di Enrico Campana
SIENA.Stavo scrivendo la rubrica settimanale dal tema “Supersimo, prima vittoria da CT” ritenendo giusto dare a Cesare quel che è di Cesare dopo la belissima vittoria di gioco e di nervi contro il Real Madrid di Ettore Messina, il coach che sta al basket quanto Capello al calcio, quando il cicalino del mio pc mi ha segnalato il comunicato stampa in arrivo dal Teramo Basket. Leggo sempre volentieri i comunicati delle vigilie delle gare di Teramo, cosiccome le note di Simone Pianigiani sul sito di Lega in quanto fra tutti i colleghi – molti dei quali passano più tempo su Internet che in palestra, come si è permesso di osservare un loro collega autorevole, Dule Vujosevic del Partizan sono quelli che dicono le cose più interessanti, offrono almeno un canovaccio tecnico della partita, contestualizzano l’evento, offrono immagini e sensazioni.
In ogni caso: il titolo del comunicato era accattivante quanto pertinente infatti alla mia volontà di sottolineare la perfetta gestione della gara col Real Madrid dopo aver sottolineato, qualche giorno prima, un episodio della “fallibilità umana” dello stesso coach a Istanbul, per aver dimenticato in panchina Denis Marconato, il suo giocatore più esperto.
Il comunicato informava che il coach di Siena sarebbe stato premiato dal presidente Carlo Antonetti prima della gara in Abruzzo. Permettetemi però una digressione, per capire anche il premiando, personaggio unico anch’esso del basket spaghetti. Si tratta del presidente più buggerato della A. E purtroppo in maniera inversamente proporzionale ai meriti!…. Un mese fa avevo infatti chiesto all’avvocato che con un’autentica impresa in soli sette stagioni ha portato Teramo ai massimi livelli un’intervista sullo “stato di salute del basket ( la serie continuerà: dopo la A, verrà la B, al microfono Valerio Bianchini…) meritando infatti la sua battaglia contro le promesse disattese delle istituzioni un po’ di evidenza. Specie quando in un contesto triste come il terremoto il basket di Teramo con le sue vittorie il basket è stato citato come il simbolo di una sensibilità civile.
Lo sport abruzzese dopo i Giochi del Mediterraneo però non ha avuto niente, strana dimenticanza nel paese delle emergenze tout court, ma nel frattempo ha dovuto incassare il fallimento della seconda squadra di A2, Roseto, in un territorio dove il basket assieme al rugby è un po’ l’alma mater di une certa “meglio gioventù”, basta dare un’occhiata alla diffusione di questo sport a livello minore o scorrere l’elenco dei suoi molti campioni o giocatori rappresentativi, da Bisson a Pellanera, da Maggetti a Melilla fino agli odierni Mordente e Mancinelli.
Si trattava di evidenziare, a mio avviso, un caso di ordinaria indifferenza generale nei confronti del basket contro poche a volte iperboliche eccezioni. Un caso sviscerato senza piagnistei, con garbo, coi fatti, suggerendo proposte senza ricorrere a vie trasversali, lobbistiche. Insomma a viso aperto. Con l’avvocato teramano, l’intervista è stata fatta con domande e risposte scritte in quanto anche nello sport la libera opinione è sempre più difficile praticare tanto che, come molti colleghi iscritti all’ordine, non posso non plaudire all’azione dell’emerito tribuno della plebe Elio Lannutti per l’azione che sta portando avanti alle Camere onde evitare che la stampa passi dal bavaglio direttamente al nodo scorsoio.
L’intervista è uscita sul Cittadinoonline.it alla vigilia della gara casalinga con Montegranaro, e conteneva la proposta del sorteggio alla quale hanno plaudito in molti (per le idee, non lo scritto…) e il significativo fair play in merito a un caso di “buggeratura maxima” recuperabile su internet, un documento inoppugnabile: il fischio decisivo l’anno passato nella gara contro Milano che ha sbarrato la strada alla finale. Sarà un caso, mi dico, ma dopo l’intervista di Antonetti la squadra più garibaldina del campionato ha fatto un inspiegabile indietro in classifica, ha perso all’ultimo assalto le Final Eight e due gare su 3 di misura una delle quali meriterebbe la visione del filmato da parte degli organismi competenti, magari con l’ausilio di un paio di occhi neutrali. E non appartenenti alla trafila della casta del fischietto di cui s’è occupata con abbondante letteratura il PM di Reggio Calabria ma per il basket è “legibus solutus”.
