. Risultato, quest’ultimo, che dimostra l’imprevedibilità di un campionato come la Serie D, in cui la situazione di classifica conta spesso niente in confronto alle motivazioni di una squadra.
Non è quindi proibitivo aspettarsi, tra domenica prossima e mercoledì 19 dicembre, che la Sinalunghese possa provare a fare punti anche con squadre sulla carta più forti, come Pianese e Sangiovannese: i bianconeri non stanno vivendo un ottimo momento e, ad ora, sono fuori dalla zona playoff per la prima volta in questa stagione; anche i valdarnesi non se la passano certamente bene, e dopo la vittoria nel derbyssimo col Montevarchi sembrano aver perso quello straordinario stato di forma che li aveva portati a ridosso delle prime posizioni.
La vittoria, per la Sinalunghese, manca addirittura dalla terza giornata, quando Lucatti e Mencagli fermarono il Gavorrano e catapultarono i rossoblù al secondo posto in classifica. Da lì, solo sconfitte e una serie interminabile di pareggi: ad ora, nelle ultime sei gare, sono cinque le “X” piene di rimpianti, su tutte quella in casa col Trestina, quel 3-3 arrivato dopo essere stati in vantaggio di due reti.
Fani sembra aver recuperato quasi tutte le pedine fondamentali, a parte Rizzo: Quero, in questo senso, sta dando una bella mano nell’alternanza con Barbagli nel ruolo di terzino sinistro. Montagnoli-Mancini hanno dimostrato di poter convivere a centrocampo, uno ad impostare e l’altro a rifinire dietro le punte, mentre a Forte dei Marmi potrebbe esserci una nuova chance per Doka, classe 2000, che è sempre entrato benissimo in partita.
Positivo anche il rientro di Vasseur, già in gol con l’Aglianese: la classe e l’imprevedibilità del francese saranno di sicuro fondamentali per cercare di arrivare all’impegno col Bastia già fuori dalla zona retrocessione.