di Enrico Campana
SIENA. Una buona (più una mezza) notizia, e una cattiva per la Mens Sana.
Cominciamo dalla cattiva, peraltro ormai prevista: Rimantas Kaukenas, uno degli eroi della “triple crown”, che l’anno scorso ha avuto cifre notevoli nell’Eurolega (14,8 punti di media), uno sempre positivo che in questi anni parecchie castagne ha tirato fuori dal fuoco alla sua squadra, ha firmato alla fine col Real Madrid, dopo aver scaricato a sorpresa – ma che ingrato! – l’agente italiano che nel corso di ben 9 anni l’ha portato ai massimi livelli.
Milano, da parte sua, s’era già ritirata dall’affare “proibitivo” per un’Armani in odore di tagli al budget (o meglio, che non è più disposta a spendere le cifre dell’anno passato, e dice “abbiamo già dato…”), preferendo un lituano emergente al più esperto cecchino.
Ettore Messina neo-galactico, invece, l’ha voluto a tutti i costi alla sua corte; punta, “don Ettore”, su gente esperta, e oltre alla manina di velluto lituana (32 anni, 1,93) ha preso dalla Dynamo Mosca il al gemellone di Kristof Lavrinovic (magari per farsi dire quali sono i punti deboli del consanguineo), e anche il tuttofare di lusso Travis Hansen, 14,6 punti e 3,6 rimbalzi, ex NBA ad Atlanta, poi decisivo per la doppia Final Four del Tau Vitoria e stella della Dinamo Mosca in Eurocup.
La buona notizia è che la star lituana Jasikevicius ha accettato la riduzione dello stipendio da 6 a 3 milioni di euro, e rimarrà al Panathinaikos. Un divorzio avrebbe spostato quella cifra su McIntyre; e adesso il pericolo resta l’Olympiakos, che non si è ancora mosso perché sta lavorando ai fianchi “T-Mac”, e ha già perso Nicos Zisis che Siena ha strappato per molto meno del 1,3 milione di euro che il play di Salonicco (ma l’anno scorso in forza al Cska) chiedeva.
La mezza notizia buona per Siena, ma tragica per il campionato, è che Giuseppe Poeta, il miglior giocatore italiano, andrà a rafforzare la comunità italiana di Barcellona, ormai il 20 per cento della popolazione (23mila persone). Giocherà con la Juventud Badalona, campione europeo 93-94, e prenderà il posto di Ricky Rubio, il fenomenale play di 20 anni scelto n.5 ai draft da Minnesota, ma ancora senza contratto. La Juventud è arrivata 5.a nella Liga spagnola, non farà l’eurolega, però è l’unico club ad aver dato quest’anno ben due prime scelte alla NBA, oltre al folletto Rubio il congolegese Christian Eyenga, n. 30, scelto da Cleveland.
Intanto grazie al favore fatto alla società amica, vale a dire il prestito di Dave Moss, risultato in soprannumero dopo il ritorno all’ovile di Romain Sato, e già lautamente contrattualizzato (1,6 milioni di euro), la Virtus Bologna riguadagna lentamente la fiducia dei tifosi. Fortuna vuole che in in Italia tutto si dimentica in fretta, e del resto anche il grande Garcia Marquez ha scritto “che col tempo diventa verità anche quello che non lo è”, per cui ai primi risultati le polemiche dei tifosi per il declassamento della Virtus spariranno perché, grazie anche all’”asse” Siena-Bologna, oggettivamente la squadra di Linus Lardo mi sembra possa diventare un team interessante.
Non c’è da stupirsi per questi aiuti, i potenti del tempo facevano affari fra loro, e Varese mandò Malagoli alla Snaidero in cambio di una partita di frigoriferi, mentre l’avvocato Porelli prestò Bonamico a Milano, il grande nemico, e nessuno fiatò.
SIENA. Una buona (più una mezza) notizia, e una cattiva per la Mens Sana.
Cominciamo dalla cattiva, peraltro ormai prevista: Rimantas Kaukenas, uno degli eroi della “triple crown”, che l’anno scorso ha avuto cifre notevoli nell’Eurolega (14,8 punti di media), uno sempre positivo che in questi anni parecchie castagne ha tirato fuori dal fuoco alla sua squadra, ha firmato alla fine col Real Madrid, dopo aver scaricato a sorpresa – ma che ingrato! – l’agente italiano che nel corso di ben 9 anni l’ha portato ai massimi livelli.
Milano, da parte sua, s’era già ritirata dall’affare “proibitivo” per un’Armani in odore di tagli al budget (o meglio, che non è più disposta a spendere le cifre dell’anno passato, e dice “abbiamo già dato…”), preferendo un lituano emergente al più esperto cecchino.
Ettore Messina neo-galactico, invece, l’ha voluto a tutti i costi alla sua corte; punta, “don Ettore”, su gente esperta, e oltre alla manina di velluto lituana (32 anni, 1,93) ha preso dalla Dynamo Mosca il al gemellone di Kristof Lavrinovic (magari per farsi dire quali sono i punti deboli del consanguineo), e anche il tuttofare di lusso Travis Hansen, 14,6 punti e 3,6 rimbalzi, ex NBA ad Atlanta, poi decisivo per la doppia Final Four del Tau Vitoria e stella della Dinamo Mosca in Eurocup.
La buona notizia è che la star lituana Jasikevicius ha accettato la riduzione dello stipendio da 6 a 3 milioni di euro, e rimarrà al Panathinaikos. Un divorzio avrebbe spostato quella cifra su McIntyre; e adesso il pericolo resta l’Olympiakos, che non si è ancora mosso perché sta lavorando ai fianchi “T-Mac”, e ha già perso Nicos Zisis che Siena ha strappato per molto meno del 1,3 milione di euro che il play di Salonicco (ma l’anno scorso in forza al Cska) chiedeva.
La mezza notizia buona per Siena, ma tragica per il campionato, è che Giuseppe Poeta, il miglior giocatore italiano, andrà a rafforzare la comunità italiana di Barcellona, ormai il 20 per cento della popolazione (23mila persone). Giocherà con la Juventud Badalona, campione europeo 93-94, e prenderà il posto di Ricky Rubio, il fenomenale play di 20 anni scelto n.5 ai draft da Minnesota, ma ancora senza contratto. La Juventud è arrivata 5.a nella Liga spagnola, non farà l’eurolega, però è l’unico club ad aver dato quest’anno ben due prime scelte alla NBA, oltre al folletto Rubio il congolegese Christian Eyenga, n. 30, scelto da Cleveland.
Intanto grazie al favore fatto alla società amica, vale a dire il prestito di Dave Moss, risultato in soprannumero dopo il ritorno all’ovile di Romain Sato, e già lautamente contrattualizzato (1,6 milioni di euro), la Virtus Bologna riguadagna lentamente la fiducia dei tifosi. Fortuna vuole che in in Italia tutto si dimentica in fretta, e del resto anche il grande Garcia Marquez ha scritto “che col tempo diventa verità anche quello che non lo è”, per cui ai primi risultati le polemiche dei tifosi per il declassamento della Virtus spariranno perché, grazie anche all’”asse” Siena-Bologna, oggettivamente la squadra di Linus Lardo mi sembra possa diventare un team interessante.
Non c’è da stupirsi per questi aiuti, i potenti del tempo facevano affari fra loro, e Varese mandò Malagoli alla Snaidero in cambio di una partita di frigoriferi, mentre l’avvocato Porelli prestò Bonamico a Milano, il grande nemico, e nessuno fiatò.