La difesa rude ma efficace di Reggio Emilia non basta
TRENKWALDER REGGIO EMILIA – MENS SANA SIENA 56-61 (16-15; 30-32; 48-49)
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Jeremic 10, James 3, Taylor 10, Brunner 13, Antonutti 7, Veccia, Filloy 2, Slanina 2, Cervi 2, Silins, Cinciarini 7. All. Menetti.
MENS SANA SIENA: Kasun 2, Brown 13, Eze 7, Carraretto, Rasic 2, Kangur 10, Sanikidze 4, Ress 9, Lechthaler, Janning 4, Hackett 3, Moss 7. All. Banchi.
di Umberto De Santis
SIENA. La Trenkwalder parte col piglio sicuro di chi è stata imbattuta in casa per un intero campionato, la Mens Sana sembra invece contratta e disunita, perfino affaticata. Però porta a casa una vittoria preziosa, per quanto immeritata. La gara sarà dura, controllata, con basso punteggio. Reggio Emilia parte con un veloce 4-0, tale da far chiamare subito timeout a Banchi che teme una certa svagatezza nei suoi (19 palle perse alla fine). Brunner gigioneggia, ben spalleggiato da Cinciarini da una parte, mentre tra i senesi Brown riesce a limitare l’esuberanza al tiro (5/9 nei tiri totali), ma i compagni non sono in giornata. Slanina firma il primo allungo reggiano (15-10) ma Sanikidze e Brown ricuciono: 16-15 alla fine del primo quarto. Il secondo periodo è avaro di punti sin dall’avvio, in cui Banchi inserisce Kangur e Ress per frenare i lunghi avversari: l’atesino di Salorno piazza la tripla del pareggio 19-19 al 14’, subito replicata però da Jeremic. La tripla di Antonutti infiamma il pubblico, tuttavia la difesa bianco verde, ben orchestrata da Rasic e Hackett, costringe a molti errori da fuori la Trenkwalder, che fino alla fine del periodo segna solo dalla lunetta. Tanto che la bomba quasi allo scadere piazzata da Tomas Ress, la seconda della sua partita, permette alla Mens Sana di andare al riposo lungo avanti di 2: 30-32.
Janning e Sanikidze cercano di dare concretezza all’attacco senese, ma intorno al 25’ Taylor e Cinciarini realizzano il sorpasso con un 9-0 perentorio (41-36). La risposta bianco verde è timida, tanto che il vantaggio dei padroni di casa si dilata con la bomba di Jeremic per il 46-39. Banchi è visibilmente contrariato, però ottiene dai suoi ragazzi un contro parziale di 8-0 per riprendere le redini dell’incontro. La schiacciata del pur leggero Cervi viene pareggiata dall’entrata di Bobby Brown che permette a Siena di terminare avanti nel periodo sul 48-49. Le partite si vincono in difesa: è questo il credo di Banchi. Carraretto e Ress, con Hackett a fermare Taylor (che ha pur messo insieme la doppia doppia 10p e 10r), Kangur (mai esuberante ma tremendamente efficace) e un pur altalenante Brown limitano al massimo gli emiliani che trovano giocate solo dal sempreverde Brunner, e segnano nell’ultimo periodo solo 8 punti, con un James a tratti imbarazzante. Coach Menetti gira in campo nove giocatori, ma alla fine vengono a mancare le risposte vincenti. Invece la tripla di Ress al 36’ (52-59, bomba che lo proclama MVP dell’incontro), nonostante il quinto fallo di Moss (sovrautilizzato con 32’ in campo e 7r) mette un margine di sicurezza per i toscani che controllano agevolmente le ultime velleità dei biancorossi. Finisce così 56-61, con la certezza per la Trenkwalder di aver sprecato l’occasione per una vittoria di prestigio. Sienai, ben conscia dei suoi problemi di feeling (manca qualità perfino nel passaggio della palla), mette in cascina la seconda vittoria consecutiva in campionato, in attesa di prestazioni collettive migliori. Banchi sembrava preoccupato, alla fine dell’incontro, ma anche sei anni fa le stentate vittorie iniziali compensarono le difficoltà di costruzione della squadra che ha dominato il basket italiano per sei anni.