Difesa e tiro da tre scavano il solco decisivo
MENS SANA SIENA – JUVE CASERTA 86-66 (18-13, 41-33, 68-50)
MENS SANA SIENA: Kasun 4, Brown 20, Carraretto 5, Rasic 2, Kangur 10, Sanikidze 10, Ress 5, Lechthaler 3, Nasello, Janning 12, Hackett 9, Moss 4. All: Luca Banchi
JUVE CASERTA: Maresca 2, Jonusas 10, Mordente 11, Marzaioli, Salzillo, Michelori 6, Akindele 11, Gentile 4, Cefarelli, Jelovac 20. All: Stefano Sacripanti
di Umberto De Santis
SIENA. Mancano all’appello il convalescente Eze, che comincia a muoversi con sufficiente agilità in allenamento, e Kemp, sempre per la botta rimediata contro Milano. Con Ortner in tribuna, perché non tesserato per il campionato italiano, Siena ospita la Juve Caserta degli ex Michelori, Akindele, Mordente e in panchina l’assistente di Sacripanti, Massimiliano Oldoini. Jelovac infila la tripla d’apertura e Caserta subito sfrontata contro i campioni d’Italia. Jonusas per il 5-0; un provvidenziale contropiede di Brown riduce le distanze. Al 4’ Moss in entrata per il -1, poi Janning va per il sorpasso 6-5. Le bombe di Ress e Brown scavano il solco 14-9 al 7’, è salita l’intensità difensiva senese che va all’ultimo minuto sul 18-11; ma l’ex Michelori riduce le distanze 18-13 negli ultimi secondi. Sanikidze va subito a segno nel secondo periodo, ma Jelovac ha la tripla letale per la doppia cifra personale nel tabellino (20-16). Al 13’ Brown vale il +9; Caserta è viva e replica con uno 0-4 chiuso però dalla schiacciata di Kasun al 15’ 29-22. Col tiro da tre Kangur e carraretto scavano un parzialino per il +11 senese. Mordente è la risposta dei campani, capace di sostenere il peso dell’attacco negli ultimi minuti con l’uso sapiente dei liberi, imitato da Stefano Gentile e che contribuisce a terminare il periodo sul 41-33: 11 palle perse della Juve spiegano la differenza in campo, perché si tira con un ottimo 12/22. Jonusas apre le marcature del secondo tempo, Janning si sveglia da tre 44-35. La Mens Sana mantiene il controllo dell’incontro, ma Banchi non è contento. Il timeout però non cambia le cose, con 4:29 da giocare siamo ancora sul 54-44. Ma si deve fare i conti con Brown, che in un minuto mette due triple dolorose 60-46, per la difesa casertana. Lo scatenato play lascia il campo per Hackett, che trascina subito la squadra a un altro miniparziale che dilata le distanze fino al conclusivo di periodo 68-50. Janning ritorna a mitragliare dalla lunga distanza, Michelori è il combattente che tutti a Siena conoscono: ma i binari della partita sono già incanalati verso la vittoria mensanina. A 34:29 siamo sul 77-54 e Kasun va a sedere col quinto fallo di una stolida interpretazione della gara. Un contropiede di Hackett chiude il parziale di 0-7 della Juve 80-61 al 36’. La tenzone scorre via così, c’è il tempo di vedere qualche cosa di pregevole per lo spettacolo come l’alley hoop di Rasic per Janning, mentre scorrono i titoli di coda per il definitivo 86-66.
E’ la quarta vittoria consecutiva per Siena, che da domani comincerà a pensare al match casalingo con il Maccabi in Euroleague (venerdì 23 novembre), che potrebbe valere il passaggio del turno. Intanto, la sconfitta di Sassari a Varese permette alla Mens Sana di raggiungere i sardi al secondo posto assieme a Cantù, vittoriosa a Pesaro. Per i campani, invece, una sconfitta quasi indolore nell’ottica della salvezza. Una settimana per trovare quello che manca (un play/guardia con punti pesanti in mano) per andare a giocarsi due punti importanti a Pesaro, contro una avversaria diretta.