di Enrico Campana
SIENA. Nella pallacanestro il Regolamento cambia ogni quattro anni, di solito sono minuzie, stavolta invece all’improvviso ci troveremo dal 30 giugno con il campo più grande, le aree cilindriche e non più trapezi, un tiro da 3 punti allungato di mezzo metro, uno strano semicerchio sotto il canestro che chiamo “la tonnara” perché lo sfondamento non si fischia più, le tacche laterali per la rimessa.
E siccome non si parla altro in questi giorni di mondiali di calcio e per il basket di uno scudetto scontato (senza offesa, tanto per riassumere), quando un allenatore ha perso due gare negli ultimi 3 anni in tutti i play off e il suo avversario in tre finali ha invece vinto fino ad oggi 1 sola partita su 9, roba da Guiness, tanto per smuovere le acque ho pensato a uno scherzo (benefico!) stile Amici Miei. Soprattutto perché gli appassionati, soprattutto ragazzini, guardano ai giocatori, alla NBA e trascurano invece di aggiornarsi su questa novità che trasformerà (credo in meglio) la pallacanestro FIBA. Perciò ho chiesto aiuto a Valerio Bianchini. La grandissima mente della pallacanestro italiana che, non scordiamo, diede la stura a Siena, lui che aveva già vinto 3 scudetti con 3 città diverse, 2 coppe dei campioni e allenato la nazionale, e dopo l’esperienza del Messaggero accettò la A-2.
Mentre si banchettava nelle province del regno di Sodoma e Gomorra, come l’Espresso nel suo servizio forte, “Le mani sullo Sport” (17 giugno, n.24) dipingeva quello che ritenevamo ancora il nostro “Piccolo Mondo Antico”, mercoledì 16 giugno il Passignano Basket e Sportevai.it hanno dedicato uno special sulla Rete per illustrare le nuove norme. Un fatto che quasi tutti ancora ignorano, un problema che la Fip ha risolto con un link nel suo (nuovo?) sito scartando altre opzioni più dirette, e un pizzico di creatività come quello, appunto, offerto sul Trasimeno, organizzare tanti piccoli festival o eventi finanziando magari direttamente realtà-campione. Bastava solo stornare una piccolissima parte da quegli 800 mila euro che da Via Vitorchiano (sede romana della Federazione) escono per il marketing…
Al Trasimeno più comuni si sono consorziati per lo sviluppo dello sport e un progetto-pilota di basket, e con la Pro Loco ho concretizzato la mia vecchia idea, quella di essere come titolare il promotore del premio per il Giocatore Più Progredito (Most Improved Italian Player Award) per far risaltare però il lavoro del coach, come nel caso di Luca Bechi che ha forgiato Pietro Aradori. E realizzato anche un Salotto del Basket (Coffe Basket Time Out) con personaggi, ospiti, società, e un centinaio di ragazzini, cifra-record se rapportato ad altre iniziative. Significativa la collaborazione di club che hanno puntato su progetti sociali di grande impatto, come la Benetton coi Parchi Giochi, realtà emergenti come la Liomatic Perugia, ma naturalmente il clou mediatico-planetario era come divulgare queste novità del regolamento.
Creata la scenografia giusta, un campo in asfalto con le aree giallo-arancione che attirava anche l’attenzione degli aerei, ho chiesto a un ospite d’eccezione Valerio Bianchini di illustrare cosa succederà. Dopo essermi scusato con una frase un po’ ruffiana ma sincera (“Valerio, è come chiedere a un artista di fare l’imbianchino..”) Valerio mi ha preso in contropiede dicendomi che sarebbe venuto soprattutto stare con i ragazzini. E subito si è messo al lavoro sul campo incantando i giovanissimi, il suo “demo” era racconto, una sceneggiatura avvincente e finiva con Larry Wright ridotto come una polpetta da un avversario di Cantù in un epica sfida per lo scudetto. “Hai resuscitato Larry che nessuno di questi ragazzini di 10-11 anni conosceva”, gli ho detto ammirato vedendo che tutti parlavano di questo straordinario play del primo scudetto di Roma mai visto e sentito. E quindi – e qui sta lo scherzo, al basket ufficiale dei potenti mezzi.. – abbiamo realizzato uno special con la web Tv di www.sportevai.it e Bianchini ha svolto al termine di una lunga giornata da umile trappista la sua lezione sul campo con i ragazzi e gli istruttori mentre un operatore lo riprendeva passo dopo passo.
Insomma, una lezione tecnica aperta a tutti e gratuita, a disposizione e sulla Rete e che fortunatamente la stessa Fip ha ritenuto interessante avendo il presidente regionale portato i saluti di Dino Meneghin e la sua personale gratitudine, anche se alla fine molto onestamente ha dovuto ammettere che su questa novità siamo in ritardo. Oltre al problema dei tempi e della divulgazione c’è anche quello della realizzazione, un fatto di costi e di economia riguardante migliaia di campi e che ricadrà sulle amministrazioni locali e sui club contro un preventivo di spesa fra i 1200-1500 euro per provvedere alla mappatura. C’è una circolare della Fip che indica anche alcune aziende specializzate, ma alcuni hanno fatto da sé come al Trasimeno. Magari converrà, suggerisco, mettere nel centro il logo della città o dello sponsor o del club, o della mascotte, vedi il pallone occhiuto e pinnato dei Flippers.