Non sto andando fuori tema, era giusto approfittare di questa rubrica per parlare di questo ennesimo caso strisciante che dimostra come gli astri nel basket girino stranamente all’incontrario.
Discorso chiuso, “anche a nome degli appassionati abruzzesi” l’allenatore più vincente d’Italia sia per scudetti e titoli vari e sia per percentuali di vittorie sarà premiato prima della gara con la Mps. Il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, è il giorno giusto per suggellare emblematicamente un cestistico “we love Italia”. Questa è una rubrica anche di satira, lo abbiamo scritto tante volte, e lasciamo stare le speculazioni basse o maligne. Tipo: che i premi spesso portano jella al premiato, che Capobianco sarà l’assistente di Pianigiani in nazionale, che Teramo vuole dimostrare di non essere affatto quella fossa sei leoni come la si vuol far passare. Preferiamo citare pari pari un frammento indicativo (nel senso di veritiero) della motivazione di questo bel gesto: “rilanciare il valore della Nazionale, e di chi la guida, come fattore di unificazione per gli italiani e l’intero movimento cestistico”.
Il premio, aggiungo, mi intriga in quanto non sarà la solita coppa o il solito piatto che prendo il nerofumo ma un’anfora artistica. Quale scriba anche di golf non posso fare a meno di sottolineare il valore simbolico dell’anfora greca, oggetto antico contenente il nettare che dava saggezza agli dei, che premia i vincitori di alcune grandi gare, quali la Solheim Cup o lo stesso trofeo disegnato dalla Richard Ginori per il Pontevecchio Challenge di Firenze.
E dunque: 1) Questo si deve considerare il primo grande successo di Pianigiani quale CT azzurro, 2) La partita era la più difficile: dopo Istanbul bisognava ricostruire il morale e il gioco , mancava Kristof Lavrinovic, l’uomo chiave per eccellenza, e l’avversario era il più pericoloso, e una sconfitta casalinga sarebbe stata archiviante come un brutale ridimensionamento, 3) Pianigiani ha diretto forse la gara più magistrale fra quelle riguardanti l’Europa, niente più sospetti di complessi d’inferiorità nei confronti di colleghi più famosi o navigati. Non è facile battere uno scacchista quale Ettore Messina il quale, a sua volta fallibile, ha subito l’aggressione su tutto il campo dall’inizio alla fine, non ha trovato una difesa per bloccare McIntyre e a sbloccare Marko Jaric, il suo allenatore in campo, il grande assente di Siena, tanto che la stampa spagnola ha scrittoi chiaro e tondo che per la seconda volta in due settimane il MVP della giornata è stato “creato” dal Real, prima con 40 di valutazione Alan Anderson (Maccabi) e quindi con 43 Terrel McIntyre McIntyre; 4) La grandi partite nascono dall’atteggiamento mentale, pensiamo allo scudetto dell’Ignis di Nico Messina che giocò la carta dello sconosciuto messicano Manuel Raga, una guardia quando tutti ingaggiavano solo pivot, per battere il Simmenthal, o al Bancoroma di Valerio Bianchini o quando Cantù vinse la sua coppa dei Campioni nonostante l’infortunio alla caviglia di Marzorati alla vigilia; e quindi, la Mps è stata grande con l’acqua alla gola, antico vizio delle squadre italiane, soprattutto quelle di calcio, capaci di firmare grandi imprese in situazioni critiche estreme o difficili, 5) L’utilizzo di Marconato presuppone il recupero per la nazionale di un giocatore serio, tecnico, d’esperienza, ma anche un messaggio ai molti pretendenti alla maglia azzurra: Simone allena una selezione all star, ma è attento anche al suo nuovo incarico per il rilancio di Azzurra.
