La reazione dei senesi finiti anche a -17 è tardiva e imprecisa
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GIORGIO TESI GROUP PISTOIA-MENS SANA SIENA 77-76 (24-13; 41-36; 64-50)
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Daniel 13, Meini 2, Galanda 6, Wanamaker 19, Washington 6, Cortese 5, Eviotti ne, Bozzetto ne, Gibson 16, Johnson 10. All. Moretti
MENS SANA SIENA: VIggiano 2, Hunter 4, Cournooh, Haynes 15, Carter 7, Janning 8, Ress 10, Ortner 2, Nelson 13, Udom ne , Cappelletti ne, Green 15. All. Crespi
di Umberto De Santis
SIENA.. Aver tenuto a 77 punti un’avversaria che quando vince tiene una media di 83,7, non sarà motivo di gran soddisfazione per Crespi e per i suoi ragazzi, ma la crescita che da inizio stagione ha fatto la squadra di Paolo Moretti li ha portati a essere da una probabile cenerentola della serie A a una possibile squadra da playoff. Se poi le cattive percentuali al tiro della Mens Sana (18/49 tiri totali, 12/17 ai liberi) permettono al coach pistoiese di far respirare i suoi migliori giocatori ecco che il vantaggio di una panchina un pò più lunga evapora e il solo JaJuan Johnson arriva al fischio finale con quattro falli commessi, mentre Moretti negli ultimi minuti può schierare tranquillo il quintetto base a difendere un vantaggio sempre più esiguo. Parte bene Pistoia che segna da sotto con Gibson. Bella la sfida per ora in cabina di regia fra Wanamaker e Haynes: due playmaker dalle mani veloci. Ritmi alti in questo avvio: le due squadre danno subito tutto e Wanamaker (11 punti nel primo periodo) inizia ad entrare in partita con le sue penetrazioni. Daniel prende posizione in attacco per dare ai suoi il dominio a rimbalzo (sarà 44 a 36 alla fine). Pistoia domina nelle transizioni, che mettono in atto il piano “diabolico” di Coach Moretti di correre e impedire di giocare a difesa già schierata. Parziale di Pistoia che manda a segno dalla distanza e da sotto, trovandosi sul 17-9 quando mancano 4 minuti alla fine del quarto e chiudendo 24-13.
Pistoia rallenta il ritmo, ma i giocatori di Coach Crespi non impongono il loro, così l’ex di turno Galanda mette la tripla che regala il massimo vantaggio della partita: 32-15. Ortner si prende con Galanda, per una (presunta) gomitata che atterra il biancorosso, ma ispira uno 0-7 che rimette in corsa Siena. Dopo il contropiede di Green Johnson riporta il distacco in doppia cifra 36-26, ma Siena che è presente con la tripla di Ress. Poi in chiusura cinque punti in fila di Haynes, compresa tripla allo scadere, riportano la mens Sana su un più tranquillo -5 da recuperare.
Bella difesa di Pistoia in apertura che fa perdere palla ad Haynes con Gibson lesto a colpire in transizione. Nelson però con i piedi a terra segna dall’ angolo un bel tiro da tre punti, un’altra bomba di Green vale il 45-42. Ma la Tesi Group ha una reazione d’orgoglio, e sfruttando il mis-match che si viene a creare su Johnson riporta il vantaggio in doppia cifra. La Montepaschi balbetta dalla lunetta e l’elastico si allunga fino al +16 con la bomba di Galanda nonostante l’ottima difesa di Ress. Green trova due liberi per andare al miniriposo sotto di 14 64-50.
Primo minuto e mezzo senza canestri, Pistoia un po’ stanca ma grazie al vantaggio Moretti può permettersi minuti di riposo allo starting five inserendo Galanda, Cortese e Meini. Le triple e i punti di Janning e Ress rimettono la Mens Sana di nuovo in corsa, con carter a siglare la tripla del 67-63 al 36′. In appena un minuto si accende Gibson che con due triple sembra chiudere l’incontro riportando la Giorgio Tesi a +10, 73-63. Mai dare per finita Siena che in 1 minuto e mezzo si riporta a tre punti 75-72. L’errore sull’ottima difesa di Pistoia costringe Janning a mandare in lunetta Cortese, che sbaglia entrambi i tiri e consente a Haynes la successiva tripla del pareggio. Tocca a Wanamaker prendere la situazione in mano e in penetrazione fa +2 Pistoia. Janning con secondi sul cronometro si guadagna due liberi, ma la tensione gli gioca lo scherzo, sbagliando il secondo tiro. Il rimbalzo finisce dalle parti di Daniel che vince il suo viaggio in lunetta con tre soli secondi. Due errori per lui, ma la palla va a morire nelle mani di Johnson 77-76.