CHIUSI. Dopo due trasferte consecutive la San Giobbe torna a giocare al PalaPania di Chiusi per la quinta giornata del campionato di Serie A2: è attesa Cento, formazione costruita per fare bene, che nell’ultimo turno ha avuto la meglio di Trieste, ex capolista e, fino al match della Baltur Arena, a punteggio pieno. Impegno complicato dunque per i lacustri che in settimana hanno tesserato il nuovo acquisto Marco Ceron, ma hanno dovuto far fronte agli ennesimi problemi fisici che stanno minando l’inizio di stagione. La partita in programma domenica 22 ottobre alle ore 18 al PalaPania, sarà arbitrata dai signori Radaelli, Capurro e Praticò. A parlarne il capo allenatore dei Bulls, Giovanni Bassi.
Settimana complicatissima dal punto di vista fisico. L’ennesima da inizio anno. “Non so nemmeno cosa dire, stiamo cercando di fare il massimo in una situazione che sarebbe un eufemismo definire difficile. Questo è quello che ci sta riservando il momento, cerchiamo di fare il meglio possibile”.
Di nuovo in casa dopo due trasferte consecutive. Arriva Cento, reduce da una vittoria non banale. “Nel nostro girone ci sono tante grandi squadre. Cento è senza dubbio iscritta a questa lista: organizzatissima, possiede grandi giocatori e un allenatore di alto livello per questa categoria. Domenica scorsa con Trieste hanno centrato una grande vittoria in rimonta e quindi verranno molto carichi. Tutte le difficoltà del caso da cercare di superare o, perlomeno, di non subire troppo”.
Nello specifico che tipo di squadra è Cento? “Un roster che ha avuto cambiamenti importanti in estate, ma che comunque si basa su uno zoccolo duro mantenuto da anni. La squadra ha una grande organizzazione, probabilmente il migliore sistema offensivo del nostro campionato per qualità, esecuzione e spaziature. All’interno di questo meccanismo ci sono grandi realizzatori come Mussini e Sabin, ma non mi ridurrei a questo perché Archie è un professore per questo torneo. Difensivamente troveremo una squadra molto grossa che cerca di fare della fisicità il marchio di fabbrica”.
Cosa dovrà fare invece la San Giobbe? “Cercare di produrre uno sforzo che forse, adesso, non è nelle nostre corde. Cercare di essere solidi, fare meno errori possibile e giocare in modo abbastanza semplice in attacco per avere poche palle perse. Difensivamente cercare di reggere e, seppure con rotazioni limitatissime, avere disciplina”.