SIENA.Stavo scrivendo la rubrica settimanale dal tema “Supersimo, prima vittoria da CT” ritenendo giusto dare a Cesare quel che è di Cesare dopo la belissima vittoria di gioco e di nervi contro il Real Madrid di Ettore Messina, il coach che sta al basket quanto Capello al calcio, quando il cicalino del mio pc mi ha segnalato il comunicato stampa in arrivo dal Teramo Basket. Leggo sempre volentieri i comunicati delle vigilie delle gare di Teramo, cosiccome le note di Simone Pianigiani sul sito di Lega in quanto fra tutti i colleghi – molti dei quali passano più tempo su Internet che in palestra, come si è permesso di osservare un loro collega autorevole, Dule Vujosevic del Partizan sono quelli che dicono le cose più interessanti, offrono almeno un canovaccio tecnico della partita, contestualizzano l’evento, offrono immagini e sensazioni.
In ogni caso: il titolo del comunicato era accattivante quanto pertinente infatti alla mia volontà di sottolineare la perfetta gestione della gara col Real Madrid dopo aver sottolineato, qualche giorno prima, un episodio della “fallibilità umana” dello stesso coach a Istanbul, per aver dimenticato in panchina Denis Marconato, il suo giocatore più esperto.
Il comunicato informava che il coach di Siena sarebbe stato premiato dal presidente Carlo Antonetti prima della gara in Abruzzo. Permettetemi però una digressione, per capire anche il premiando, personaggio unico anch’esso del basket spaghetti. Si tratta del presidente più buggerato della A. E purtroppo in maniera inversamente proporzionale ai meriti!…. Un mese fa avevo infatti chiesto all’avvocato che con un’autentica impresa in soli sette stagioni ha portato Teramo ai massimi livelli un’intervista sullo “stato di salute del basket ( la serie continuerà: dopo la A, verrà la B, al microfono Valerio Bianchini…) meritando infatti la sua battaglia contro le promesse disattese delle istituzioni un po’ di evidenza. Specie quando in un contesto triste come il terremoto il basket di Teramo con le sue vittorie il basket è stato citato come il simbolo di una sensibilità civile.
Lo sport abruzzese dopo i Giochi del Mediterraneo però non ha avuto niente, strana dimenticanza nel paese delle emergenze tout court, ma nel frattempo ha dovuto incassare il fallimento della seconda squadra di A2, Roseto, in un territorio dove il basket assieme al rugby è un po’ l’alma mater di une certa “meglio gioventù”, basta dare un’occhiata alla diffusione di questo sport a livello minore o scorrere l’elenco dei suoi molti campioni o giocatori rappresentativi, da Bisson a Pellanera, da Maggetti a Melilla fino agli odierni Mordente e Mancinelli.
Si trattava di evidenziare, a mio avviso, un caso di ordinaria indifferenza generale nei confronti del basket contro poche a volte iperboliche eccezioni. Un caso sviscerato senza piagnistei, con garbo, coi fatti, suggerendo proposte senza ricorrere a vie trasversali, lobbistiche. Insomma a viso aperto. Con l’avvocato teramano, l’intervista è stata fatta con domande e risposte scritte in quanto anche nello sport la libera opinione è sempre più difficile praticare tanto che, come molti colleghi iscritti all’ordine, non posso non plaudire all’azione dell’emerito tribuno della plebe Elio Lannutti per l’azione che sta portando avanti alle Camere onde evitare che la stampa passi dal bavaglio direttamente al nodo scorsoio.
L’intervista è uscita sul Cittadinoonline.it alla vigilia della gara casalinga con Montegranaro, e conteneva la proposta del sorteggio alla quale hanno plaudito in molti (per le idee, non lo scritto…) e il significativo fair play in merito a un caso di “buggeratura maxima” recuperabile su internet, un documento inoppugnabile: il fischio decisivo l’anno passato nella gara contro Milano che ha sbarrato la strada alla finale. Sarà un caso, mi dico, ma dopo l’intervista di Antonetti la squadra più garibaldina del campionato ha fatto un inspiegabile indietro in classifica, ha perso all’ultimo assalto le Final Eight e due gare su 3 di misura una delle quali meriterebbe la visione del filmato da parte degli organismi competenti, magari con l’ausilio di un paio di occhi neutrali. E non appartenenti alla trafila della casta del fischietto di cui s’è occupata con abbondante letteratura il PM di Reggio Calabria ma per il basket è “legibus solutus”.
