di Umberto De Santis
SIENA. Un pezzo importante della storia cestistica di Siena entrerà quest’estate a far parte della Basketball Hall of Fame di Springfield, il più alto riconoscimento alla carriera a cui un rappresentante della palla al cerchio possa aspirare. Nella classe 2024, tra gli internazionali scelti dal Board, accanto a Daniel Lowell Peterson, per tutti Dan (USA), ci sono Miao Lijie (Cina), Reggie Miller (USA), Danira Nakic-Bilic (Croazia), Kirk Samuel Penney (Nuova Zelanda), Skaidrite Smildzina-Budovska (Lettonia), Predrag Stojakovic (Serbia), Daniel Lowell Peterson (USA). E per finire c’è anche il nostro Romain Sato (ala piccola, Repubblica Centrafricana, prodotto di Xavier Musketeers), campione amato e acclamato non solo dai tifosi mensanini tra il 2006 e il 2010 con i quattro scudetti dove c’era anche la sua firma oltre a due Coppa Italia, tre Supercoppa italiana, il titolo di MVP della Supercoppa italiana 2009 e quello di MVP del campionato di serie A 2010. E nel suo palmares ci sono un campionato spagnolo col Valencia e uno greco con il Panathinaikos. Sato è stato un modello da imitare per intere generazioni di cestisti africani. Basti ricordare che, appese le scarpe del professionismo al chiodo nel 2017, ha continuato a giocare nella Nazionale del suo paese fino al 2021.