di Enrico Campana
SIENA. Sarà che le annate ‘90, ‘92 e ‘94 non erano considerate delle migliori o sarà la Sindrome Azzurra, ma il bilancio complessivo dei campionati giovanili è stato largamente deludente per quanto riguarda le squadra maschili, mentre l’oro della nazionale juniores ha salvato la spedizione femminile. Un bilancio più completo, a livello generale, sarà stilato solo alla fine del torneo pre-europeo, compresa la squadra maggior che ha iniziato con 3 sconfitte su 4 partite, un risultato che al momento ci riporta indietro di due anni. La nazionale che aveva il fuoco dentro, secondo il proclama del suo “nuovo” allenatore alla Villa Reale di Monza, non è riuscita ancora a vincere la sua prima gara in trasferta, e ci riprova nuovamente martedì 17 a Tel Aviv contro Israele. Una sconfitta alla prima di ritorno per la squadra targata Mens Sana, con Pianigiani, Carraretto, Lechtaler e Ress significherebbe lo 0-2 con Israele, e un probabile 3° posto, a meno di battere il Montenegro in casa con più di 9 punti e vincere anche le altre due con la Lettonia in casa e in Finlandia. Nella peggiore delle situazioni, l’anno prossimo ci toccherebbe nuovamente impiegare il nostro “sacro fuoco” nell’Additional Round, un torneo per tutte le deluse dei 3 gironi con un solo posto in palio.
Visti come proiezioni dello stato di salute dei vivai, i risultati dei “piccoli europei” sono preoccupanti e nel consiglio federale di fine settembre penso che l’agenda sia inserita come prioritaria,, è scontato che Gianni Petrucci mandi qualche segnale e torni in ballo il discorso della formula degli allenatori del Settore Nazionale che non può avere un capo part-time – per quanto bravo e vincente sia – nel caso che appunto il bilancio rimanga quello attuale.
In ogni caso, anche i più pessimisti avrebbero sperato in risultati migliori. La nazionale Under 20 con tanto di part time contrattualizzato (Stefano Sacripanti) è passata dalla medaglia di bronzo di due anni fa al 4° posto dell’anno scorso al 10° di quest'anno. Poi ha mandato il top scorer, Alessandro Gentile, alla Juniores (allenata da Antonio Bocchino che veniva dai cadetti), passata dal 7° al 12° e ultimo posto e faceva leva anche su 3 giocatori senesi, di scuola Mens Sana, del tricolore cadetti. Mossa sbagliata quella del doppio impegno del casertano-benettoniano che non possiede una struttura fisica adatta: è successo che rientrato nella sua categoria dopo l’europeo maggiore, era sotto stress e dopo un partitone storico, 45 punti, ha pagato fatica e tensioni. Quindi, abbiamo perso 6 posti con la Under 20, più 5 con la Juniores, totale 11 (e scalati i 3 guadagnati dai cadetti per cui i posti persi sono stati 8), ma soprattutto siamo calati in ben due manifestazione su 3.
I cadetti sono stati allenati dal diretto responsabile delle giovanili azzurre, Gaetano Gebbia, che ha voluto al suo fianco Umberto Vezzosi della Virtus Siena, ex mensanino, in virtù delle sue capacità nel lavorare con i vivai come selezione, formazione e lancio. Vezzosi ha portato lo scorso anno lo scudetto Under 15, quest’anno ha raggiunto la semifinale ai campionati cadetti (perdendo dai vincitori della Mps), ricevendo il premio di miglior allenatore. La sua chiamata è dovuta anche ad un’altra ragione, il premio per aver portato in dote ben 4 giocatori, Matteo Imbrò, Corrado Bianconi, Amedeo Tessitori e Riccardo Rovere. C’era anche un quinto senese di buon talento, tesserato Mens Sana, Camillo Bianchi di Volterra, ma non è bastata questa “senesità” per riportare in zona medaglia questa squadra che ne aveva le potenzialità, con il play, ali tecniche e tre lunghi di valore, Aristide Landi di Potenza e il pisano Amedeo Tessitori un giocatore di 211 centimetri (il friulano Candussi) impiegato come ala.
L’Italia ha perso di misura diverse gare, battuta la Grecia aveva quasi in tasca la qualificazione ai quarti potendo perdere nell’ultima gara fino a 7 punti con la Lituania ancora al palo. E ha pensato di perdere proprio quella, e con ben 19 punti di scarto, per cui mentre la Lituana si è gasata arrivando alla finale, cioè nel posto dove il calendario ci favoriva, senza più patemi d’animo l’Italia si è sciolta ottenendo due belle vittorie ma il 9° posto non esprime certo le attese, specie perché il minimo comun denominatore delle giovanili è stata l’eccessiva fallosità, l’attacco perimetrale e il tiro da sotto e da fuori.
Come rendimento individuale, nelle 8 gare i 5 senesi hanno meritato la convocazione. Il più responsabilizzato è stato il play Matteo Imbrò, unico italiano convocato negli Usa al camp di Michael Jordan, che ha giocato 33 minuti, certe giornate incontenibile, altre un po’ sopra le righe, ma una macchina da assist, uno dei migliori di campionati (4° assoluto) e all’occorrenza miglior rimbalzista, vedi i 10 palloni catturati nella gara decisiva contro la Grecia.
