di Enrico Campana
SIENA. E’ prevista sabato (23 maggio) all’Hotel Intercontinental di Ginevra, dalle 14 con un’ora ciascuna dedicata alle 3 candidate (prima l’Italia, poi la Spagna e quindi la Cina) la kermesse per l’assegnazione dei mondiali 2014. La lunga marcia è durata quasi un anno, dal 30 maggio 2008, quando ai nastri di partenza si sono trovate 9 nazioni. A dicembre si sono ritirate dalla corsa Francia, Danimarca, Grecia, Qatar, Emirati Arabi, Russia e hanno proseguito la Cina e due nazioni europee cugine, fra le quali l’Italia che non ha mai organizzato un mondiale, ed è ferma organizzativamente dall’Europeo ’91 di Roma del Messaggero-Ferruzzi, ricordato ancor oggi più per il successo dell’esperimento Rai del basket (nel prime-time, 3,5 milioni di spettatori), che per il risultato della squadra.
La passerella delle 3 delegazioni servrà, in teoria, a smuovere gli indecisi ma crediamo che ormai i giochi siano già fatti, a meno di colpi di scena dell’ultima ora. La squadra italiana, che avrà come alfiere il bolognese Marco Belinelli, una delle 3 star italiane della NBA, è capeggiata da Rocco Crimi, sottosegretario allo sport, e comprende: Gianni Petrucci, Dino Meneghin, il CT Recalcati, Sandro Gamba, il presidente del Comitato Organizzatore Massimo Cilli, l’ambasciatore italiano Carlo Moreno, Santo Versace (ad dell’omonima griffe appassionato cestofilo e tifoso di Milano), Ubaldo Livolsi (regista finanziario in caso di assegnazione), Dan Peterson, l’ex capitano azzurro Jack Galanda e la giocatrice Chiara Franchini. Agli ospiti verrà donato il 2° libro della possibile trilogia in caso di vittoria. Il primo s’intitolava a Wonderful Land, una terra meravigliosa, l’Italia,dove i sogni diventano realtà. Il titolo del terzo potrebbe essere “Ce l’abbiamo fatta”, o “Ci abbiamo provato”.
In realtà, una prima indicazione sulla quale i delegati avranno fatto già i loro ragionamenti verrà dalla lettura della relazione della Commissione d’Assegnazione, capeggiata da Boris Stankovic, che ha dedicato 5 giorni a tutti i paesi per ispezionare gli impianti, le condizioni di trasporto, le garanzie di sicurezza e quelle economiche e incontrare le autorità sportive e istituzionali. Si specificano anche i costi, che potrebbero avere la loro incidenza, perché per la FIBA spese contenute sono sinonimo di buona gestione, rispetto degli impegni per quanto riguarda gli impianti e incentivo ad altre future candidature.
La Spagna presenta lettere di credito tanto forti da lasciare sgomenti: quelle delle municipalità. Realizzerà ben 2 arene da 18 mila e una da 15.000 posti. Avrà quindi gli impianti più belli d’Europa (questo significa un “vero piano strutturale”) e alla metà del costo di quelli italiani! E per ben 5 impianti contro soli 3! L’Italia presenta purtroppo anche il budget più alto per il Comitato Organizzatore, 32 milioni, e siamo in fase di previsione…
Dunque, questi i dettagli del memorandum della Commissione:
ITALIA – Città, impianto, capienza, data di costruzione o ultimazione: ROMA, Torvergata, 15.000 posti, consegna 2011; TORINO, Palasport Olimpico Isozaki, 12.100, 2005; MILANO, Forum Assago, 11.500, 1990; BOLOGNA, Parco delle Stelle, 15.000, consegna 2012; SIENA, Palamontepaschi, 11.000, consegna 2012.
Date previste: 30 agosto-14 settembre
Budget Comitato Organizzatore: 32 milioni di euro
Costo completamento arene: 600 milioni di euro
CINA – PECHINO, Wakesong Stadium, 18 mila, 2008; HANGZOU, Dragon Sport Center, 8.000, 2003; SUZHOU, Sport Center Gymnasium, 7.500, 2002; QUINGDHO, Guixin Stadium, 12.500, 2009; SHENYANG, Lianoning Indoor Stadium, 10.000, consegna entro fine 2009.
Date previste: 6-21 settembre.
Budget Comitato Organizzatore: 14 milioni di dollari
Costo completamento arene: 20 milioni di dollari
SPAGNA – MADRID, Palacio de Deportes, 15.000, 2005; MADRID, Valvedevos Arena, 18.000, 2013; BILBAO, Bizkaia Arena, 18.000, 2013; GRANADA, Palacio Municipal de Deportes, 12.000, 2012; LAS PALMAS/GRAN CANARIA, Sportcenter, 10.000, rifacimento entro 2012; SIVIGLIA, Nuovo Palazzo Municipale, 15.000, 2012.
