di Enrico Campana
SIENA. Eccezionalmente di venerdì la caustica rubrica dell'opinionista del basket che ha scelto il cittadinoonline per le sue "esternazioni al vetriolo".
Curioso, talmente curioso da sospettare la burla. Cambia la direzione di Super Basket e Bonnie Aldrovandi ’71 di Roma, così si firma, qualificandosi “un mio appassionato lettore” mi dice “caro direttore, quali sono i suoi Oscar di quest’anno?”, finendo per rimproverare di essere un direttore sfacciatamente filo-senese. Se costui non è parente di quel tale fante giapponese uscito dalla foresta che la guerra era finita da un pezzo, è colpa delle poste italiane, oppure – tertium non datur – vuole farmi sapere come vanno le cose in quella rivista alla quale, scusate se ne approfitto, auguro lunga vita per le eccellenze che vi hanno lavorato. In ogni caso, rispondo volentieri da… libero cittadino essendo ormai via da Bologna, in virtù di dimissioni irrevocabili, e non concordate. Avevo infatti intuito che uscendo quel genio di Alfredo Cazzola si entrava in una logica di marketing, di pubblicità e “dei giornali un tanto al chilo”. Una logica rispettabile, per amor di Dio non voglio criticare chi garantisce posti di lavoro, ma una logica estranea alla storia della rivista e men che meno della mia.
Orsudunque, avanti con gli Oscar 2008. Con una premessa: alla prima palla al centro ero già schierato contro i pronosticatori (che temono sempre di finire come l’astrologo), Ettore Messina in testa, che prevedevano una Mps meno dominante. La corsa al titolo d’inverno mi ha dato abbondantemente ragione, mai staccata di 8 punti la 2.a classificata dopo 12 gare! Non so purtroppo se tutto questo è merito del Dream Team senese, o delle rivali, a cominciare da Roma con l’autodafè dell’allenatore slavo e un rilancio grazie a un allenatore pro-tempore, Nando Gentile, che dovrà tenere il posto in caldo al globetrotter Tanjevic. Dov’è mai la Milano di re Giorgio (Armani)?, e per la Virtus ci sarà mai pace fra gli ulivi? Tutte le sfidanti di Siena, questo il succo, hanno fatto del loro meglio per nascondersi.
Consoliamoci con una sana dialettica, che fa del basket una delle parole magiche di Internet, e spostiamo gli Oscar sul binario Italia-Europa per evitare i “peana” scontati, che la squadra non ne ha bisogno: vinti gli ultimi due scudetti ha già ipotecato il 3° facendo crollare i record come castelli di carte, al giro di boa del 2009 vira con 12 su 12 per il big match casalingo del 4 gennaio con le “V nere” fra due società in love, che si sono prese anche la briga di sistemare i problemi del movimento (tanti auguri anche a loro).
E allora, partiamo con gli Oscar “per riflettere e per discutere”, come direbbe il Marzullone della Rai.
Squadra
Europa – Non essendoci una squadra di club di forte impressione come politica sportiva, nemmeno il Cska (e spiegheremo più avanti il perché) standing ovation dunque alla nazionale spagnola che ha fatto tremare il Dream Team a Pechino. Non credo sia più forte individualmente di quella azzurra, ma opera in un contesto di esclusiva cultura sportiva e orgoglio nazionale.
Italia – Fuori concorso il Dream Team senese (54-11, 83% di vittorie totali; 36-40, 90% in campionato). Lasciamo perdere il marketing e balle del genere… il marketing lo fanno i giocatori e gli allenatori coi risultati e loro gioco, il resto è aria fritta (ne parliamo più avanti, con i riscontri alla mano). Tanto di cappello alle imprese garibaldine del “natio borgo selvaggio” marchigiano di Montegranaro (16 mila anime), beffardo contrappasso per questa A che scopiazza la NBA ed è solo nba (niente basket alto) e non può perpetuare una situazione sbilanciata: se il budget di un solo club è pari agli incassi dell’intero campionato si umilia la competitività, ma anche una logica di bilancio
Allenatore
Europa – E’ arrivato più in là di Napoleone, Ettore Messina; chi mai avrebbe immaginato un italiano chiamato a difendere l’onore della gloriosa Armata Rossa?. Nessun collega ha un impatto tanto forte quanto il guerriero Ettore da Mestre!
Italia – Simone Pianigiani, of course…di corsa… la vera bandiera di Siena (92 vittorie su 101 gare) né lui! La scelta più felice (fra le non poche) del club:non siamo sicuri che con un altro coach questi giocatori avrebbero lo stesso risultato!. Lo capiranno mai i troppi parvenu paracadutatisi sui parquets che il livello di gioco individuale del nostro basket-spaghetti è solo un modesto surrogato della NBA, e conta più la chimica di squadra, e quindi la figura del coach che insegna motiva e gestisce strategicamente la gara?. Invito a votarlo (www.regione.toscana.it/pegasosport) per il Pegaso, il premio sportivo della Regione, è suo l’unico scudetto 2008 per la Toscana.
Giocatore
Europa – Il 18enne catalano Ricky Rubio che ha guidato la Spagna all’argento olimpico contro Koby Bryant e c., da noi giocherebbe ancora fra i cadetti con la scusa che si tratta pur sempre di titoli tricolori…
Italia – Se la giochino ai dadi i dioscuri mensanini Stonerook e McIntyre, per l’Oscar italiano sfida a tre: gli illustri emigranti Gallinari (personaggio) e Belinelli (protagonista NBA), e lo scugnizzo Beppe Poeta (Teramo) tutto testa e cuore.
Dirigente
Europa – Tafazzi e Mr. Future, come dire Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Quando Claudio Sabatini non getta benzina sull’ara sacrificale, e si ricorda anche lui d’essere italiano è pari a un grande produttore di Brodway, e chi vanta 7700 paganti – come la Virtus – e per acquistare un Palasport ha fatto un mutuo di 20 milioni di euro?. E chi, in questo panorama, rischia di tasca sua?.
Italia – Carlo Anto..chi?. Sì, Carlo Antonetti, il presidente di Teramo, un santo predicatore che ha pescato nel sommerso del basket i vari Poeta, Amoroso e coach Capobianco (e mettiamoci anche l’ex ds senese Marruganti) per la serie “i quattrini aiutano a vincere, ma non sempre suscitano simpatia”.
Futuro
Europa – Mps è fra le 4 squadre che possono vincere l’euroclub, bella mossa quella di prendere un motivato matusa quale Ariel McDonald, però il campionato sottotono non l’aiuta. Però tanti auguri. Vedremo poi se i mondiali verranno assegnati a maggio a Spagna e Italia, Cina permettendo.
Italia – Mai un movimento è stato mancante di due presidenti, significa paralisi, conflittualità, etc. La Fip sceglierà Meneghin (a dispetto della Lega) e la Lega un altro cavallo di troia (Valentino ….vestito di nuovo, che di cognome fa Renzi come il candidato alle primarie di Firenze). Cose già viste, ma non sarebbe meglio che “troia salisse sul cavallo”? Perdonatemi la battuta un po’ pecoreccia, ma fa capire bene l’agitarsi dei boiardi per riuscire ancora a comandare senza esporsi e perpetuare una realtà gestionale fra le più avvilenti dello sport italiano.