
di Umberto De Santis
SIENA. Otto anni fa la Montepaschi di Luca Banchi e Daniel Hackett vinse contro la Pallacanestro Varese il terzultimo trofeo della grande epopea mensanina. Si giocavano le Final Eight presso il Mediolanum Forum di Assago, lo stesso palazzo in cui domani comincerà la kermesse dell’edizione 2021 e alla quale non parteciperanno le due finaliste dell’epoca.
Una Mens Sana in formato ridotto rispetto agli anni precedenti, che aveva illuso le avversarie di poter porre fine al predominio dei quattro anni precedenti nella manifestazione. Nel quarto di finale, la Reggiana di Brunner e Cinciarini era avanti all’intervallo 37-39 (82-73 il risultato, 22 di Bobby Brown). In semifinale, la Dinamo Sassari dell’ex Thornton (29p) conduceva 56-52 all’inizio dell’ultimo quarto (78-85, 19 di Hackett).
In finale ci arrivò la migliore Pallacanestro Varese del decennio, quella di un Dunston destinato a una grande carriera in EuroLeague, Mike Green e del giovane Polonara. Sbarazzatisi di Milano nei quarti (92-74) e della Virtus Roma in semifinale (81-71), gli uomini di Vitucci partirono male 18-0 con schiacciatona di Moss. Green li rianimerà e Dunston sarà efficace contro Eze, ma realmente riusciranno a riaprire i giochi solo a 3′ dalla fine 69-65. Ci penserà Bobby Brown a evitare la beffa con 6 punti consecutivi, 4 dei quali in lunetta, 77-74.
La quinta Coppa Italia è poi mestamente finita nell’elenco dei trofei che sono stati revocati dal tribunale della FIP, i cui strascichi in sede giudiziaria sono ancora aperti con il processo Time Out ancora in corso al Tribunale di Siena. Ma questo non toglie nulla all’impresa sul campo, resa ancora più verace in un momento in cui la banca MPS e le sue sponsorizzazioni erano in fase di conclusione e il cosiddetto predominio senese andava alla conseguente fine.