Irpini squadra del momento in Italia, trasformati dalla gestione Pancotto
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di Umberto De Santis
SIENA. Domenica di Pasqua dedicata alla seduta di rifinitura in casa Montepaschi, dopo ché la squadra è partita alla volta della Campania dove, lunedì sera alle ore 20 (diretta televisiva Raisport 2) affronterà la Sidigas Avellino. Quasi impossibile sapere se Hackett e Janning saranno in grado di scendere in campo al palasport Del Mauro, certo che la Mens Sana (parzialmente ritrovato Ress, mentre prosegue il recupero fisico dei giocatori che fin qui han tirato la carretta) è ancora in emergenza e chissà quando riuscirà a riportare sul parquet l’insieme tecnico-tattico di un inverno incredibile coronato da cinque vittorie consecutive in Top 16, ma da un cammino in campionato altalenante (quattro sconfitte di fila in altrettante gare lontano dalle mura amiche nel girone di ritorno). «Non voglio spostare l’attenzione troppo oltre, non voglio che la squadra dimentichi che il prossimo impegno è altrettanto importante, la gara di Avellino” aveva detto coach Banchi dopo la sconfitta col Barcellona: “sappiamo che da quando è iniziata la Top 16 non abbiamo ancora vinto fuori. Ci aspettano tre trasferte consecutive: Avellino, Vitoria e Cremona. Queste tre gare vanno giocate con l’intensità e la lucidità a tratti viste col Barcellona anche riscoprendo un patrimonio tecnico parzialmente smarrito nelle ultime settimane per vedere con grande ottimismo il futuro”.
E oggi l’allenatore bianco verde riprende le stesse considerazioni: “Affrontiamo un ciclo molto impegnativo di tre trasferte consecutive cominciando con Avellino, contro una delle formazioni più in forma del campionato. I recenti interventi di mercato ed una ritrovata identità di gioco hanno prodotto nella Sidigas un striscia di cinque vittorie consecutive, interrotte dalla gara di Bologna, ed una qualità di gioco tale da permettergli di competere contro ogni avversario. Il grande talento realizzativo dei loro esterni e la versatilità dei giocatori interni renderanno il nostro piano difensivo particolarmente complesso e solo una prestazione di alto profilo tecnico ed agonistico potrà consentirci di uscire dal PalaDelMauro con un successo grazie al quale consolidare la nostra attuale posizione di classifica”. In effetti intorno a Cesare Pancotto di è formata, per necessità, una corazzata eccellente: via gli starters di stagione Hardy, Shakur, Ebi e Mavraides, accanto a Spinelli, Richardson, Johnson e Dragovic sono arrivati Ivanov, Hunter, Brandon Brown di poco preceduti da ritorno di Taquan Dean e dall’arrivo di una stella come Jaka Lakovic che ha dimostrato di non sentire il peso dei suoi 35 anni.
Il regno di Pancotto dura da due mesi e mezzo, la società ha quasi centrato l’obiettivo salvezza con vittorie importanti contro Cantù e Sassari. Così il coach irpino “sente” l’arrivo dei campioni d’Italia: “Ci aspetta una partita che è un evento, perché quando si incontra Siena giochi contro la squadra mentalmente più forte degli ultimi anni. E’ un team di Eurolega, di grande mentalità, con una base societaria solida, iniziata e costruita negli anni da Minucci. E’ una squadra fisica, lunga, con talento. Aver giocato quattro partite in 14 giorni, di cui le ultime tre in trasferta, contribuisce a rendere questa partita particolarmente importante e speriamo che il pubblico riempia il PalaDelMauro, vista anche la giornata di festa. Abbiamo bisogno di una partita determinata: questo è il nostro obiettivo. Dobbiamo esprimere difesa, che deve essere il nostro valore aggiunto, al contrario di quanto fatto nel primo tempo a Bologna. Non dobbiamo permettere loro di creare vantaggi dall’uno contro uno e dai loro pick and roll. In attacco dobbiamo migliorare il numero dei passaggi per mandare in difficoltà i nostri avversari ed attaccare con grande esecuzione.”
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