Il tiro da tre a un secondo dalla fine replica il miracolo di Malaga
MENS SANA SIENA-STELMET ZIELONA GORA 60-59 (18-17; 30-30; 47-49)
MENS SANA SIENA: Viggiano 8, Hunter 6, Cournooh, Rochestie 5, Carter 10, Ress 4, Ortner 2, Nelson, Udom ne, Hackett 13, Green 13. All. Crespi
STELMET ZIELONA GORA: Cel 5, Walker, Barlow ne, Chanas 5, Hrycaniuk 2, Eyenga 16, Dragicevic 20, Kucherek, Brackins 5, Sroka, Zamojski 4, Koszarek 2. All. Uvalin
di Umberto De Santis
SIENA. Una partita da vincere, assolutamente, in qualsiasi modo per alimentare il sogno di passare il turno di Euroleague. Quindi tanto nervosismo nel gruppo biancoverde, che deve fare i conti con uno Zielona Gora ben messo in campo. Anzi, senza troppa cattiveria, si può dire che la Mens Sana non ci ha capito molto su come attaccare la difesa polacca, capace di prevedere le penetrazioni di Hackett, gli scarichi per le triple di Carter, capaci di costringere Nelson a rinunciare alle triple come spesso succedeva al capitano glorioso Stonerook in un’altra edizione della Montepaschi. Tra i biancoverdi di Toscana (Zielona Gora vuol dire Monte Verde per cui i colori sono uguali) una menzione per Green, che vede sputati dal ferro un paio di tiri vincenti, e Hunter che migliora di settimana in settimana. Buona anche la difesa su Koszarek, che è stato limitato a due punti ma menzione per Dragicevic ed Eyenga, spesso vere spine nel fianco con entrate a canestro ficcanti.
La tripla di Carter per aprire i giochi, Eyenga schiaccia con passi non fischiati ma si sa l’Euroleague… dopo tre minuti è 7-7. La Montepaschi riparte con un 5-0 con tripla di Green, ma la replica chiusa da Cel viene seguita da tap-in di Hunter per il 14-11. Lo Stelmet difende con ordine e aggressività e passa avanti con Zamojski 14-15, ma il contropiede con schiacciata di Green è da antologia. Le incursioni di Dragicevic sono limitate da Rochstie, che sostituisce un Hackett frettoloso nell’anticipare le penetrazioni e quasi sempre ben limitato dai raddoppi polacchi. Il periodo finisce 18-17.
Stelmet in apertura con Hrycaniuk, la replica di Viggiano è 2+1, 21-19. Ma non si segna più sui due lati del campo e si supera il 14’ e Brackins trova la tripla del 21-22: per Crespi è abbastanza per un timeout riepilogativo sulla qualità dell’attacco. Green afferra al volo la lezione con un gradevole arresto e tiro, ma Chanas risponde con la tripla 23-25 con 4’14” sul cronometro. La tensione in campo non aiuta certo la Mens Sana che tira poco e male da tre (2/9 22%) e non apre certo la scatola degli ospiti sotto canestro. Chanas trova altri due punti 24-29, Hackett pesca due liberi, poi vola in contropiede con 30” ancora per il 28-30. Zamojski regala l’ultima palla a Siena, ancora la stella di Siena va a conquistare due liberi preziosi per pareggiare 30-30, mentre Uvalin si prende un timeout per gestire i 4” che il timer gli ha lasciato. Inutilmente.
Lo Stelmet rientra in campo col minibreak 0-4, costringendo Siena ad alzare il ritmo, difesa a denti stretti e tripla di Ress in attacco con libero supplementare per il pareggio 34-34 al 22’. Infatti la partita è più vivace, hunter non fallisce i liberi, Zamojski trova un canestro fortunoso 41-40 al 25’. Koszarek e Dragicevic tentano l’allungo 43-46, ma il quarto fallo di Eyenga manda Josh Carter in lunetta 45-46. Ancora Dragicevic allunga, Hackett risponde con due liberi, lo Stelmet gioca l’ultima palla che Zamojski riesce a mettere dentro ma non viene convalidato per il 47-49.
Erick Green parte con la tripla, ma la situazione avrebbe bisogno di una scintilla per deflagrare. Ci pensa il coach polacco a prendersi tecnico, ma al 35’ siamo ancora 55-53, ma almeno Hackett è rimasto a lungo in panchina. Brackins schiaccia il pareggio. La palla non circola e le difese hanno buon gioco, con 3’16” basta un contropiede di Eyenga riportare lo Stelmet avanti 55-57. Eyenga infila un altro canestro nato da una bella azione, mentre i tiri senesi sono tutti forzati, solo l’entrata di Rochestie porta al -2 e, recuperata palla sull’errore dei polacchi, una azione reiterata di Rochestie, con rimbalzo d’attacco, rapida circolazione di palla e tripla buzzer beater di Viggiano con 1’. Thrilling il timeout finale chiesto da Uvalin con la rimessa di palla che si conclude nelle mani di Hunter 60-59.