di Filippo Tozzi
CASOLE D’ELSA (SI). Al termine dell’amichevole disputata “in famiglia” da parte della Robur sul campo di Casole d’Elsa (clicca QUI), Emiliano Bonazzoli ha illustrato il percorso di avvicinamento alla sfida contro il Pisa. “Abbiamo lavorato molto in settimana, sia a livello atletico che sulla forza. Oggi poi abbiamo disputato la partitella tra di noi per capire quale modulo sia il più adatto al prossimo impegno”. Gianluca Atzori sembra orientato verso il 4-3-1-2 e, secondo le indicazioni emerse in settimana, Bonazzoli dovrebbe far coppia con Mendicino nel reparto offensivo. “Mi trovo meglio con una punta vicino – ha proseguito l’ariete bianconero – come quasi tutti gli attaccanti, perchè giocare isolati è veramente difficile. Poi il modulo conta fino a un certo punto. Fisicamente sto bene, mi aspettavo un inizio difficoltoso vista l’età, ma adesso sto migliorando così come tutto il gruppo. A livello realizzativo, sabato scorso sono stato favorito dal palo, che probabilmente ha compensato quello sfortunato di Ferrara”. Nel postpartita di Robur Siena – Lupa Roma, il presidente Ponte ha esternato il proprio rammarico per la mancata goleada. “Sinceramente non avevo sentito le dichiarazioni del presidente – ha ammesso Bonazzoli – L’importante era portare a casa i tre punti, indipendentemente dal punteggio. Avremmo potuto aumentare il bottino, ma abbiamo controllato con un uomo in più”. Domenica all’Arena Garibaldi l’avversario avrà uno spessore maggiore rispetto al fanalino di coda della classifica. “Il Pisa ha un ruolino di marcia impressionante in casa – ha proseguito l’attaccante – con un solo gol subito e cinque vittorie su cinque. Avranno grande pubblico, ma quando ci affronteremo vedremo chi meriterà di più. La prova del campo è sempre la più indicativa. Inizieremo da domani con la tattica preparata in funzione degli avversari. Per adesso è stata una settimana positiva, un po’ più tranquilla dal momento che veniamo da due vittorie, ma non ci dobbiamo adagiare più di tanto sugli allori. Un po’ di serenità tuttavia non guasta”. Dopo dieci giornate, un’impressione sul campionato di LegaPro. “Non lo conoscevo, ma per adesso mi sembra popolato da tante squadre che hanno come primo obiettivo quello di chiudersi a priori. A noi piace giocare e talvolta lasciamo i nostri difensori in parità numerica con gli attaccanti avversari, ma queste squadre non sono mai facili da affrontare. Da queste dieci partite, mi sembra di vedere che il requisito fondamentale è l’equilibrio”.
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