di Augusto Mattioli
SIENA. Dalle elementari all’università. L’incarico di coach delle prima squadra della Virtus ad Andrea Spinello è come se un maestro elementare (che è il suo vero mestiere) andasse a insegnare in un’aula universitaria. Un paragone forse un po’ troppo forte ma comunque rende l’idea. Spinello presentato ufficialmente dalla società rossoblu questo pomeriggio (18 giugno) al palasport di via Vivaldi come allenatore ha un bel curriculum. Un lavoro con buoni risultati nelle giovanili (con l’Under 16, in particolare), l’incarico di aiuto allenatore nella prima squadra guidata da Maurizio Tozzi. Insomma, un tecnico che la Virtus ha cresciuto e in cui crede per una prima squadra nella quale avranno spazio alcuni giovani che lui ha preparato, ma in cui non mancheranno i cosiddetti veterani, che molto hanno dato alla società.
Spinello potrà contare anche sulla esperienza di Giulio Griccioli, tecnico senese di livello nazionale, che avrà nella società l’incarico di responsabile dell’area tecnica. “Non ho mollato il basket professionistico – ha risposto a domanda il tecnico – in questo momento ho scelto di lavorare per la Virtus, stando con la mia famiglia. Del resto è complicato rimanere lontano dalla pallacanestro”.
Spinello non ha nascosto la sua emozione per l’incarico. “E’ tanta davvero, qui sono nato e cresciuto e ho fatto il percorso delle giovanili come giocatore, prima, e poi come allenatore della squadra oggi Under 16, che ho preso quando era under 13. Ritrovarsi ad allenare la prima squadra è per me molto importante. Sono molto contento. Non me lo aspettavo”.
Ed ora Spinello sta già pensando a come sarà la squadra. “Ci saranno i giovani, vedremo se saranno in grado dare qualcosa al gruppo. Dobbiamo sicuramente dare loro la possibilità di sbagliare per poter crescere e poi far sì che nel corso della stagione ognuno di loro possa mettere il proprio mattoncino al servizio della squadra. Sono giocatori che, in partenza, hanno dei presupposti però hanno ancora tanto lavoro da fare. Dovranno essere bravi a superare le difficoltà e noi bravi a gestirli. Non vorrei parlare solo dei giovani ma anche del gruppo senior, con loro ci sarà da rapportarsi in maniera diversa. Ma loro sono delle persone splendide per quello che hanno fatto per la società, per la maglia, e per quello che fanno qui dentro. Non vedo l’ora di allenarli”.