Hackett & C. piegano la corazzata milanese con il contributo della panchina
SCAVOLINI PESARO-ARMANI MILANO 85-77
SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: White 16, Cavaliero 10, Hickman 20, Alibegovic, Cercolani, Cusin 6), Tortu’, Flamini 2, Hackett 13, Lydeka 4, Urbutis ne, Jones 14. All: Dalmonte
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Giachetti 2, Mancinelli 4, Hairston 8, Fotsis 10, Cook 15, Rocca, Filloy, Bourousis 8, Melli 7, Bremer 11, Gentile 12, Radosevic. All: Scariolo
di Umberto De Santis
SIENA. Comodamente seduto, per una volta, davanti al televisore Simone Pianigiani non avrà trattenuto un sorriso compiaciuto. Non soltanto per la vittoria di Pesaro 85-77 che allunga la serie, ma quanto per le certezze dell’EA7 Emporio Armani che sono andate in crisi dopo il filotto di vittorie consecutive che l’aveva lanciata sontuosamente dal campionato ai playoff.
La stella “rubata” a Siena, Malik Hairston è stato il peggiore in campo con appena 8 punti e ben 7 palle perse. La terna arbitrale non ha consentito la ruvida fisicità dei milanesi fatta di blocchi in movimento e mani addosso agli avversari, con un metro che i pesaresi hanno saputo interpretare al meglio. L’apporto della panchina pesarese, Cavaliero in primis, con punti e tenuta del campo utili a far rifiatare le stelle – tra cui ha definitivamente brillato Daniel Hackett – è stato sufficiente a mettere in grave difficoltà la squadra di Scariolo, cui a niente è servito il predominio al rimbalzo (28/37).
Ora le due squadre torneranno in campo dopodomani per una gara 4 che, visto anche il contributo del caldissimo pubblico pesarese, può diventare una trappola per l’Emporio Armani, come è già successo nei quarti alla Bennet Cantù.
La gara: Milano inizia sfruttando i tiri dalla lunga distanza mentre Pesaro cerca la penetrazione di Cusin (8-8). Match equilibrato e formazioni che si alternano al comando senza prevalere, fino al timido allungo milanese sul finire. Cook con la tripla porta l’EA7 al massimo vantaggio (16-24), ma Pesaro non demorde con il contropiede e uan difesa arcigna nell’area nonostante l’ottimo momento di Bremer e delle sus tre triple consecutive. Il controbreak Scavolini viene sancito dal sorpasso di White (38-35), Hairston falloso e nullo in attacco, 41-37 per il riposo lungo.
Nuovo break dei pesaresi (7-0) a inizio terzo periodo che condiziona tutto il resto della gara, con l’Armani in confusione. Cavaliero, finalmente positivo, segna dalla lunga distanza (61-42), Dalmonte in panchina e Hackett in campo tengono la situazione in pugno. Il periodo finisce 65-49, con Scariolo senza contromisure alle trappole difensive dei marchigiani.
Gentile cerca di guidare la riscossa milanese, ma è il momento di Hickman che segna punti importanti. Scariolo tenta con quintetti inediti di modificare l’inerzia della partita, però un parziale recupero viene dal rilassamento dei giocatori della Libertas all’avvicinarsi del suono della sirena. Milano ci prova e con Mancinelli segna il -8 con 1’40” da giocare, ma palla rubata e schiacciata di White chiudono la gara sul punteggio finale di 85-77.