CHIUSI. Settima giornata della fase ad orologio del campionato di Serie A2 per la San Giobbe che, domenica 31 marzo alle ore 18.00, sfiderà Real Sebastiani Rieti all’Estra Forum di Chiusi. Sarà il primo incontro in assoluto nella storia delle due squadre, ma l’occasione per rivedere nell’impianto chiusino due ex biancorossi. Torneranno infatti Andrea Ancellotti, con la San Giobbe due anni fa nella prima stagione di Serie A2, e Davide Raucci che ha giocato in maglia Bulls la scorsa annata sportiva.
Quartultima giornata della regular season e formazioni che arriveranno alla partita in posizioni opposte per quanto riguarda la classifica. Rieti (sconfitta in casa da Piacenza domenica scorsa) è ben salda al vertice del girone verde, mentre la San Giobbe, che nello scorso turno, con la vittoria ad Agrigento ha agganciato Orzinuovi, cercherà punti importanti per la lotta salvezza. Partita arbitrata dai signori Vita, Nuara e Yang Yao; a presentarla il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
“Come ho detto subito dopo la partita, una vittoria fondamentale. Abbiamo riagganciato Orzinuovi con una prestazione buona, orgogliosa e anche di qualità, fino a un certo punto. Poi è arrivata la reazione di Agrigento, ma siamo stati bravi a fare le cose giuste nel momento di massima difficoltà. Banale come frase, ma il lavoro paga. Dal 17 di agosto i ragazzi provano a migliorarsi giorno per giorno. Siamo cresciuti molto e sono migliorati sia a livello individuale che di squadra. E poi questo è un gruppo, un gruppo vero, che sta bene insieme. Facile essere gruppo quando si vince; è quando perdi spesso che diventa difficile. Invece questi ragazzi sono proprio uniti e ci provano”.
Inizia da domenica il rush finale della regular season.
“Tanta attenzione ai dettagli, non farsi prendere troppo dall’ansia e grande tranquillità nel sapere che la coscienza è pulita dal punto di vista del lavoro. Più di così non si può fare. Ma anche l’orgoglio di dire: ci hanno sempre dati per spacciati, proviamo a dimostrare il contrario”.
“Rieti è una squadra molto forte e profonda. Il giorno in cui rientrerà Nobile dall’infortunio torneranno ad essere dodici giocatori e non so in quanti possano vantare questa cosa. La parola chiave è consapevolezza. Essere consapevoli che arriverà una squadra di altissimo livello e di conseguenza stare con i piedi ben piantati per terra. Dall’altra parte però servirà la consapevolezza di sapere che, se ci vogliamo salvare, dovremo provare a battere una squadra di alto livello”.
“Tra noi e loro c’è un gap sotto quasi ogni punto di vista. Fisico, tecnico e di esperienza. Quindi servirà avere entusiasmo e giocare una partita di grandissimo orgoglio. I valori tecnici sono sicuramente importanti, dovremo limitare le palle perse e cercare di non subire troppo a rimbalzo, però, penso che la chiave sia veramente la voglia di vincere, di stupire e di superarsi”.