Secondo il coach biancoverde l'avversaria farà un grosso sforzo contro Siena

di Umberto De Santis
SIENA. Rituale conferenza stampa di presentazione della partita con Teramo, prima della riunione tecnica della squadra e della partenza in pullman per la città abruzzese.
Simone Pianigiani: “Abbiamo superato un periodo molto intenso e logorante con tre partite di Eurolega importanti, di cui due in trasferta, in cui la squadra si è spremuta veramente tanto e ora è un po’ in riserva, anche per l’infortunio di Shaun alla caviglia e di cui non siamo ancora in grado di valutare l’entità, e con la novità di Rimas che ieri non si è allenato causa una forte febbre; fra poco lo incontreremo e faremo una valutazione per domani. Abbiamo dimostrato grande forza mentale e carattere nel mettere il nostro sistema nelle condizioni più diverse e continuare ad essere squadra. La partita di domenica è molto temibile, la Tercas ha zero punti, ma come dissi prima di Caserta ciò non conta nulla, hanno cambiato giocatori, anche l’allenatore, faranno cose nuove e le statistiche con loro sono relative, sono chiamati a fare un grosso sforzo contro di noi. Però è una squadra che sa giocare sopra ritmo, tira molto e tira da tre anche in transizione, allarga il campo, gioca forte a rimbalzo : tutte caratteristiche che ci danno molto fastidio. Dovremo fare ancora una gara di grande applicazione, dopo un faticoso trasferimento in pullman, per riuscire a fare risultato. Importante conservare il secondo posto, ora che siamo da soli, per avere una settimana dove rimaniamo a Siena più tranquilla. Siamo contenti, ma non abbiamo il tempo per potercelo dire … dobbiamo reggere a questi ritmi senza pause, senza cambiare atteggiamento e attenzione”.
Siete abituati a studiare gli avversari, ora contro la Tercas non sarà come andare a fari spenti?
Sicuramente è una incognita in più, ma noi dobbiamo tener presente certe caratteristiche dei suoi giocatori, nel tiro di fuori, nel ritmo a 100 all’ ora, nell’atmosfera sul campo in cui loro penseranno a fare qualcosa di importante, arriva Siena. Noi dobbiamo stratificare la nostra identità in situazioni complesse : acciacchi, stanchezza, lettura delle differenti situazioni ambientali. Giocare in Francia è diverso da giocare a Teramo piuttosto che a Cantù, dobbiamo riuscire a ritrovarci anche in altri contesti. A Cholet abbiamo subito la loro energia strabordante con poche palle perse, tiri aperti, senza scomporci in difesa. Abbiamo mantenuto il controllo usando i vantaggi, come con Lavrinovic, e aprendo il campo per le penetrazioni.
Ti sentiamo particolarmente soddisfatto nel raccontare la partita di Cholet…
Molto. Perchè una vittoria sofferta contro una squadra in striscia positiva, una vittoria che per loro poteva valere il passaggio virtuale alla Top 16, specie per la sconfitta del Lietuvos che è un buon team, e invece è valso per noi. Vedendo tutti i risultati che ci sono in Eurolega, il passaggio del turno non era poi così scontato con un gruppo nuovo come il nostro, e ciò ci da serenità. Eravamo senza Stonerook dal giorno prima, il nostro punto di equilibrio sui rimbalzi o su certe cose come dettare i tempi di partita.
Rimbalzi d’attacco danno collaterale di situazioni cercate, il “rischio calcolato”?
Preferiamo aggredire prima l’ avversario in altre zone del campo per togliere loro punti di riferimento, e questo dà ovviamente meno presenza al rimbalzo. Preferiamo essere protagonisti così, e poi come contro il Barcellona siamo riusciti a tenere di più a rimbalzo, altre volte un po’ meno. A Cholet potevamo fare meglio, contenere un po’ di più e prendere migliori posizioni a sotto canestro. Ma cerchiamo di capire i nostri limiti e cosa si può fare insieme per mascherali, aggredendo le linee di passaggio in difesa, applicandoci con soluzioni efficaci in attacco.
Ieri sera su Sportitalia Guido Bagatta, nel programma “Speciale Eurolega”, ha mandato a Minucci un chiaro avvertimento dell’attenzione degli scout NBA verso McCalebb (come su questo giornale on line avevamo preavvertito già dieci giorni fa).
(sorriso) Un segnale che stiamo lavorando bene.