CHIUSI. Settima giornata del girone di ritorno e prima dell’anno solare per la San Giobbe che domenica 7 gennaio alle ore 18.00 sfiderà al Pala AGSM AIM la Tezenis. Primo obiettivo archiviare lo scorcio finale del 2023 e affacciarsi nel nuovo anno nel migliore dei modi possibile. Un eventuale risultato positivo cambierebbe forse l’inerzia della squadra toscana che però davanti si troverà una delle migliori squadre del torneo, in serie positiva nel proprio palazzetto dallo scorso novembre. Partita arbitrata dai signori Attard, Miniati e Marzulli.
“Ci siamo allenati bene – dice Giovanni Bassi -. Non avendo la pausa, sostanzialmente abbiamo fatto solo due giorni di stop a ridosso del Natale. Visto il momento mi sembrava anche corretto e rispettoso farlo. La abbiamo preparata bene, sappiamo delle difficoltà della partita ma i ragazzi hanno lavorato con concentrazione tutta la settimana”.
“Stiamo pensando più a noi stessi in questo momento, non per mancanza di rispetto nei confronti degli avversari, ma perché dobbiamo ritrovarci. Verona è una squadra di grandissima fisicità; con le scarpe allacciate la miglior difesa di questo campionato per intensità, fisicità e capacità di chiudere l’area. Offensivamente una squadra che rispetto all’andata è molto cresciuta. Un girone fa giocavano molto con la palla ferma per coinvolgere i loro giocatori più forti, adesso invece se la passano di più. Questo grazie al lavoro di Ramagli che sta pagando. Parliamo di una squadra profonda, con tanti giocatori che possono fare male. Devoe e Murphy sono due grandissimi giocatori, Penna è il leader ma hanno tanti elementi che possono far vincere le partite”.
“Possamai rientra sicuramente. Ci dà una doppia dimensione perché è l’unico giocatore capace di occupare l’area, mentre gli altri lunghi sono più perimetrali. Con lui, in sede di preparazione della partita, possiamo fare più cose. Speriamo che ci possa dare impatto fisico e tecnico e che possa finalmente trovare continuità, perché in questi tre anni Luca ha avuto veramente una quantità spropositata di infortuni. Spero che questo infortunio sia l’ultimo e che possa far vedere quello che vale”.
In relazione al momento, Giovanni Bassi si è mai sentito in discussione? “Io sono una persona molto seria e mettermi in discussione fa parte del mio lavoro. Lo faccio quotidianamente, mi metto sempre in discussione. Ho le mie responsabilità, ma questo termine non è sinonimo di colpa. Ho tante responsabilità, ma se sentissi delle colpe mi sarei già dimesso. Questo deve essere chiaro. Come ho detto al presidente, se per cambiare la stagione c’è bisogno di mandarmi a casa, mandatemi a casa. Io dal primo giorno, quindi dall’estate 2020, ho messo la San Giobbe al primo posto, sempre. Se qualcuno mette in discussione mette in discussione il fatto che io mi ci metta, significa che non mi conosce”. Il presidente cosa ha risposto? “Ha risposto che il tema allenatore non è un tema”.
C’è stato un confronto società, staff e giocatori in settimana? “Il confronto è costante. Chiaro che quando la situazione è quella che è cerchi anche di andare sul concreto con i fatti. Perché le parole vanno bene ma serve essere concreti. Posto che noi, in questo campionato, abbiamo giocato tante buone partite pur non portandole a casa. Ci siamo rimessi lì, a testa bassa però il confronto c’è, c’è stato e ci sarà. La comunicazione è gran parte di questo mestiere. Noi combatteremo fino all’ultimo. Chi non è d’accordo è bene che non faccia parte del gruppo. Con grande serietà, grande attaccamento, grande volontà, noi ci proveremo con tutto quello che abbiamo. Vogliamo riuscirci. Ho letto delle cose che mi hanno abbastanza stupito, ma nessuno qui si è arreso. Anche nei momenti più difficili, anche negli allenamenti in quattro, che sono stati diversi quest’anno, nessuno ha fatto un passo indietro”.