Date previste: 30 agosto-14 settembre
Budget Comitato Organizzatore: 27,5 milioni di euro
Costo completamento arene: 314 milioni di euro.
Chiaramente vediamo in queste candidature tre linee diverse di tendenza, espressione fedele non solo della politica dei Governi centrali, ma anche della considerazione in cui è tenuto lo sport, e il basket. Lo stato cinese, che – grazie allo sport, e alle Olimpiadi, – si è aperto al mondo, quello spagnolo delle autonomie locali, che crede nello sport come elemento di spettacolo, coesione sociale, educazione e rinnovamento del paese, e l’Italia, che è di tutto un po’, sia con questo o quell’altro Governo, ed è troppo calciofilo e tele maniaco e tratta il CONI (che purtroppo si fa trattare così…) come un questuante e forse “un male necessario”.
Infine, conta certamente anche l’impatto della squadra nazionale, e il marketing. La Cina farà i suoi quadri allegorici umani con migliaia di volontari e riempirà tutte le arene: il basket laggiù è più popolare del calcio. La Spagna è una nazione vincente, e anche alle ultime Olimpiadi ha fatto tremare il Dream Team; inoltre, è forte in ogni sport, dal tennis al ciclo, dall’hockey al calcio; la maglia nazionale è un riferimento, e il pubblico ama molto i suoi cestisti, spesso in alcune regioni popolari quanto i calciatori.
Italia. Per il capitolo marketing, hanno lanciato appelli a favore della scelta italiana Recalcati, Ettore Messina, le star della NBA, e anche l’argentino Manu Ginobili, la Federazione ha fatto un ottimo lavoro, con molte buone idee via Internet e un’operazione di lobbyng di qualità, ad esempio Toto Bulgheroni, ex patron varesino e giocatore della grande Ignis, ha portato in dote alla causa l’ottimo rapporto personale con i due potentissimi del basket, Jerry Colangelo, presidente di US Basketball, e il Commissioner David Stern, il “padrone” del Dream Team.
La Spagna, però, è stata grandiosa, ha varato una campagna mondiale coinvolgendo le oltre 50 città gemellate, fra cui New York, Varsavia, Mexico City, Mosca, Caracas e così via, scritturato come testimonial la sua migliore attrice, Penny Cruz, brava, carina, simpatica, vincitrice di un Oscar e un idolo dei giovani, e soprattutto piazzato tre colpi micidiali, difficili da parare: il Governo attraverso il Ministero del Turismo, Turespana (azienda dello stato in grado di spendere 148 milioni di euro all’anno di cui solo 76,8 in campagne per l’estero, presente in 31 fra ambasciate e consolati), finanzierà la FEB puntando sul basket come ha fatto per il golf anni fa per muovere grandi flussi turistici. E con un accordo fra la Federazione e Bibiana Aido, ministro delle pari opportunità, verrà coinvolta la donna in una serie di 250 eventi mondiali. Per i prossimi 5 anni verranno investiti 10 milioni di euro in comunicazione in tutti i continenti, con lo slogan: “Questi sono i mondiali di ciascuno e per qualcuno”. E non è finita con questa maxicampagna senza precedenti: ben 20 delle prime 35 aziende quotate in Borsa sosterranno le spese della promozione sul territorio.
Che dire? Tanto di cappello all’Italia, brava la piccola Siena a sostenere per prima questa sfida che ai bettings appare impossibile (1,5 la Spagna vincente, l’Italia solo a 3). Tempo fa scrissi su questo giornale un articolo ironico nel quale cercavo di far capire la “mission impossibile” di Siena, a costo di far giocare i mondiali a Monteroni, Asciano o Sinalunga. Qualcosa resterà, stavolta siamo tutti azzurri, ci sentiamo i “davide” della situazione. Situazione foriera di risultati sorprendenti o “biblici”, quando l’italica gente viene data per spacciata.
Sollecitato come tutti gli appassionati di basket da parte della Federazione a dare il mio contributo, ho mandato all’influente Bora Stankovic questo mio personale messaggio che non servirà a niente, ma che focalizza l’importanza di questa scelta, da non fare solo sulle certezze: "Caro Bora, sono sicuro che tutti quanti i 20 delegati votanti e lei per primo, anche se non farà parte di questa votazione, sapranno non solo valutare il contributo prezioso dell’Italia per il successo del mondiale 2014, ma – soprattutto – quanto questi mondiali potranno fare per il nostro basket e il nostro paese. Come opinionista indipendente credo che questo nostro "team azzurro" abbia lavorato molto bene, in una situazione non facile, e meriti di avere questa festa per aprire una pagina nuova del basket. La saluto con stima, vinca il migliore. Suo affezionatissimo Enrico Campana".