Primo negli assist, 3° rimbalzista, queste le statistiche di Matteo Imbrò (Porto Empedocle, 12-2-1994, 1,87, play): 1° nei minuti, 31,4, Tiro2: 15/37, 40,5%, Tiro3 12/36, 33%, Tl 5/12, 41,7%, Rimbalzi 4,3, Assist 5, recuperi 1,6, stoppate 0,3, Falli 2,3, 71 punti, media 8,9, maggior punteggio 18.
Amedeo Tessitori (Pisa, 7-10-94, centro, 2,01) ha trovato la sua dimensione nelle ultime due gare, la crescita c’è stata, 1° assoluto dei campionati nelle percentuali totali di tiro (56,3%) e 2° nei rimbalzi d’attacco ( : 20,5 minuti, T2 36/63,57,1%, T3 0/1, Tl 6/11, 54,5%, Rimbalzi 5,9, Assist 0,3, Falli 2,9, Perse 2,5, Recuperi 1,4, stoppate 0,6, punti 78, 9,8 di media, massimo punteggio 24 Polonia.
Camillo Bianchi (Volterra, 1-3-1994, 1,94 guardia) ha giocato 7 gare su 8 con buone percentuali nel tiro ma tirando poco: 24,3 minuti, T2 15/25, 60%, T3 2/9, 22,2%, Tl 3/5, 60%, Rimbalzi 2,1 Assist 1,3, Falli 1,1, Recuperate 1,7, Perse 1,1, Punti 39, media 5,6, massimo punteggio 12 Germania.
Corrado Bianconi (Domodossola, 1,90, ala piccola) deve darsi più personalità nello specifico ruolo: 17,3 minuti, T2 6/20, Tl 2/6, 33%, Rimbalzi 2,3, Falli 3,1, perse 1,3, recuperate 1,1, stoppate 0,3, p.41, media 5,1, massimo punteggio 14 Polonia.
Riccardo Rovere (Pietra Ligure 13-2-94, ala piccola) il meno utilizzato, 8,6 minuti, quel che si dice una presenza: 8,6 minuti, T2 4/13, 30,8%, T3 2/2, 100%, Tl 2/2 100%, Rimbalzi 1,3, Assist 0,6, Perse 0,4, recuperi 0,4, Falli 0,9, punti 16, 2,3., massimo punteggio 5 con la Francia.
SIENA. Sarà che le annate ‘90, ‘92 e ‘94 non erano considerate delle migliori o sarà la Sindrome Azzurra, ma il bilancio complessivo dei campionati giovanili è stato largamente deludente per quanto riguarda le squadra maschili, mentre l’oro della nazionale juniores ha salvato la spedizione femminile. Un bilancio più completo, a livello generale, sarà stilato solo alla fine del torneo pre-europeo, compresa la squadra maggior che ha iniziato con 3 sconfitte su 4 partite, un risultato che al momento ci riporta indietro di due anni. La nazionale che aveva il fuoco dentro, secondo il proclama del suo “nuovo” allenatore alla Villa Reale di Monza, non è riuscita ancora a vincere la sua prima gara in trasferta, e ci riprova nuovamente martedì 17 a Tel Aviv contro Israele. Una sconfitta alla prima di ritorno per la squadra targata Mens Sana, con Pianigiani, Carraretto, Lechtaler e Ress significherebbe lo 0-2 con Israele, e un probabile 3° posto, a meno di battere il Montenegro in casa con più di 9 punti e vincere anche le altre due con la Lettonia in casa e in Finlandia. Nella peggiore delle situazioni, l’anno prossimo ci toccherebbe nuovamente impiegare il nostro “sacro fuoco” nell’Additional Round, un torneo per tutte le deluse dei 3 gironi con un solo posto in palio.
Visti come proiezioni dello stato di salute dei vivai, i risultati dei “piccoli europei” sono preoccupanti e nel consiglio federale di fine settembre penso che l’agenda sia inserita come prioritaria,, è scontato che Gianni Petrucci mandi qualche segnale e torni in ballo il discorso della formula degli allenatori del Settore Nazionale che non può avere un capo part-time – per quanto bravo e vincente sia – nel caso che appunto il bilancio rimanga quello attuale.
In ogni caso, anche i più pessimisti avrebbero sperato in risultati migliori. La nazionale Under 20 con tanto di part time contrattualizzato (Stefano Sacripanti) è passata dalla medaglia di bronzo di due anni fa al 4° posto dell’anno scorso al 10° di quest'anno. Poi ha mandato il top scorer, Alessandro Gentile, alla Juniores (allenata da Antonio Bocchino che veniva dai cadetti), passata dal 7° al 12° e ultimo posto e faceva leva anche su 3 giocatori senesi, di scuola Mens Sana, del tricolore cadetti. Mossa sbagliata quella del doppio impegno del casertano-benettoniano che non possiede una struttura fisica adatta: è successo che rientrato nella sua categoria dopo l’europeo maggiore, era sotto stress e dopo un partitone storico, 45 punti, ha pagato fatica e tensioni. Quindi, abbiamo perso 6 posti con la Under 20, più 5 con la Juniores, totale 11 (e scalati i 3 guadagnati dai cadetti per cui i posti persi sono stati 8), ma soprattutto siamo calati in ben due manifestazione su 3.
