di Enrico Campana
SIENA. Salgono a 15 le vittorie consecutive della Mps nei playoff, ultima quella di due anni fa in gara 4 a Roma, alla quale è seguita la passerella scudetto in viale Sclavo, e poi il 10-0 col cappotto nella prima marathon-final (4-0 con Milano, ma la serie al meglio di 7 gare) e quindi le 3 vittorie nei quarti di stagione contro la Benetton Treviso, 8.a classificata, apertasi con una marcia trionfale (39 punti, 118 massimo punteggio stagionale) e trasformatasi poi successivamente in una contesa aperta e vinta alla finale, grazie alla maggior esperienza rispetto ai trevigiani che in ogni caso restano l’unica squadra negli ultimi 3 anni ad aver vinto sul terreno dei pluriscudettati, che puntano al 4° titolo consecutivo.
Treviso con questa eliminazione chiude un ciclo del suo management. Ha rassegnato le dimissioni nelle mani di Gilberto Benetton il presidente Giorgio Buzzavo, che passa la mano ad Andrea Benetton, nipote del patron, e si dedica ad attività strategiche, progetti sociali e collaborazioni con le oltre 130 aziende partner. Il gm Enzo Lefevre passa al marketing, Fabio Coldebella lascia Caserta e prende il posto di Iacopini come ds. Coach Repesa ha 3 anni di contratto, cerca un lungo e un play titolari e dice sì a Motijeunas, il gioiello lituano corteggiato dalla NBA, solo se rimane per due stagioni.
Ma la vittoria con la Benetton che – pur con tutti i problemi di questa stagione – ha fatto capire come non bastasse la lezione del Barcellona campione d’Europa che bisogna rinnovare, è forse il prologo anche della chiusura di un ciclo della Mps, come peraltro ha fatto già capire a mezza voce a suo tempo il presidente Minucci, dopo l’uscita dall’Eurolega.
Sono in partenza l’Usa Terrel McIntyre, il bosniaco-americano Harry Domercant, che ha bisogno di giocare da titolare, e l’italo-nigeriano Benjamin Eze; quindi, si liberano un posto per due stranieri e un comunitario, mentre la società sta cercando di trattenere Romain Sato, decisivo nel supplementare di sabato pomeriggio e anche a Treviso, MVP della stagione. Ma non è facile che di questi tempi un club europeo, anche se si tratta di greci e spagnoli, metta sul tavolo 1 milione per i buy out del centrafricano, il silent-killer della spaghetti-league. Si dà per certo l’arrivo da Biella del miglior italiano della stagione, Piero Aradori che potrebbe entrare nelle scelte NBA, ma preferisce giocare l’Eurolega in una squadra ambiziosa, mentre la voce dell’ingaggio del gioiello Melli non è fondata in quanto il giovane reggiano avrebbe già firmato per Milano. Il pivot titolare potrebbe essere Greg Brunner, uno dei primi 3 centri della stagione, il quale porta in dote peso, grinta, discrete capacità realizzative e anche un passaporto svizzero. Per l’altro comunitario, sono in ballottaggio Morris Finley che a Milano non ha convinto pienamente come regista (ma potrebbe alternarsi come un back-play d’ordine quale il greco Zizis), che ha firmato un biennale, o David Moss, ingaggiato da Teramo e mandato a Bologna in attesa dell’arrivo del passaporto bulgaro. E’ ancora sotto contratto lo sloveno Uros Slokar, ma non possiede per ora la personalità per giocare titolare in una squadra ambiziosa.a
SIENA. Salgono a 15 le vittorie consecutive della Mps nei playoff, ultima quella di due anni fa in gara 4 a Roma, alla quale è seguita la passerella scudetto in viale Sclavo, e poi il 10-0 col cappotto nella prima marathon-final (4-0 con Milano, ma la serie al meglio di 7 gare) e quindi le 3 vittorie nei quarti di stagione contro la Benetton Treviso, 8.a classificata, apertasi con una marcia trionfale (39 punti, 118 massimo punteggio stagionale) e trasformatasi poi successivamente in una contesa aperta e vinta alla finale, grazie alla maggior esperienza rispetto ai trevigiani che in ogni caso restano l’unica squadra negli ultimi 3 anni ad aver vinto sul terreno dei pluriscudettati, che puntano al 4° titolo consecutivo.
Treviso con questa eliminazione chiude un ciclo del suo management. Ha rassegnato le dimissioni nelle mani di Gilberto Benetton il presidente Giorgio Buzzavo, che passa la mano ad Andrea Benetton, nipote del patron, e si dedica ad attività strategiche, progetti sociali e collaborazioni con le oltre 130 aziende partner. Il gm Enzo Lefevre passa al marketing, Fabio Coldebella lascia Caserta e prende il posto di Iacopini come ds. Coach Repesa ha 3 anni di contratto, cerca un lungo e un play titolari e dice sì a Motijeunas, il gioiello lituano corteggiato dalla NBA, solo se rimane per due stagioni.
Ma la vittoria con la Benetton che – pur con tutti i problemi di questa stagione – ha fatto capire come non bastasse la lezione del Barcellona campione d’Europa che bisogna rinnovare, è forse il prologo anche della chiusura di un ciclo della Mps, come peraltro ha fatto già capire a mezza voce a suo tempo il presidente Minucci, dopo l’uscita dall’Eurolega.
Sono in partenza l’Usa Terrel McIntyre, il bosniaco-americano Harry Domercant, che ha bisogno di giocare da titolare, e l’italo-nigeriano Benjamin Eze; quindi, si liberano un posto per due stranieri e un comunitario, mentre la società sta cercando di trattenere Romain Sato, decisivo nel supplementare di sabato pomeriggio e anche a Treviso, MVP della stagione. Ma non è facile che di questi tempi un club europeo, anche se si tratta di greci e spagnoli, metta sul tavolo 1 milione per i buy out del centrafricano, il silent-killer della spaghetti-league. Si dà per certo l’arrivo da Biella del miglior italiano della stagione, Piero Aradori che potrebbe entrare nelle scelte NBA, ma preferisce giocare l’Eurolega in una squadra ambiziosa, mentre la voce dell’ingaggio del gioiello Melli non è fondata in quanto il giovane reggiano avrebbe già firmato per Milano. Il pivot titolare potrebbe essere Greg Brunner, uno dei primi 3 centri della stagione, il quale porta in dote peso, grinta, discrete capacità realizzative e anche un passaporto svizzero. Per l’altro comunitario, sono in ballottaggio Morris Finley che a Milano non ha convinto pienamente come regista (ma potrebbe alternarsi come un back-play d’ordine quale il greco Zizis), che ha firmato un biennale, o David Moss, ingaggiato da Teramo e mandato a Bologna in attesa dell’arrivo del passaporto bulgaro. E’ ancora sotto contratto lo sloveno Uros Slokar, ma non possiede per ora la personalità per giocare titolare in una squadra ambiziosa.a
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