Valerio nel piccolo auditorium locale ha parlato di Naismith e della sua invenzione planando sulla novità. “Questo campo all’americana con l’area più larga provocherà meno assembramento, gli attraversamenti dovranno essere più rapidi. Il giocatore in attacco non farà mai sfondamento sotto canestro, semmai il fallo sarà della difesa. Era ora, si potrà tornare a giocare col pivot, tornerà d’attualità il movimento spalle a canestro, e sarà un gioco più organico, con continui cambiamenti di fronte, col dialogo fra il pivot basso che chiuso dalla difesa la passa agli esterni perché il grande basket si è un po’ perduto sul pick and roll, o l’entrata e scarico. Sarà davvero un basket migliore”.
Durante il suo viaggio nelle nuove regole, Bianchini ha parlato anche della morte di un tiro che nella mia infanzia, ai tempi delle zone statiche, era importante come il corner, e c’è stata un’intera dinastia di grandi angolisti, tiratori che occupavano dopo il taglio l’angolo libero dove la palla arrivava attraverso una frenetica rete di passaggi. “L’angolo era un punto fondamentale, questo tiro è praticamente destinato a scomparire perché c’è solo una stretta fettuccia fra l’area dei 3 punti e il limite del campo”. E ha sottolineato che toglierà un grande vantaggio alla Mps. “Siena vince molte partite proprio dall’angolo, lì è una squadra micidiale”.
L’arretramento del tiro da 3 e il baffo dello sfondamento dunque penso che tutti andranno sui lunghi, come il Partizan ha già fatto schierando con tre giocatori fra i 2,10 e 2,20, la Benetton si è ripreso Cuccarolo (2,20) e mette nella rosa e il maltese Samuel Deguera (2,27), e credo che punterà sul pivottone, figura mancante ai senesi in Eurolega, e quindi credo che il mercato dei verdi si sposterà su questa figura. Vedremo se per la prima volta arriverà un asso della NBA. E naturalmente anche guardie e ali di fisico, esplosive, capaci di andare a tirare da sotto aiutandosi coi muscoli, il corpo e ovviamente la tecnica.
SIENA. Nella pallacanestro il Regolamento cambia ogni quattro anni, di solito sono minuzie, stavolta invece all’improvviso ci troveremo dal 30 giugno con il campo più grande, le aree cilindriche e non più trapezi, un tiro da 3 punti allungato di mezzo metro, uno strano semicerchio sotto il canestro che chiamo “la tonnara” perché lo sfondamento non si fischia più, le tacche laterali per la rimessa.
E siccome non si parla altro in questi giorni di mondiali di calcio e per il basket di uno scudetto scontato (senza offesa, tanto per riassumere), quando un allenatore ha perso due gare negli ultimi 3 anni in tutti i play off e il suo avversario in tre finali ha invece vinto fino ad oggi 1 sola partita su 9, roba da Guiness, tanto per smuovere le acque ho pensato a uno scherzo (benefico!) stile Amici Miei. Soprattutto perché gli appassionati, soprattutto ragazzini, guardano ai giocatori, alla NBA e trascurano invece di aggiornarsi su questa novità che trasformerà (credo in meglio) la pallacanestro FIBA. Perciò ho chiesto aiuto a Valerio Bianchini. La grandissima mente della pallacanestro italiana che, non scordiamo, diede la stura a Siena, lui che aveva già vinto 3 scudetti con 3 città diverse, 2 coppe dei campioni e allenato la nazionale, e dopo l’esperienza del Messaggero accettò la A-2.
Mentre si banchettava nelle province del regno di Sodoma e Gomorra, come l’Espresso nel suo servizio forte, “Le mani sullo Sport” (17 giugno, n.24) dipingeva quello che ritenevamo ancora il nostro “Piccolo Mondo Antico”, mercoledì 16 giugno il Passignano Basket e Sportevai.it hanno dedicato uno special sulla Rete per illustrare le nuove norme. Un fatto che quasi tutti ancora ignorano, un problema che la Fip ha risolto con un link nel suo (nuovo?) sito scartando altre opzioni più dirette, e un pizzico di creatività come quello, appunto, offerto sul Trasimeno, organizzare tanti piccoli festival o eventi finanziando magari direttamente realtà-campione. Bastava solo stornare una piccolissima parte da quegli 800 mila euro che da Via Vitorchiano (sede romana della Federazione) escono per il marketing…
Al Trasimeno più comuni si sono consorziati per lo sviluppo dello sport e un progetto-pilota di basket, e con la Pro Loco ho concretizzato la mia vecchia idea, quella di essere come titolare il promotore del premio per il Giocatore Più Progredito (Most Improved Italian Player Award) per far risaltare però il lavoro del coach, come nel caso di Luca Bechi che ha forgiato Pietro Aradori. E realizzato anche un Salotto del Basket (Coffe Basket Time Out) con personaggi, ospiti, società, e un centinaio di ragazzini, cifra-record se rapportato ad altre iniziative. Significativa la collaborazione di club che hanno puntato su progetti sociali di grande impatto, come la Benetton coi Parchi Giochi, realtà emergenti come la Liomatic Perugia, ma naturalmente il clou mediatico-planetario era come divulgare queste novità del regolamento.