SIENA. E’ prevista sabato (23 maggio) all’Hotel Intercontinental di Ginevra, dalle 14 con un’ora ciascuna dedicata alle 3 candidate (prima l’Italia, poi la Spagna e quindi la Cina) la kermesse per l’assegnazione dei mondiali 2014. La lunga marcia è durata quasi un anno, dal 30 maggio 2008, quando ai nastri di partenza si sono trovate 9 nazioni. A dicembre si sono ritirate dalla corsa Francia, Danimarca, Grecia, Qatar, Emirati Arabi, Russia e hanno proseguito la Cina e due nazioni europee cugine, fra le quali l’Italia che non ha mai organizzato un mondiale, ed è ferma organizzativamente dall’Europeo ’91 di Roma del Messaggero-Ferruzzi, ricordato ancor oggi più per il successo dell’esperimento Rai del basket (nel prime-time, 3,5 milioni di spettatori), che per il risultato della squadra.
La passerella delle 3 delegazioni servrà, in teoria, a smuovere gli indecisi ma crediamo che ormai i giochi siano già fatti, a meno di colpi di scena dell’ultima ora. La squadra italiana, che avrà come alfiere il bolognese Marco Belinelli, una delle 3 star italiane della NBA, è capeggiata da Rocco Crimi, sottosegretario allo sport, e comprende: Gianni Petrucci, Dino Meneghin, il CT Recalcati, Sandro Gamba, il presidente del Comitato Organizzatore Massimo Cilli, l’ambasciatore italiano Carlo Moreno, Santo Versace (ad dell’omonima griffe appassionato cestofilo e tifoso di Milano), Ubaldo Livolsi (regista finanziario in caso di assegnazione), Dan Peterson, l’ex capitano azzurro Jack Galanda e la giocatrice Chiara Franchini. Agli ospiti verrà donato il 2° libro della possibile trilogia in caso di vittoria. Il primo s’intitolava a Wonderful Land, una terra meravigliosa, l’Italia,dove i sogni diventano realtà. Il titolo del terzo potrebbe essere “Ce l’abbiamo fatta”, o “Ci abbiamo provato”.
In realtà, una prima indicazione sulla quale i delegati avranno fatto già i loro ragionamenti verrà dalla lettura della relazione della Commissione d’Assegnazione, capeggiata da Boris Stankovic, che ha dedicato 5 giorni a tutti i paesi per ispezionare gli impianti, le condizioni di trasporto, le garanzie di sicurezza e quelle economiche e incontrare le autorità sportive e istituzionali. Si specificano anche i costi, che potrebbero avere la loro incidenza, perché per la FIBA spese contenute sono sinonimo di buona gestione, rispetto degli impegni per quanto riguarda gli impianti e incentivo ad altre future candidature.
La Spagna presenta lettere di credito tanto forti da lasciare sgomenti: quelle delle municipalità. Realizzerà ben 2 arene da 18 mila e una da 15.000 posti. Avrà quindi gli impianti più belli d’Europa (questo significa un “vero piano strutturale”) e alla metà del costo di quelli italiani! E per ben 5 impianti contro soli 3! L’Italia presenta purtroppo anche il budget più alto per il Comitato Organizzatore, 32 milioni, e siamo in fase di previsione…
Dunque, questi i dettagli del memorandum della Commissione:
ITALIA – Città, impianto, capienza, data di costruzione o ultimazione: ROMA, Torvergata, 15.000 posti, consegna 2011; TORINO, Palasport Olimpico Isozaki, 12.100, 2005; MILANO, Forum Assago, 11.500, 1990; BOLOGNA, Parco delle Stelle, 15.000, consegna 2012; SIENA, Palamontepaschi, 11.000, consegna 2012.
Date previste: 30 agosto-14 settembre
Budget Comitato Organizzatore: 32 milioni di euro
Costo completamento arene: 600 milioni di euro
CINA – PECHINO, Wakesong Stadium, 18 mila, 2008; HANGZOU, Dragon Sport Center, 8.000, 2003; SUZHOU, Sport Center Gymnasium, 7.500, 2002; QUINGDHO, Guixin Stadium, 12.500, 2009; SHENYANG, Lianoning Indoor Stadium, 10.000, consegna entro fine 2009.
Date previste: 6-21 settembre.
Budget Comitato Organizzatore: 14 milioni di dollari
Costo completamento arene: 20 milioni di dollari
SPAGNA – MADRID, Palacio de Deportes, 15.000, 2005; MADRID, Valvedevos Arena, 18.000, 2013; BILBAO, Bizkaia Arena, 18.000, 2013; GRANADA, Palacio Municipal de Deportes, 12.000, 2012; LAS PALMAS/GRAN CANARIA, Sportcenter, 10.000, rifacimento entro 2012; SIVIGLIA, Nuovo Palazzo Municipale, 15.000, 2012.
