La stanchezza produce disordine tattico. E gli infortuni... restano
ENEL BRINDISI – MENS SANAI SIENA 94-84 (24-19; 40-37; 59-62)
BRINDISI: Robinson 23, Reynolds 21, Formenti n.e, Fultz 7, Ndoia n.e, Simmons 19, Pacella n.e, Prfido n.e, Zerini 2, Gibson 21, Preite, Grant 1. All. Bucchi.
SIENA: Brown 27, Eze, Carraretto 2, Rasic n.e, Kangur 15, Sanikidze, Lechthaler 5, Tealdi n.e, Janning 17, Hackett 10, Moss 4. All. Banchi.
di Umberto De Santis
BRINDISI. Bella e incompiuta, è la sensazione che rimane dopo il deludente finale della gara contro l’Enel Brindisi. La Montepaschi targata Luca Banchi, malgrado tutte le invenzioni messe in campo dal coach e dallo staff tecnico, rischia di scoppiare in dirittura d’arrivo in un mix di errori di programmazione, scelta di giocatori, infortuni vari. In appena dieci minuti di gioco (l’ultimo quarto, finito 35-22) il regresso tecnico di Benjamin Eze, la cattiva vena di Sanikidze e Moss, l’inutile illanguidire in panchina di Rasic sempre più oggetto misterioso, non più controbilanciati dal dinamismo di Hackett e del solito Bobby Brown, dalla solidità di Kangur e da un migliorato Janning, hanno fermato una squadra che è saltata in difesa, troppa stanchezza o disordine tattico fate voi, si è visto di tutto. Dall’altra parte un gruppo in ascesa, ben consapevole dei propri mezzi se si gioca il “corri e tira”, con giocatori come Robinson e Gibson di assoluto rilievo di cui sentiremo ancora parlare, ben messo in campo da Bucchi. Ma parlare di stanchezza ci sembra quasi fuori luogo: i brindisini hanno calcato il parquet in sette, anzi sei visto che Grant ha avuto appena sette minuti con risultati assolutamente impalpabili. La cronaca vede una gara testa a testa, dopo l’iniziale fiammata di Brown con 4/5 da tre punti (4-11 al 3’, 9-13 al 5’ con il risveglio del capocannoniere del campionato Gibson). L’Enel ha quattro giocatori con molti punti nelle mani e ribalta la situazione, tanto che il break pugliese provoca il risultato finale del periodo su un eloquente 24-19. La lenta reazione della Mens Sana, unita a un approccio eccellente dell’eterna riserva Luca Lechthaler, molto più solido e consistente in difesa di Eze, permette il recupero (29-25 al 14’, 31-31 al 16’ con la schiacciata imperiosa del pivottone senese) e il sorpasso firmato da due bombe di Matt Janning prima 32-34 poi 34-37. Il tifo del pubblico sospinge i padroni di casa che riescono a terminare il secondo quarto avanti con i liberi di Reynolds.
Al ritorno in campo Siena deve resistere alla forza d’urto brindisina che trova un protagonista in Zerini,. Al 25’ Kangur da tre ritrova il contatto (48-47), e il ritorno in campo di Lechthaler produce il miglior momento senese con +5 di vantaggio al 28’ (altra tripla di Kangur 54-59) e al 30’ (52-57, liberi di Brown). Però negli ultimi secondi Reynolds trova dalla lunetta i punti per chiudere 59-62. La schiacciata imperiosa di Hackett al 32’ 66-66 fa pensare a un arrivo in volata (come si dice nel ciclismo), in realtà la stanchezza evidente dei mensanini mette in risalto le grandi doti di penetrazione dei giocatori dell’Enel. Ancora Reynold produce il suo momento migliore e Simmons si fa gioco della difesa nel pitturato a ripetizione. Nel periodo i brindisini fanno 11/14 dalla lunetta e tirano da sotto 9/12 col 75%: c’è una voragine in mezzo al campo e il pressing che negli altri periodi era stato così redditizio per la Montepaschi, ora viene saltato con irrisoria facilità. Il progressivo è impietoso: 75-71 al 35’, 80-71 al 36’, poi +16 con Robinson fino al definitivo 94-84.