Non sto andando fuori tema, era giusto approfittare di questa rubrica per parlare di questo ennesimo caso strisciante che dimostra come gli astri nel basket girino stranamente all’incontrario.
Discorso chiuso, “anche a nome degli appassionati abruzzesi” l’allenatore più vincente d’Italia sia per scudetti e titoli vari e sia per percentuali di vittorie sarà premiato prima della gara con la Mps. Il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, è il giorno giusto per suggellare emblematicamente un cestistico “we love Italia”. Questa è una rubrica anche di satira, lo abbiamo scritto tante volte, e lasciamo stare le speculazioni basse o maligne. Tipo: che i premi spesso portano jella al premiato, che Capobianco sarà l’assistente di Pianigiani in nazionale, che Teramo vuole dimostrare di non essere affatto quella fossa sei leoni come la si vuol far passare. Preferiamo citare pari pari un frammento indicativo (nel senso di veritiero) della motivazione di questo bel gesto: “rilanciare il valore della Nazionale, e di chi la guida, come fattore di unificazione per gli italiani e l’intero movimento cestistico”.
Il premio, aggiungo, mi intriga in quanto non sarà la solita coppa o il solito piatto che prendo il nerofumo ma un’anfora artistica. Quale scriba anche di golf non posso fare a meno di sottolineare il valore simbolico dell’anfora greca, oggetto antico contenente il nettare che dava saggezza agli dei, che premia i vincitori di alcune grandi gare, quali la Solheim Cup o lo stesso trofeo disegnato dalla Richard Ginori per il Pontevecchio Challenge di Firenze.
E dunque: 1) Questo si deve considerare il primo grande successo di Pianigiani quale CT azzurro, 2) La partita era la più difficile: dopo Istanbul bisognava ricostruire il morale e il gioco , mancava Kristof Lavrinovic, l’uomo chiave per eccellenza, e l’avversario era il più pericoloso, e una sconfitta casalinga sarebbe stata archiviante come un brutale ridimensionamento, 3) Pianigiani ha diretto forse la gara più magistrale fra quelle riguardanti l’Europa, niente più sospetti di complessi d’inferiorità nei confronti di colleghi più famosi o navigati. Non è facile battere uno scacchista quale Ettore Messina il quale, a sua volta fallibile, ha subito l’aggressione su tutto il campo dall’inizio alla fine, non ha trovato una difesa per bloccare McIntyre e a sbloccare Marko Jaric, il suo allenatore in campo, il grande assente di Siena, tanto che la stampa spagnola ha scrittoi chiaro e tondo che per la seconda volta in due settimane il MVP della giornata è stato “creato” dal Real, prima con 40 di valutazione Alan Anderson (Maccabi) e quindi con 43 Terrel McIntyre McIntyre; 4) La grandi partite nascono dall’atteggiamento mentale, pensiamo allo scudetto dell’Ignis di Nico Messina che giocò la carta dello sconosciuto messicano Manuel Raga, una guardia quando tutti ingaggiavano solo pivot, per battere il Simmenthal, o al Bancoroma di Valerio Bianchini o quando Cantù vinse la sua coppa dei Campioni nonostante l’infortunio alla caviglia di Marzorati alla vigilia; e quindi, la Mps è stata grande con l’acqua alla gola, antico vizio delle squadre italiane, soprattutto quelle di calcio, capaci di firmare grandi imprese in situazioni critiche estreme o difficili, 5) L’utilizzo di Marconato presuppone il recupero per la nazionale di un giocatore serio, tecnico, d’esperienza, ma anche un messaggio ai molti pretendenti alla maglia azzurra: Simone allena una selezione all star, ma è attento anche al suo nuovo incarico per il rilancio di Azzurra.