L'Under 15 chiude la storia biancoverde alle finali nazionali
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di Umberto De Santis
SIENA. Ieri ha avuto inizio l’ultimo atto ufficiale della Mens Sana Basket, non tanto con il rompete le righe per la prima squadra con la diaspora di giocatori e staff che ovviamente verrà di conseguenza, ma con la partenza dell’Under 15 per Padova. dove si disputano le finali nazionali di categoria. Chi volesse vedere le ultime partite assolute in maglia biancoverde potrà farlo attraverso lo streaming realizzato dal sito pianetabasket.com. Oggi (30 giugno), la Fip pur impegnata nel media-day della Nazionale Azzurra, prende atto che alla pre-iscrizione fatta da Egidio Bianchi non segue altro. Il 1° luglio, l’assemblea di Lega a Bologna prenderà atto che si è liberato un posto in serie A per il prossimo anno.
L’ultima scadenza si presume il prossimo 4 luglio intorno l’ora di pranzo, quando verrà decretata l’apertura del fallimento con la nomina del curatore, a cui Bianchi passerà la palla. Poi sarà un limbo per tutti gli appassionati del basket biancoverde da cui non sarà facile uscire. Abbiamo letto tutti i proclami incondizionati a ricominciare una nuova storia nella speranza che diventi, fra qualche anno, solo un nuovo capitolo dei tanti capitomboli degli anni ’80 e ’90, a essere presenti anche in serie B o addirittura in Promozione, se alla Fip dovesse far piacere offrire l’ultima cicuta. Dal 4 al 20 luglio (circa) si aprirà un periodo di riflessione e di lavoro sotto traccia con la nuova affiliazione (grazie al lavoro del preziosissimo Marcello Billi, figura istituzionale in casa Mens Sana) per verificare in Federazione che il posto promesso in DNB – in colloqui così privati che non se ne è mai raccontato veramente in pubblico – possa divenire realtà.
Tifosi spaccati dai proclami pro o contro questo o quello, dalla voglia di fare qualcosa ma senza sapere esattamente che, se non poi offrire solo la propria esperienza in assenza di soldi veri, che sono la base di qualsiasi progetto. I giorni di trepida attesa che qualcosa si realizzi potrebbero allontanare i tiepidi, le polemiche offrire il destro per disimpegnarsi, la ripartenza divenire difficile e col supporto di pochi. Non è che la capacità comunicativa di Piero Ricci – demandato dalla sua posizione e dalla ristrettezza dei tempi a far ripartire la sezione basket immediatamente, pena l’oblio – brilli molto nel cercare di mantenere entusiasmo tra gli appassionati. Non è facile vendere entusiasmo quando l’incertezza regna sovrana sul futuro prossimo venturo. Ma è anche vero che appena un anno fa, inebriati dell’ennesimo successo, nessuno vedeva le profonde crepe nel muro che si erano aperte da quando Minucci si era dovuto dimettere dalla carica di presidente della MSB a fine 2012. O quasi.