I sostenitori bolognesi pagheranno 200 euro a biglietto
di Umberto De Santis
SIENA. Ventidue tiri in più per segnare sei punti in meno. E’ tragicomica, nonché quasi irripetibile in senso negativo, la performance della Mens Sana al tiro in gara tre. Concentrazione e penetrazione, scarico alla ricerca di un buon tiro, altrimenti ripetizione dello schema (visto che anche ai liberi si è avuto un misero 11/16), sono sicuramente le parole chiave della predicazione di Pianigiani nell’approcciare gara-quattro con i suoi giocatori. Una partita, stasera a Casalecchio, decisiva per le sorti della Canadian Solar in questo quarto di finale dei playoff. La Mens Sana si è fermata a Bologna per due giorni, ritornando sul parquet per provare gli aggiustamenti e le contromosse preparati dallo staff tecnico in una nottata di videotape, guardando e riguardando i difetti palesati in gara tre. Dove un’ottima difesa – qualche smagliatura in una partita la devi sempre concedere agli avversari – è stata vanificata dalla prestazione al tiro, per la pressione fortissima esercitata dai bolognesi che hanno chiuso la gara con quattro uomini-cardine gravati di quattro falli. Considerato che lo starting five era stato in campo tra i 31 e i 38 minuti, si può ritenere che alla Virtus lunedì sera sia girato tutto per il verso giusto.
Per la prestazione passata della Mens Sana qualcuno crede che sia un problema di fame. Ribattiamo che ci sono tanti nuovi giocatori che lo scudetto non l’hanno mai vinto, e che sulla dedizione dei “senatori” non ci siano dubbi. E’ che la Mens Sana ha bisogno sempre di sciorinare il suo miglior basket per essere competitiva, e che i granelli negli ingranaggi gettati dal sapiente Lino Lardo abbiano inceppato la macchina senese nell’aspetto più evidente: il tiro. Un po’ come gara uno dei playoff di Eurolega: la prestazione collettiva al tiro fu una tragedia. Poi c’è curiosità per le scelte di Simone Pianigiani, se riaffidarsi ai dodici di lunedì o applicare il turnover, specialmente con un Hairston di provate capacità in penetrazione fresco e pimpante, mentre gli avversari cominciano a essere stanchi.
Per stasera Sabatini ha preparato nuove sorprese per i bolognesi. Piccato per la scarsa risposta del pubblico (quasi la metà dei soliti 8mila sostenitori era presente sugli spalti della Futurshow Station) ha proposto un biglietto di ingresso di 200 euro per i locali. Come scritto sul sito della società l’incasso sarà devoluto in beneficienza. Quello che non c’è scritto è il prezzo della gradinata per i sostenitori ospiti in arrivo da Siena, fissato a 10 euro. Una provocazione, come nello stile del patron virtussino, per i bolognesi con la puzza sotto il naso? Per noi, sabato sera nel dopopartita di gara due, il ricordo di uno simpatico scambio di battute tra Sabatini e alcuni tifosi senesi, in cui gli chiedevamo anche un prezzo amico…