La panchina corta condanna i biellesi più della forza della Montepaschi
ANGELICO BIELLA – MENS SANA SIENA 67-70
(17-22; 32-39; 52-52)
ANGELICO BIELLA: Jurak 2, Minessi, Coleman 27, Soragna 4, Pullen 12, Laganà, Miralles 4, Lombardi, Stassi, Chessa 2, Dragicevic 16, Tavernari. All. Cancellieri.
MENS SANA SIENA: Mc Calebb 19, Zisis 10, Andersen 7, Carraretto 4, Lavrinovic 2, Kaukenas 10, ress, Michelori 4, Lechthaler n.e. Stonerook 6, Aradori 6, Moss 2. All. Pianigiani.
di Umberto De Santis
SIENA. Siena quasi più inguardabile che nella gara interna con Caserta ottiene i due punti in palio a Biella, pur con 18 palle perse, grazie alla trazione anteriore garantita da Zisis e Mc Calebb e stringendo i denti in un terzo quarto veramente difficile in attacco. L’Angelico è squadra alquanto corta e mette in campo appena sette giocatori, tra i quali Coleman e Dragicevic fanno la parte dei mattatori. In particolare la 24enne guardia americana di Houston chiude con 27 punti (9/15 da due) e 8 falli subiti. Inizia subito bene l’Angelico Biella: due triple consecutive di Dragicevic e un appoggio di Coleman in contropiede portano le squadre sul +4 (8-4) al terzo minuto, reagisce Siena che ribalta il risultato con un parziale di 0-12 chiuso dal talento di Coleman, che prova a trascinare la sua squadra: all’ottavo è 10-16. Andersen imperversa nell’area biellese, Soragna aiuta in attacco Coleman, dopo il canestro di Dragicevic, all’ultimo secondo arriva il canestro da metà campo di Rimas Kaukenas, che – in precarie condizioni di equilibrio – trova il +5 della Mens Sana (17-22). Nel secondo quarto Siena sembra prendere il controllo della gara e del punteggio, e al 15’ sono ancora cinque i punti di differenza (24-29). Chessa si riavvicina (26-29) ma con un perentorio 7-0 concluso dalla schiacciata di Michelori la Mens Sana porta la distanza in doppia cifra. C’è ancora molta voglia nelle fila dell’Angelico che con i liberi di Jurak riesce ad andare al riposo lungo sotto di 7 lunghezze (32-39).
Si ricomincia da Mc Calebb e Aradori, ma Biella riesce a non farsi travolgere e risponde colpo su colpo, grazie anche ai passaggi a vuoto dell’attacco biancoverde, che consentono a Soragna e compagni di riavvicinarsi nel punteggio. Sono ancora Coleman e Dragicevic (19 punti sui 20 del quarto portano la loro firma) a trascinare la squadra piemontese, e a consentire il recupero alla sirena del quarto della perfetta parità tra le due formazioni (52-52). Siena ha Moss e Ress praticamente nulli, Stonerook a soffrire, e si tiene a galla con i cinque punti dei due minuti finali di tempo giocati da Zisis. Biella sembra avere l’inerzia dalla sua parte, sulle ali dell’entusiasmo per il recupero appena completato.
Pieno equilibrio nei primi minuti del quarto periodo. Al 33’ Biella che prova a romperlo prima con la tripla dello scatenato Coleman, poi col canestro di Pullen (57-54). Seguono due minuti in cui nessuno riesce a segnare e la realizzazione da sotto di Soragna sembra volgere la partita a favore dell’Angelico, con Siena a faticare tantissimo: Biella manca il colpo del Ko, poi si accende il genio di Mc Calebb: prima la bomba, seguita da due azioni consecutive con appoggio da sotto che riportano avanti i biancoverdi sul 61-59 al 39’. Coleman non ce la fa più e Cancellieri, dopo il timeout, lo trattiene in panchina. La palla scotta e Pullen sbaglia, mentre dall’altra parte Zisis, dopo gli assist, va a segnare in penetrazione per il +4 degli ospiti. Stanchezza e falli per Biella che non riesce più a trovare la via del canestro. Stonerook si prende per la seconda gara di fila la responsabilità della tripla, e stavolta non fallisce, chiudendo i conti sul 59-66. La reazione d’orgoglio è di Pullen che segna gli ultimi sei punti della sua squadra ma Zisis dalla lunetta, stavolta, sfrutta bene i falli di Biella. Purtroppo la panchina corta si è vista nell’intenso finale, e Coleman mette i titoli di coda col canestro del 67-70, che riduce lo svantaggio dei padroni di casa.
Quarta di campionato, l’assenza dalla vetta della serie A della Mens Sana – complice la sconfitta interna di Cantù contro Pesaro – dura una sola giornata.
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