di Enrico Campana
SIENA. Trovo sulla casella postale il messaggio di un grande presidente che mi scrive: “Siena è la miglior squadra d’Europa”. Non è del partito del “l’avevo sempre detto”. Considerazione oggettiva, non c’era bisogno di questa bella pagina che speriamo porti maggior attenzione sul basket. E’ da tempo che scrivo e sostengo alla radio che “Siena sta andando incontro alla sua storia” raggiungendo per somma di meriti la fascia alta del pronostico, vedi i risultati della regular season dove col Panathinaikov aveva fatto pari e patta ma era davanti in classifica, e nei Top 16 le due partitone con Mosca e Cibona.
Mancano ancora 3 partite ma certo Siena ha vinto la più importante, e quella della sopravvivenza, del possibile 0-2 per i greci che poteva essere la mazzata psicologica. Quella della dimostrazione di poter vincere su qualsiasi campo d’Europa e contro qualsiasi squadra.
In virtù di questa impresa di battere i 4 volte campioni d’Europa sul loro campo in una gara aspra sul piano agonistico e per l’ambiente, la famosa “fabbrica del chiasso” di Atene con i suoi 20 mila spettatori, adesso ha girato a suo favore il campo. Ma non sarà facile vincere le due gare di Siena di martedì e giovedì, anche se per fortuna il campionato già in cassaforte permette di risparmiare energie.
Il basket è lo sport più matematico e intelligente che ci sia, son proprio gli slavi, grandi interpreti del gioco, a dire che il calcio si gioca coi piedi, il volley con le mani e il basket col capo. E quindi certi verdetti sono annunciati e scontati. La pagina storica di Atene è figlia di queste 3 cose: 1) l’ottima campagna acquisti, giocatori che la loro NBA l’han trovata a Siena, come società, stipendi, passione popolare, e quindi massima disponibilità motivazionale a lavorare e grandi progressi individuali, vedi McIntyre, Sato, Lavrinovic e lo stesso Stonerook, 2) il gioco della ditta “Pianigiani & Banchi”, splendido, in campo aperto e difesa chiusa, di contropiede e di trincea, come una sesta marcia, vero marchio di fabbrica Mens Sana , miscela esplosiva, capace di stimolare e divertire i giocatori e creare crepe nelle sicurezze dei rivali, quanto invece il gioco delle squadre greche – anche qui mi ripeto – è noioso e individualistico, 3) l’ormai leggendario “quarto tempo” di Siena, in stile Settimo Cavalleggeri evidenziato da un enorme 29-18 finale ad Atene, e passato inosservato in gara1 perché due bombe di Fotsis avevano salvato i greci.
Avevo dato per scontato che Lavrinovic avrebbe giocato questa serie, un po’ di pretattica calcistica non guasta, l’han fatto anche i greci, ma se Diamantidis è stato ininfluentre, i 16 minuti di Lavrinovic hanno fatto la differenza. La panchina si è riequilibrata (26-30 contro il 7-39 di gara 1), il problema dell’emotività di Eze (5 falli e soli 2 punti in 11’24”) è stato superato, e anche grazie a un sempre positivo Ress (punti, difesa, rimbalzi e minuti di qualità) , Pekovic ha avuto minori spazi, Siena ha vinto il duello ai rimbalzi dopo aver pareggiato già in gara1.
L’effetto-Lavrinovic è lampante. Pur giocando solo 16 minuti, è già 1° nelle palle recuperate, 4° nei rimbalzi offensivi, 7° nelle stoppate, 14° nella valutazione (ranking). Naturalmente mostruoso TMac, 1° nei punti (51), 4° negli assist, 1° nei tiri da 3 tentati e con ottima percentuale di riuscita, e primissimo nella valutazione (61). In questo momento indiscusso MVP d’Europa. C’è anche un effetto Kaukenas che sta tirando bene ed entra fra i primi 17 nella valutazione, come quarto mensanino. La conferma del gioco di squadra.
Siena firma quindi l’unica vittoria esterna del turno, la seconda dopo quella del Tau nella prima giornata (il Barcellona ha però vinto largamente gara2). L’Olympiacos, seconda squadra greca, è 2-0 col Real Madrid, il Cska Mosca campione uscente è 2-0 col Partizan che ha collezionato in due gare meno di 100 punti per capire quanto è ossessionante la difesa di Ettore Messina, dato sempre più come prossimo coach dell’Azzurra di basket e uomo della riunificazione fra club e federazione.
Ricordo che se Siena passa il turno affronta Olympiakos o Real Madrid (2-0) nelle Final Four l’1 di maggio a Berlino. E se avanza le tocca che esce dagli altri quarti Cska-Partizan (2-0) e Barcellona-Tau (1-1).
