Gilardino "usa e getta"?
di Augusto Mattioli
SIENA. “Credo che in molti abbiano usato il mio nome per ricostruire dal niente e poi mi hanno messo da una parte. Ho sentito sulla mia pelle raffreddarsi il rapporto giorno dopo giorno. Con Grammatica, così come con Bellandi. Non con la squadra, che è sempre stata meravigliosa e neanche con Nino Scimone, un team manager eccezionale che ci è sempre stato accanto”. Questo è un passaggio dell’intervista che Alberto Gilardino, ormai ex allenatore del Siena, ha rilasciato al sito di Gian Luca di Marzio, dopo essere stato sollevato dalla guida dei bianconeri del Siena, nonostante che i dirigenti si siano sperticati in lodi al tecnico per “il grande lavoro svolto” nella conferenza stampa in cui si annunciava il suo addio. E nonostante le posizione di classifica.
Si è parlato di “visioni diverse” con la società. Ma dal vertici nessuna chiarezza, nonostante la nostra richiesta di sapere di più. Domande a cuori, risposte a picche. Ma ce lo aspettavamo.
Quello che dice Gilardino nella parole che riportiamo “di sentirsi usato” è il pensiero che anche al sottoscritto è balenato in testa. Abbiamo pensato male? Magari la holding armena ha già in casa una soluzione diversa di minor costo (e magari più sollecita ad accettarne la politica). Abbiamo ri-pensato male? Andreotti docet.