di Enrico Campana
SIENA. Cari amici vicini e lontani (potenza di Internet: sono molti quelli che anche fuori Siena seguono questa rubrica), preferisco rinviare a una prossima puntata due interessanti argomenti riguardanti “scenari mensanini”.
Morite forse dalla curiosità di saperli?.Vabbè, ve li anticipo.
Uno sarà “l’elogio di Ferdinando Minucci”, da quando, anni fa, si presentò a casa mia scaricando dalla sua auto un regalo originale (quattro sedie e un tavolino di plastica di Philip Stark) fino all’ultimo invito per stargli vicino a una gara della Mens Sana fattomi a Firenze, francamente una bella pagina del suo lavoro. Questo mi ha fatto conoscere il geniale architetto e anche la sua profonda raffinatezza.
L’altro sarà sovra il “ragionamento sul futuro di Simone Pianigiani”, il coach che ha trasformato un gruppo di giocatori emarginati nella NBA in un Dream Team. Ovvero colui che ha esaltato senza mai prendersi meriti di questo, l’importanza del gioco nei due scudetti e dei molti altri che seguiranno. Significa l’impronta -come speso specifico – del cosiddetto coaching, da sempre il vero e unico marketing vincente di una squadra sportiva. [A proposito, lo state votando su www.regione.toscana.it/pegasosport ? Mi dicono che l’autore dell’unico grande scudetto toscano 2008 sia poco klikkato, non voglio crederci, specie per quanto il suo club è all’avanguardia nelle nuove tecnologie]
Per colpa (o merito) di un’agenda, sono purtroppo costretto a cambiare la mia di agenda. Un’agenda non così famosa come quella persa mesi fa da Walter Veltroni e ritrovata da un giornalista dell’Espresso, in cui lo sbadato leader dell’opposizione s’era annotato l’appuntamento con Ferdinando Minucci e Claudio Toti proprio il giorno di gara 4. Quell’unica e bruttissima sconfitta maturata, scrissero le cronache, per errori, erroracci. E – come raccontarono i giornali – la lunga sosta in panchina di Stonerook, quinta colonna non solo della squadra, ma di tutta una struttura di progetto..
Un vertice tanto irrituale, quello in “casa Veltroni” che avrebbe provocato uno sconquasso se si fosse trattato di calcio. Il basket è fondamentalmente pulito, invece purtroppo gli è – uso le argomentazioni del pm della Procura di Bologna del caso Lorbek in un’intervista a Repubblica – che viene gestito con superficialità e leggerezza. E sarà così fino a quando il presidente del CONI continuerà a gestirlo in prima persona, col risultato di aver disarcionato il fidato vassallo Fausto Maifredi per mettere alla presidenza Meneghin, mossa astutella: il Dino (auguri di cuore) porta quella rappresentatività utile a spegnere i malumori e soprattutto a dare smalto alla candidatura – quasi virtuale, vista la situazione impianti – per i mondiali. Chi mai direbbe infatti male del nostro…Garibaldi?
Desidero comunque ancora aggiungere, a proposito dell’incontro, perché non insorgano speciosamente i “soliti noti” del basket, specialisti nell’arte del rivoltare i giudizi onesti, fondati sulla pubblica opinione, per le “ male frittate”. Non conviene tirare la corda, e cercare di trasformare una situazione lampante in un attacco personale, e perciò ripeto: l’appuntamento ci stava, era legittimo, viste le parti in commedia.
Walter Veltroni era infatti nelle sue funzioni di presidente onorario di Lega, Ferdinando di operativo della corporate Mens Sana-Mps, mentre Claudio Toti non campa di basket, anzi, ci mette un sacco di quattrini e magari se riuscisse a recuperarli con qualche commessa sarebbe una cosa utile per garantire posti di lavoro e un futuro all’azienda. I fratelli Toti sono stimati imprenditori edili (da parte mia ammiro molto il sig.Claudio per la passione sportiva), e per questo sono una “colonna portante” con ben un 18 per cento, nell’immobiliare Sansedoni, di marca “montepaschina”. Dico queste cose perché come azionista del Monte sono informato, e acquisterò anzi altre azioni, come consiglio di fare anche agli amici, perché è bello che finalmente una grande banca aiuti lo sport.
Tornando però al giallo dell’agenda -, mi racconta (incuriosendomi compulsivamente) il mio bravo collega autore dello scoop – c’era anche un foglietto con alcune note, freccette che andavano in su e in giù, come dei link. Insomma come degli agganci. Venivano anche citati anche comuni o località del territorio senese (sembra Asciano, Chianciano, Monteroni, Colle Val d’Elsa, Sinalunga, Isola d’Arbia), emittenti televisive, le sigle FIP, FIBA, Lega, c’erano lettere dell’alfabeto, c’erano anche cifre e veniva ripetuta più volte la parola “Mondiali 2010”.
(fine della prima parte. La seconda sarà on line eccezionalmente sabato 17 gennaio)