I cadetti sono stati allenati dal diretto responsabile delle giovanili azzurre, Gaetano Gebbia, che ha voluto al suo fianco Umberto Vezzosi della Virtus Siena, ex mensanino, in virtù delle sue capacità nel lavorare con i vivai come selezione, formazione e lancio. Vezzosi ha portato lo scorso anno lo scudetto Under 15, quest’anno ha raggiunto la semifinale ai campionati cadetti (perdendo dai vincitori della Mps), ricevendo il premio di miglior allenatore. La sua chiamata è dovuta anche ad un’altra ragione, il premio per aver portato in dote ben 4 giocatori, Matteo Imbrò, Corrado Bianconi, Amedeo Tessitori e Riccardo Rovere. C’era anche un quinto senese di buon talento, tesserato Mens Sana, Camillo Bianchi di Volterra, ma non è bastata questa “senesità” per riportare in zona medaglia questa squadra che ne aveva le potenzialità, con il play, ali tecniche e tre lunghi di valore, Aristide Landi di Potenza e il pisano Amedeo Tessitori un giocatore di 211 centimetri (il friulano Candussi) impiegato come ala.
L’Italia ha perso di misura diverse gare, battuta la Grecia aveva quasi in tasca la qualificazione ai quarti potendo perdere nell’ultima gara fino a 7 punti con la Lituania ancora al palo. E ha pensato di perdere proprio quella, e con ben 19 punti di scarto, per cui mentre la Lituana si è gasata arrivando alla finale, cioè nel posto dove il calendario ci favoriva, senza più patemi d’animo l’Italia si è sciolta ottenendo due belle vittorie ma il 9° posto non esprime certo le attese, specie perché il minimo comun denominatore delle giovanili è stata l’eccessiva fallosità, l’attacco perimetrale e il tiro da sotto e da fuori.
Come rendimento individuale, nelle 8 gare i 5 senesi hanno meritato la convocazione. Il più responsabilizzato è stato il play Matteo Imbrò, unico italiano convocato negli Usa al camp di Michael Jordan, che ha giocato 33 minuti, certe giornate incontenibile, altre un po’ sopra le righe, ma una macchina da assist, uno dei migliori di campionati (4° assoluto) e all’occorrenza miglior rimbalzista, vedi i 10 palloni catturati nella gara decisiva contro la Grecia.
Primo negli assist, 3° rimbalzista, queste le statistiche di Matteo Imbrò (Porto Empedocle, 12-2-1994, 1,87, play): 1° nei minuti, 31,4, Tiro2: 15/37, 40,5%, Tiro3 12/36, 33%, Tl 5/12, 41,7%, Rimbalzi 4,3, Assist 5, recuperi 1,6, stoppate 0,3, Falli 2,3, 71 punti, media 8,9, maggior punteggio 18.
Amedeo Tessitori (Pisa, 7-10-94, centro, 2,01) ha trovato la sua dimensione nelle ultime due gare, la crescita c’è stata, 1° assoluto dei campionati nelle percentuali totali di tiro (56,3%) e 2° nei rimbalzi d’attacco ( : 20,5 minuti, T2 36/63,57,1%, T3 0/1, Tl 6/11, 54,5%, Rimbalzi 5,9, Assist 0,3, Falli 2,9, Perse 2,5, Recuperi 1,4, stoppate 0,6, punti 78, 9,8 di media, massimo punteggio 24 Polonia.
Camillo Bianchi (Volterra, 1-3-1994, 1,94 guardia) ha giocato 7 gare su 8 con buone percentuali nel tiro ma tirando poco: 24,3 minuti, T2 15/25, 60%, T3 2/9, 22,2%, Tl 3/5, 60%, Rimbalzi 2,1 Assist 1,3, Falli 1,1, Recuperate 1,7, Perse 1,1, Punti 39, media 5,6, massimo punteggio 12 Germania.
Corrado Bianconi (Domodossola, 1,90, ala piccola) deve darsi più personalità nello specifico ruolo: 17,3 minuti, T2 6/20, Tl 2/6, 33%, Rimbalzi 2,3, Falli 3,1, perse 1,3, recuperate 1,1, stoppate 0,3, p.41, media 5,1, massimo punteggio 14 Polonia.
Riccardo Rovere (Pietra Ligure 13-2-94, ala piccola) il meno utilizzato, 8,6 minuti, quel che si dice una presenza: 8,6 minuti, T2 4/13, 30,8%, T3 2/2, 100%, Tl 2/2 100%, Rimbalzi 1,3, Assist 0,6, Perse 0,4, recuperi 0,4, Falli 0,9, punti 16, 2,3., massimo punteggio 5 con la Francia.