di Enrico Campana
SIENA. Mentre Maurizio Gherardini con una tremenda raucedine si presentava nel suo nuovo incarico di Managing Director del Canada (“tutti i ragazzi dovranno avere l’orgoglio di giocare per il proprio paese, e sacrificarsi per questo traguardo”), Ettore Messina firmava per il Real Madrid e domani sarà presentato al Bernabeu come il terzo astro del pianeta dei galacticos, anche se guadagnerà molto meno (dai 2 milioni di euro mi dicono che si è passati a 3 per stagione, giusto per non sentirsi al pari dei colleghi calciatori…). Incarichi importanti, dunque, per gli italiani nel mondo. Il supercoach Messina, 4 volte vincitore dell’Eurolega, vuole con se il fidato Holden, mentre Siskaukas rimane a Mosca fino al 2011 e non può arrivare a Romain Sato che lascia Siena per Barcellona che in questi giorni sta giocando la finale per il titolo di Spagna col Tau Vitoria. Messina è davvero un mito, ha detto e ribadito testualmente a Marca “che garantisce un ritorno nelle Final Four di Eurolega entro due anni solo se saranno investiti i soldi necessari, altrimenti ci vorranno tre anni”. Non viene specificata questa cifra.
Siena deve confermare l’arrivo di David Moss con un triennale da 1,6 milioni di euro, mentre i contratti di McIntyre e Lavrinovic sono bloccati rispettivamente (fino al 2011 per l’americano, e al 2010 per il lituano). Avrebbe il foglio di via anche Harry Domercant, Kaukenas è sulla corda mentre la voce di Andre Hutson per rafforzare il reparto lunghi costerà solo più soldi a Roma che non lo vuole perdere. E’ una risposta, forse, a Roma che non vuole perdere alle buste (ma si va al prossimo anno) Gigi Datome il quale dichiara di non pensare nemmeno lontanamente a un suo ritorno a Siena.
Non si può immaginare Siena in Eurolega senza il grande centro, e quindi via Domercant il reparto verrebbe puntellato con Stefano Mancinelli, Fortiutudo, top-scorer italiano dell’anno ed ecco la possibilità di riempire la casella con un big-man. Wallace era davvero l’uomo giusto, l’anno scorso era facile prenderlo a prezzo di svendita dalla liquidazione di Capo d’Orlando, ma si sa che non tutte le ciambelle riescono coi buchi.
Milano allungherebbe di un anno il contratto di “coach Bucchi”. Il gradimento del “bravo pierino” non è stato scalfito dallo 0-4 e la batosta record finale: “ re Giorgio” (Armani) è ugualmente contento, meno i tifosi che dopo il terribile cappottone, quasi una nemesi per uno stilista degno di stare al Guggenheim, adesso reclamano lo squadrone. Intanto girerà il cartellino che scotta (550 mila euro) di Bulleri, il play di Cecina che ha provocato la scossa di Treviso; il Bullo non rientra nella logica risparmiosa di “casa Benetton” che deve a sua volta scegliere il coach, e guarda all’estero ma anche alla soluzione interna (Frank Vitucci).
La Virtus di Claudio Sabatini perso ormai Keith Langford (giocherà nel Khimki Mosca di Messina) e con un organico davvero da “Piano B”, che fa?. Il proprietario si è messo in vacanza, ha rinviato l’apertura del mercato vista che siamo in stagione di..ortaggi, e i tifosi bianconeri rimpiangono sempre più Alfredo Cazzola (il quale gioca la sua partita come candidato sindaco nel ballottaggio) e stufi dei tira e molla, delle scomuniche, delle polemiche, delle troppe chiacchiere a voce alta sulla radio privata, sperano ormai solo che spunti un acquirente. Si va facendo forte anche il disappunto per le altre preoccupanti crepe createsi nel management (l’uscita di scena di un manager qualificato quale Andrea Luchi, sicuramente importante in una stagione che ha dato alla Virtus la prima coppa del nuovo corso e la finale di Coppa Italia,che Brindisi vuole con insistenza e il cui nome circolava anche per il Real Madrid) che significa minor conoscenza sul mercato internazionale e contatti soprattutto con gli Usa. Notizia dell’ultima ora: si sarebbe fatto avanti un acquirente, ma deve versare 6 milioni nello spazio di poche per cominciare il 19 giugno la trattativa. Si trattrebbe di un imprenditore con due soci e chi lo conosce dice; "Tra lui e Sabatini c'è la stessa diffrenza che c'è tra il giorno e la notte". Confermando che il nuovo "padrone" sarebbe come la luce dopo le tenebre di una gestione quantomeno discutibile e che avrebbe raccolto il grido di dolore di Bologna davanti a tale "scempio". La Virtus, detto inter nos, è una società che può contare su incassi che si aggirano sui, 2,5 milioni di euro a stagione…
Se Sabatini molla, si spezza di fatto l'asse di ferro che ha retto la Lega negli ultimi mesi ed aveva provocato una serie di stravolgimenti interni. L'ipotesi è che si possano verificare dei contraccolpi proprio alla vigilia dell'annuncio degli accordi per le telecronache della prossima stagione.
Ma torniamo alle vicende di mercato. Matteo Boniccioli torna a Trieste per seguire il progetto di rilancio che coinvolge tutti i club, ma il suo agente Raznatovic potrebbe metterlo su una panchina prestigiosa (Cska Mosca?)..
Infine Roma puntellerà l’asse allenatore-general manager, diventato debolissimo con l’uscita di scena di Bodiroga, con Claudio Crippa che ha svolto il ruolo di scout-man di Ettore Messina a Mosca. Ma il problema per una società che viene da una stagione frustrante non sono i soldi né gli umori di Claudio Toti, ma la rappresentatività e la conoscenza del mercato.