il presidente della Robur scrive ai tifosi e spiega lo stato dei fatti
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SIENA. . Cari tifosi, sostentiori e appassionati della Robur Siena, abbiamo appreso che la nostra nuova avventura in Lega Pro inzierà il 6 settembre e non vedo l’ora che arrivi quel giorno per condividere insieme a voi questa nuova avvincente sfida.
Con l’occasione, voglio dare un ordine al tema della riconferma dei calciatori che impazza da qualche settimana e rispondere indirettamente ai detrattori che ciclicamente cercano di destabilizzare un ambiente ancora in convalescenza, dal momento che appena 11 mesi fa si materializzava un fallimento di proporzioni gigantesche. Quei detrattori che anzichè contribuire all’ottimismo e alla fiducia verso una Società che ha onorato tutti gli impegni presi (incluso il fatto di essere tra i primi ad aver completato l’iscrizione al nuovo Campionato), preferiscono speculare sulla convalescenza e la fragilità dell’ambiente. Come sapete, siamo impegnati sotto traccia e senza soluzione di continuità per garantire un futuro prosperoso e autosufficiente del Calcio a Siena, a cominciare dalle fondamenta del settore giovanile, e per assicurare al nuovo mister una rosa con valori tecnici all’altezza, composta da uomini veri, calciatori in grado di competere nella nuova categoria e professionisti dal valore di mercato compatibile con i parametri di una Società sana, immersa nel presente ma proiettata nel futuro. Con questo stesso spirito ci siamo approcciati a quei calciatori che l’anno scorso hanno militato con noi tra i dilettanti, individuando insieme allo staff tecnico i profili adatti alla Lega Pro pur consapevoli che anche per loro il valore tecnico nella nuova categoria sia ancora un valore da dimostrare e certificare. Non è stata una scelta facile: quest’anno vogliamo solo professionisti motivati, pronti per la categoria, che siano compatibili con i parametri economici di un bilancio sano e che rispondano ai requisiti dello staff tecnico.
Non possiamo riconfermare i giocatori per riconoscenza, non sarebbe onesto nei confronti dei giocatori stessi e non sarebbe il modo corretto per affrontare il professionismo. Sarò sempre riconoscente al gruppo di calciatori che ha contribuito a raggiungere il nostro obiettivo comune in sinergia con le altre 3 componenti del Quadrifoglio, prima tra tutti voi Tifosi, e la Società è ben disposta ad assecondare le richieste dei calciatori selezionati con l’assenso del mister e del direttore tecnico, purché le stesse seguano parametri di mercato e ragionevolezza. Oltre a questi parametri di mercato e ragionevolezza, mi aspetto un valore in più da quei calciatori che hanno già conosciuto e apprezzato quest’ambiente, cioè attaccamento alla maglia e riconoscenza verso una Città che li ha trasformati in beniamini e li ha integrati in un meccanismo virtuoso, prestigioso e vincente. Laddove non vi sia questo attaccamento e questa riconoscenza, preferiamo che ognuno vada per la sua strada. In chiusura, tengo a precisare e ribadire ancora una volta come tutte le scelte aziendali e le azioni di mercato intraprese da me e da miei collaboratori saranno figlie dell’unico interesse di tutela, amore e rispetto verso questa Società e questa Città, nello spirito di contraddizione degli errori del passato e nello spirito di consolidamento sostenibile e professionismo serio di cui ho parlato nella conferenza stampa di presentazione del mister.
Forza Robur, dal profondo dell’anima,
Antonio Ponte