SIENA. Tommaso Marino, senese e montonaiolo, unico acquisto al momento della Mens Sana Basket 1871 SSD a R.L. 2018-2019, sarà anche il capitano della squadra. Lo ha annunciato Paolo Moretti alla conferenza stampa di stamani al PalaEstra. “C’è un grande legame fra noi due – ha detto il coach – ed è fortissimo il nostro rapporto con la città. Sarà la nostra convinzione che ci permetterà di riempire al più presto il foglio bianco del roster con professionisti che condividano i molti valori che rappresenta il fatto di giocare a Siena”.
La conferenza stampa è stata aperta dal ds Lorenzo Marruganti che ha confessato come Marino sia il suo obbiettivo da quattro anni. Pur febbricitante, non ha voluto mancare a un momento, quale la presentazione del neocapitano, che “rappresenta il suggello e la conclusione fisiologica di condivisione. Un momento davvero importante”.
“Non ho detto nulla a nessuno, neanche alla mia famiglia, finché non ho firmato – ha detto Tommaso Marino – anche se morivo dalla voglia di farlo, tanto che ho disseminato tutti i miei social di cuoricini verdi. Ho voluto gestire il mio trasferimento a Siena come un giocatore e non come senese. Sarebbe stato troppo facile altrimenti. Mia moglie è di Como, a Treviglio ho vissuto un’esperienza memorabile, tanto che sono stati estremamente comprensivi quando mi sono sciolto dall’obbligo di un rinnovo. Ho detto loro che era arrivata l’occasione della mia vita e ci siamo lasciati scambiandoci calorosi auguri. Ringrazio Lorenzo e la società Mens Sana che oggi hanno realizzato un mio sogno. Vestire la maglia della Mens Sana è una cosa grande per qualunque giocatore ed i gradi di capitano aumentano la mia responsabilità, ma a differenza di altri io sono favorito dal fatto che so che a Siena l’unica cosa che conta è il campo. Non servono le chiacchiere, ma l’impegno in allenamento e la voglia di vincere quando si gioca davvero. Non vedo l’ora, veramente, di iniziare. Se lo si facesse tra venti giorni sarei sicuramente pronto”.
Venti giorni e non subito, perché nel frattempo Tommaso Marino ha un altro impegno cui tiene tantissimo. Il 27 del mese lo attende un volo per lo Zambia dove con la sua Onlus – la Slums Dunk – impianterà il suo terzo camp di addestramento alla pallacanestro, opera alla quale la Mens Sana collaborerà nelle more del viaggio di Marino con materiale sportivo e più avanti in maniera più organizzata. “E’ bello – ha detto il capitano mensanino – dare una chance con la pallacanestro a chi nasce in zone del mondo dove tutto è precluso o tutto è da conquistare. E’ bello per me, magari il lunedì all’indomani di una gara storta, poter sapere di avere qualcos’altro da fare”.
Giunti al momento delle date, non è stata soddisfatta la curiosità di alcuno circa i futuri movimenti di mercato della squadra. E allora si è parlato del nuovo campionato. “Una stagione dove trentadue squadre competono per una sola promozione – ha detto Tommaso Marino – aveva poco senso in effetti. Ora che i posti in A saranno tre il primo effetto sarà che ciascun club si rinforzerà moltissimo. E ci sarà da attendersi che sotto il profilo fisico tutti saranno competitivi. In più c’è anche il fatto che saranno cinque le retrocessioni e bisogna che ammetta che quando una squadra si trova nella parte destra della classifica vive una pressione continua. Comunque noi sinceramente non guardiamo agli altri, siamo tutti concentrati sulla squadra che sarà e sugli allenamenti che ci vorranno per presentarla nella maniera migliore”.
“Siamo tutti consapevoli – ha detto il direttore generale Filippo Macchi – di essere all’inizio di una storia importante. La Società ha ammesso gli errori commessi e ora sta trovando finalmente gli equilibri cercati. Sono molto contento che la ripartenza si basi su tre senesi, calcolando anche il coach che sicuramente si sente tale. La loro indole definisce quelli che saranno gli ulteriori arrivi: persone di coraggio che scelgono Siena in un momento non facile e che hanno voglia di dare un impulso alla loro carriera in questo Palazzo”.
In appendice alla presentazione di Tommaso Marino, la Società ha offerto precisazioni in tema di organizzazione delle giovanili. Ha iniziato Filippo Macchi precisando gli aspetti peculiari: “Il settore giovanile dell’Accademy non è stato mai nostro. Nell’anno che si sta concludendo abbiamo compartecipato nella misura di metà delle spese e siamo fieri dei risultati raggiunti sul campo. Oggi che l’Accademy chiude abbiamo deciso di organizzarle in autonomia e ciò comporta che su di esse ci sia ragionevolezza di budget. Il nostro primo obbiettivo è di avvicinarsi alle famiglie e coinvolgerle in un progetto socialein piena condivisione”. Lorenzo Marruganti ha poi puntualizzato come siano già elementi di importanza il fatto che coach Moretti abbia deciso di coinvolgersi direttamente in questa nuova organizzazione e che le sue vedute strategiche abbiano collimato fin dall’inizio con quelle della Società. E’ rilevante anche il fatto che si sta cercando da subito la strada forse più difficile ma anche più prodiga di soddisfazioni se percorsa, cioè la totale identità di vedute con le altre società del territorio”.
Paolo Moretti su quest’ultimo punto ha voluto dare il proprio contributo: “Senza disconoscere in alcuna maniera quanto di buono è stato fatto in questi due anni, voglio aggiungere che esistono molti casi di gruppi di società che in Piemonte e in Emilia Romagna si sono unite per competere a un livello superiore. Credo tantissimo nei tecnici senesi e voglio dire alle famiglie che possono stare tranquille: fra qualche anno ci saranno di nuovo molti senesi capaci di figurare in serie C, in serie B e magari in A”.