Date previste: 30 agosto-14 settembre
Budget Comitato Organizzatore: 27,5 milioni di euro
Costo completamento arene: 314 milioni di euro.
Chiaramente vediamo in queste candidature tre linee diverse di tendenza, espressione fedele non solo della politica dei Governi centrali, ma anche della considerazione in cui è tenuto lo sport, e il basket. Lo stato cinese, che – grazie allo sport, e alle Olimpiadi, – si è aperto al mondo, quello spagnolo delle autonomie locali, che crede nello sport come elemento di spettacolo, coesione sociale, educazione e rinnovamento del paese, e l’Italia, che è di tutto un po’, sia con questo o quell’altro Governo, ed è troppo calciofilo e tele maniaco e tratta il CONI (che purtroppo si fa trattare così…) come un questuante e forse “un male necessario”.
Infine, conta certamente anche l’impatto della squadra nazionale, e il marketing. La Cina farà i suoi quadri allegorici umani con migliaia di volontari e riempirà tutte le arene: il basket laggiù è più popolare del calcio. La Spagna è una nazione vincente, e anche alle ultime Olimpiadi ha fatto tremare il Dream Team; inoltre, è forte in ogni sport, dal tennis al ciclo, dall’hockey al calcio; la maglia nazionale è un riferimento, e il pubblico ama molto i suoi cestisti, spesso in alcune regioni popolari quanto i calciatori.
Italia. Per il capitolo marketing, hanno lanciato appelli a favore della scelta italiana Recalcati, Ettore Messina, le star della NBA, e anche l’argentino Manu Ginobili, la Federazione ha fatto un ottimo lavoro, con molte buone idee via Internet e un’operazione di lobbyng di qualità, ad esempio Toto Bulgheroni, ex patron varesino e giocatore della grande Ignis, ha portato in dote alla causa l’ottimo rapporto personale con i due potentissimi del basket, Jerry Colangelo, presidente di US Basketball, e il Commissioner David Stern, il “padrone” del Dream Team.
La Spagna, però, è stata grandiosa, ha varato una campagna mondiale coinvolgendo le oltre 50 città gemellate, fra cui New York, Varsavia, Mexico City, Mosca, Caracas e così via, scritturato come testimonial la sua migliore attrice, Penny Cruz, brava, carina, simpatica, vincitrice di un Oscar e un idolo dei giovani, e soprattutto piazzato tre colpi micidiali, difficili da parare: il Governo attraverso il Ministero del Turismo, Turespana (azienda dello stato in grado di spendere 148 milioni di euro all’anno di cui solo 76,8 in campagne per l’estero, presente in 31 fra ambasciate e consolati), finanzierà la FEB puntando sul basket come ha fatto per il golf anni fa per muovere grandi flussi turistici. E con un accordo fra la Federazione e Bibiana Aido, ministro delle pari opportunità, verrà coinvolta la donna in una serie di 250 eventi mondiali. Per i prossimi 5 anni verranno investiti 10 milioni di euro in comunicazione in tutti i continenti, con lo slogan: “Questi sono i mondiali di ciascuno e per qualcuno”. E non è finita con questa maxicampagna senza precedenti: ben 20 delle prime 35 aziende quotate in Borsa sosterranno le spese della promozione sul territorio.
Che dire? Tanto di cappello all’Italia, brava la piccola Siena a sostenere per prima questa sfida che ai bettings appare impossibile (1,5 la Spagna vincente, l’Italia solo a 3). Tempo fa scrissi su questo giornale un articolo ironico nel quale cercavo di far capire la “mission impossibile” di Siena, a costo di far giocare i mondiali a Monteroni, Asciano o Sinalunga. Qualcosa resterà, stavolta siamo tutti azzurri, ci sentiamo i “davide” della situazione. Situazione foriera di risultati sorprendenti o “biblici”, quando l’italica gente viene data per spacciata.
Sollecitato come tutti gli appassionati di basket da parte della Federazione a dare il mio contributo, ho mandato all’influente Bora Stankovic questo mio personale messaggio che non servirà a niente, ma che focalizza l’importanza di questa scelta, da non fare solo sulle certezze: "Caro Bora, sono sicuro che tutti quanti i 20 delegati votanti e lei per primo, anche se non farà parte di questa votazione, sapranno non solo valutare il contributo prezioso dell’Italia per il successo del mondiale 2014, ma – soprattutto – quanto questi mondiali potranno fare per il nostro basket e il nostro paese. Come opinionista indipendente credo che questo nostro "team azzurro" abbia lavorato molto bene, in una situazione non facile, e meriti di avere questa festa per aprire una pagina nuova del basket. La saluto con stima, vinca il migliore. Suo affezionatissimo Enrico Campana".