Creata la scenografia giusta, un campo in asfalto con le aree giallo-arancione che attirava anche l’attenzione degli aerei, ho chiesto a un ospite d’eccezione Valerio Bianchini di illustrare cosa succederà. Dopo essermi scusato con una frase un po’ ruffiana ma sincera (“Valerio, è come chiedere a un artista di fare l’imbianchino..”) Valerio mi ha preso in contropiede dicendomi che sarebbe venuto soprattutto stare con i ragazzini. E subito si è messo al lavoro sul campo incantando i giovanissimi, il suo “demo” era racconto, una sceneggiatura avvincente e finiva con Larry Wright ridotto come una polpetta da un avversario di Cantù in un epica sfida per lo scudetto. “Hai resuscitato Larry che nessuno di questi ragazzini di 10-11 anni conosceva”, gli ho detto ammirato vedendo che tutti parlavano di questo straordinario play del primo scudetto di Roma mai visto e sentito. E quindi – e qui sta lo scherzo, al basket ufficiale dei potenti mezzi.. – abbiamo realizzato uno special con la web Tv di www.sportevai.it e Bianchini ha svolto al termine di una lunga giornata da umile trappista la sua lezione sul campo con i ragazzi e gli istruttori mentre un operatore lo riprendeva passo dopo passo.
Insomma, una lezione tecnica aperta a tutti e gratuita, a disposizione e sulla Rete e che fortunatamente la stessa Fip ha ritenuto interessante avendo il presidente regionale portato i saluti di Dino Meneghin e la sua personale gratitudine, anche se alla fine molto onestamente ha dovuto ammettere che su questa novità siamo in ritardo. Oltre al problema dei tempi e della divulgazione c’è anche quello della realizzazione, un fatto di costi e di economia riguardante migliaia di campi e che ricadrà sulle amministrazioni locali e sui club contro un preventivo di spesa fra i 1200-1500 euro per provvedere alla mappatura. C’è una circolare della Fip che indica anche alcune aziende specializzate, ma alcuni hanno fatto da sé come al Trasimeno. Magari converrà, suggerisco, mettere nel centro il logo della città o dello sponsor o del club, o della mascotte, vedi il pallone occhiuto e pinnato dei Flippers.
Valerio nel piccolo auditorium locale ha parlato di Naismith e della sua invenzione planando sulla novità. “Questo campo all’americana con l’area più larga provocherà meno assembramento, gli attraversamenti dovranno essere più rapidi. Il giocatore in attacco non farà mai sfondamento sotto canestro, semmai il fallo sarà della difesa. Era ora, si potrà tornare a giocare col pivot, tornerà d’attualità il movimento spalle a canestro, e sarà un gioco più organico, con continui cambiamenti di fronte, col dialogo fra il pivot basso che chiuso dalla difesa la passa agli esterni perché il grande basket si è un po’ perduto sul pick and roll, o l’entrata e scarico. Sarà davvero un basket migliore”.
Durante il suo viaggio nelle nuove regole, Bianchini ha parlato anche della morte di un tiro che nella mia infanzia, ai tempi delle zone statiche, era importante come il corner, e c’è stata un’intera dinastia di grandi angolisti, tiratori che occupavano dopo il taglio l’angolo libero dove la palla arrivava attraverso una frenetica rete di passaggi. “L’angolo era un punto fondamentale, questo tiro è praticamente destinato a scomparire perché c’è solo una stretta fettuccia fra l’area dei 3 punti e il limite del campo”. E ha sottolineato che toglierà un grande vantaggio alla Mps. “Siena vince molte partite proprio dall’angolo, lì è una squadra micidiale”.
L’arretramento del tiro da 3 e il baffo dello sfondamento dunque penso che tutti andranno sui lunghi, come il Partizan ha già fatto schierando con tre giocatori fra i 2,10 e 2,20, la Benetton si è ripreso Cuccarolo (2,20) e mette nella rosa e il maltese Samuel Deguera (2,27), e credo che punterà sul pivottone, figura mancante ai senesi in Eurolega, e quindi credo che il mercato dei verdi si sposterà su questa figura. Vedremo se per la prima volta arriverà un asso della NBA. E naturalmente anche guardie e ali di fisico, esplosive, capaci di andare a tirare da sotto aiutandosi coi muscoli, il corpo e ovviamente la tecnica.