Bassi: "Abbiamo fatto una partita solida, intensa, giocata bene"
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Fortitudo Bologna – Umana San Giobbe Chiusi 71-67 (16-18; 18-14; 18-15;19-20)
Fortitudo Biordi, Bonfiglioli, Thornton 13, Aradori 12, Natalini, Barbante 10, Panni 3, Paci 4, Fantinelli 9, Italiano 2, Cucci 13, Davis 5 Capo All. Dalmonte, Primo Ass. Angori
Chiusi Candotto, Van Eyck 6, Medford 24, Bolpin 20, Braccagni, Porfilio, Martini 9, Donzelli 4, Bozzetto 4, Raffaelli, Lazzeri, Possamai Capo All. Bassi, Primo Ass, Piersante, Secondo Ass. Civinini
Arbitri Radaelli, Lucotti, Cassina
CHIUSI. La sblocca Davis, poi cinque punti di Medford in rapida successione valgono il primo vantaggio San Giobbe. Pari a quota cinque e sorpasso Fortitudo con la tripla di Fantinelli. Controsorpasso Umana con cinque punti di Bolpin, frutto di una tripla e due liberi in una manciata di azioni. La partita vive di sussulti, dieci pari poi ancora Bolpin per il più cinque con penetrazione e tripla in allontanamento. Time out Dalmonte per riordinare le idee: al rientro subito Panni da oltre l’arco e schiacciata di Barbante per il 15-15 a meno di un minuto dalla prima pausa. I tiri liberi decidono il quarto, Chiusi ne mette tre, Bologna uno. Biancorossi avanti 16-18. Oltre uno e trenta senza canestri poi la tripla di Medford e due volte Cucci fanno decollare il periodo. Donzelli fa uno su due, Thornton lo imita e la San Giobbe mantiene un punticino di vantaggio sul 21-22. Scivola Bolpin in costruzione, ne approfitta la Fortitudo per rimettere la testa avanti. Tentativo di strappo degli emiliani che si portano a un possesso pieno sul 25-22. Rosicchia punti Bolpin in lunetta, Aradori ne mette cinque in trenta secondi e Bassi ferma le operazioni sul massimo vantaggio dei padroni di casa. Ancora Bolpin, questa volta dalla lunga distanza, poi Cucci in lunetta e Medford con un gran piazzato: 32-29 a meno di due minuti dall’intervallo. La tripla di Medford risponde al canestro di Thornton, la San Giobbe torna a meno due e questa volta è Dalmonte a chiamare tempo. Ci provano entrambe le squadre, ma nessuna delle due riesce a trovare la via della retina. Il primo tempo va in archivio 34-32.
Van Eyck e Aradori si rispondono in avvio di terzo quarto, poi parziale della Fortitudo che va 41-34. Bassi costretto a chiamare time out. Al rientro si sblocca Martini su grande imbucata di Van Eyck e ancora il numero tredici in maglia rossa bissa il canestro per il nuovo meno tre. Divario che rimane invariato con il periodo che si indirizza verso la fase finale. Ci prova Thornton con un gioco da tre che vale il 46-40. Martini con una tripla dopo una serie di azioni caparbie. Ci prova ancora la San Giobbe, ma pecca in precisione e Bologna in contropiede torna a più cinque. Botta e risposta tra le due formazioni: cambia il tabellone ma non il divario e il terzo quarto si chiude 52-47. Chiusi butta il cuore oltre l’ostacolo e nella bolgia del PalaDozza prova a tornare a galla e risale fino al meno uno sul 54-53. Medford on fire: cinque punti in due azioni e San Giobbe a più due. Momento d’oro per i toscani che incrementano sul 54-58 con Donzelli e costringono Dalmonte a fermare il gioco. Il break porta i frutti sperati, perché la Fortitudo ribalta nuovamente il punteggio e sale 59-58. Superata la metà del quarto ancora la Fortitudo prova la spallata finale con cinque punti in venti secondi. Thornton in slalom gigante per il 66-58, Bassi chiama tempo a due e quarantasette dal termine. Tre su tre di Bolpin in lunetta per il tentativo di riscossa biancorossa, il tempo però scorre e la San Giobbe non incrementa la dote. Lo fa al contrario la Fortitudo che torna più otto. Time out Chiusi che rientra alla grande e sale nuovamente a meno tre a diciotto secondi dalla fine. Thornton fa uno su due in lunetta e restituisce, oltre al possesso, il vantaggio ai suoi. Neanche Medford riesce a fare bottino pieno ai liberi e a otto secondi dalla fine la Fortitudo ha la partita in mano. Ci prova Raffaelli da tre ma il ferro dice no. Vince Bologna 71-67.
Così il capo allenatore biancorosso Giovanni Bassi al termine della gara: “Abbiamo giocato una grandissima partita. I ragazzi hanno dato tutto quello che avevano e forse di più. Una menzione particolare va a Lester Medford che in settimana ha accusato un infortunio e che probabilmente non doveva essere della gara. Si è messo invece a disposizione e, al di là di come ha giocato, ha dato dimostrazione di grande attaccamento, dedizione e sacrificio. Abbiamo fatto una partita solida, intensa, giocata bene. Qualche tiro di troppo non è entrato, nonostante una buona costruzione, probabilmente anche per la stanchezza dovuta alla grande prestazione difensiva. Però io sono molto orgoglioso, siamo venuti a Bologna e abbiamo tenuto testa per quaranta minuti in un contesto del genere. Forse recriminando un po’. Giocavamo contro grandi campioni, nella fase centrale del quarto periodo c’è stato uno sbandamento di una cinquantina di secondi. Abbiamo perso Aradori che ci ha puniti immediatamente, ci siamo leggermente disuniti e probabilmente lì si è decisa la gara. Poi, l’avevamo quasi ripresa ma nei finali punto a punto la differenza la fanno i dettagli. Noi abbiamo commesso qualche errore; eravamo però veramente stanchi perché ho spremuto i ragazzi forse più del dovuto”.