SIENA. Trovo sulla casella postale il messaggio di un grande presidente che mi scrive: “Siena è la miglior squadra d’Europa”. Non è del partito del “l’avevo sempre detto”. Considerazione oggettiva, non c’era bisogno di questa bella pagina che speriamo porti maggior attenzione sul basket. E’ da tempo che scrivo e sostengo alla radio che “Siena sta andando incontro alla sua storia” raggiungendo per somma di meriti la fascia alta del pronostico, vedi i risultati della regular season dove col Panathinaikov aveva fatto pari e patta ma era davanti in classifica, e nei Top 16 le due partitone con Mosca e Cibona.
Mancano ancora 3 partite ma certo Siena ha vinto la più importante, e quella della sopravvivenza, del possibile 0-2 per i greci che poteva essere la mazzata psicologica. Quella della dimostrazione di poter vincere su qualsiasi campo d’Europa e contro qualsiasi squadra.
In virtù di questa impresa di battere i 4 volte campioni d’Europa sul loro campo in una gara aspra sul piano agonistico e per l’ambiente, la famosa “fabbrica del chiasso” di Atene con i suoi 20 mila spettatori, adesso ha girato a suo favore il campo. Ma non sarà facile vincere le due gare di Siena di martedì e giovedì, anche se per fortuna il campionato già in cassaforte permette di risparmiare energie.
Il basket è lo sport più matematico e intelligente che ci sia, son proprio gli slavi, grandi interpreti del gioco, a dire che il calcio si gioca coi piedi, il volley con le mani e il basket col capo. E quindi certi verdetti sono annunciati e scontati. La pagina storica di Atene è figlia di queste 3 cose: 1) l’ottima campagna acquisti, giocatori che la loro NBA l’han trovata a Siena, come società, stipendi, passione popolare, e quindi massima disponibilità motivazionale a lavorare e grandi progressi individuali, vedi McIntyre, Sato, Lavrinovic e lo stesso Stonerook, 2) il gioco della ditta “Pianigiani & Banchi”, splendido, in campo aperto e difesa chiusa, di contropiede e di trincea, come una sesta marcia, vero marchio di fabbrica Mens Sana , miscela esplosiva, capace di stimolare e divertire i giocatori e creare crepe nelle sicurezze dei rivali, quanto invece il gioco delle squadre greche – anche qui mi ripeto – è noioso e individualistico, 3) l’ormai leggendario “quarto tempo” di Siena, in stile Settimo Cavalleggeri evidenziato da un enorme 29-18 finale ad Atene, e passato inosservato in gara1 perché due bombe di Fotsis avevano salvato i greci.
Avevo dato per scontato che Lavrinovic avrebbe giocato questa serie, un po’ di pretattica calcistica non guasta, l’han fatto anche i greci, ma se Diamantidis è stato ininfluentre, i 16 minuti di Lavrinovic hanno fatto la differenza. La panchina si è riequilibrata (26-30 contro il 7-39 di gara 1), il problema dell’emotività di Eze (5 falli e soli 2 punti in 11’24”) è stato superato, e anche grazie a un sempre positivo Ress (punti, difesa, rimbalzi e minuti di qualità) , Pekovic ha avuto minori spazi, Siena ha vinto il duello ai rimbalzi dopo aver pareggiato già in gara1.
L’effetto-Lavrinovic è lampante. Pur giocando solo 16 minuti, è già 1° nelle palle recuperate, 4° nei rimbalzi offensivi, 7° nelle stoppate, 14° nella valutazione (ranking). Naturalmente mostruoso TMac, 1° nei punti (51), 4° negli assist, 1° nei tiri da 3 tentati e con ottima percentuale di riuscita, e primissimo nella valutazione (61). In questo momento indiscusso MVP d’Europa. C’è anche un effetto Kaukenas che sta tirando bene ed entra fra i primi 17 nella valutazione, come quarto mensanino. La conferma del gioco di squadra.
Siena firma quindi l’unica vittoria esterna del turno, la seconda dopo quella del Tau nella prima giornata (il Barcellona ha però vinto largamente gara2). L’Olympiacos, seconda squadra greca, è 2-0 col Real Madrid, il Cska Mosca campione uscente è 2-0 col Partizan che ha collezionato in due gare meno di 100 punti per capire quanto è ossessionante la difesa di Ettore Messina, dato sempre più come prossimo coach dell’Azzurra di basket e uomo della riunificazione fra club e federazione.
Ricordo che se Siena passa il turno affronta Olympiakos o Real Madrid (2-0) nelle Final Four l’1 di maggio a Berlino. E se avanza le tocca che esce dagli altri quarti Cska-Partizan (2-0) e Barcellona-Tau (1-1).