Alle bianconere basta un pareggio per festeggiare
SIENA. Una Bella favola. Che da oggi si chiama realtà. Che da oggi si chiama serie B. Non è mai facile raccogliere fra poche righe le emozioni di una giornata come quella di domenica. Una giornata in cui il Siena Calcio Femminile compie l’ultimo passo di una cavalcata straordinaria. Un passo corto, appena un punticino, quanto basta però per essere, ad una gara dal termine, irraggiungibile per chiunque. Non s’inganni però chi crede che sia stata solo ordinaria amministrazione per Fambrini e compagne: con l’Arezzo è stata partita vera, 90 minuti di battaglia, e l’1-1 finale è stato riacciuffato dalle bianconere solo dopo un’ora di gioco, grazie all’incornata perfetta di Canessa. E questa è senza dubbio una favola nella favola, per una ragazza che solo l’anno scorso ha deciso di tentare l’avventura in una vera squadra di calcio, macinando chilometri dalla sua lontana Porto Ercole sin sotto alla Torre del Mangia: a distanza di un anno e mezzo, ironia del destino, è suo il gol che vale la Serie B. Favole che solo il calcio femminile sa raccontare.
Le aretine, come già detto, non arrivano certo a Siena per consumare il biscotto di fine stagione, e con le bianconere rallentate dal peso e dall’importanza della gara, sono le prime a rendersi pericolose:
al 19’, una punizione ottimamente calciata si infrange sulla traversa, Tabaku si avventa sulla respinta e batte a colpo sicuro ma Mazzola è straordinaria nel riflesso a salvare la porta bianconera. Il Siena risponde alla mezz’ora con un velenoso tiro cross di Ceci, di poco a lato. Passano quattro minuti e il vasto pubblico sugli spalti viene gelato dal diagonale di Tabaku, che fredda Mazzola e porta l’Arezzo in vantaggio. Il colpo è duro per le bianconere che non riescono a reagire sino al rientro negli spogliatoi.
In campo rientra un Siena trasformato, sugli sviluppi di un corner Picciafuochi sfiora subito il pari, ma un difensore appostato sulla linea respinge il suo destro a botta sicura. Poco dopo si accende una mischia in area, il portiere aretino si ritrova incredibilmente la palla fra le mani.
Bonelli si gioca la carta Mazzella, e proprio dal piede della giovane regista di Porto Ercole parte la parabola che la concittadina Canessa, con uno stacco imperioso, gira laddove Antonelli non può arrivare. E’ tripudio per la numero 3 bianconera, alla prima marcatura stagionale e seconda in carriera. Un gol che rimarrà a lungo impresso, uno di quelli che si segnano una volta nella vita. Il Siena da qui in poi prende in mano le redini del gioco, sfiorando a più riprese il colpo del KO: al 78’ Fambrini viene anticipata di un soffio a porta sguarnita, all’81’ Ceci scende sulla fascia e mette a rimorchio per l’accorrente Mazzella, la sua conclusione a botta sicura dal limite si stampa sulla traversa. Dopo cinque minuti Di Fiore viene smarcata a tu per tu con Antonelli, che è però bravissima a sbarrare la strada al giovane bomber bianconero. Bonelli manda in campo la quinicenne Valoriani, che dopo pochi secondi dal suo ingresso coglie incredibilmente il palo con una botta da fuori, ad Antonelli battuta.
Al 93’, c’è tempo anche per il brivido finale, con Paganini che può usufruire di un pericolosissimo calcio di punizione dai 18 metri, ma la soluzione alta sulla traversa viene salutata sugli spalti da un boato pari a quello di un gol. Non c’è tempo per altre emozioni, dopo 95’ l’arbitro prende la palla fra le mani, decretando la fine dell’incontro, e per le bianconere è già momento di festeggiare. Il canto della verbena s’innalza alto nel cielo di Siena, mentre i festeggiamenti proseguono sino a tarda notte.
Domenica prossima, passerella finale a Carrara con inizio alle ore 16, ma il campionato e la serie B hanno già preso la strada della città del palio.