di Enrico Campana
SIENA. Lunedì 22 febbraio verranno consegnati a Quattro Castella (Reggio Emilia) gli Oscar del Basket “Pietro Reverberi”. Questi i riconoscimenti più importanti assegnati per il 2009 da una giuria di giornalisti: Pietro Aradori (Biella) miglior giocatore, Maria Chiara Franchini miglior giocatrice, Andrea Capobianco miglior allenatore, Marcello Reatto miglior arbitro, Aldo Albanesi premio alla carriera, e Sandro Riminucci, l’angelo biondo del basket e dei grandi successi del Simmenthal anni sessanta, premio al personaggio.
Poco utilizzato al debutto in serie A nel 2007 quando vestì nella stessa stagione la maglia di Milano e Roma, Piero Aradori è maturato ed è esploso nelle ultime due stagioni a Biella grazie a Luca Bechi e favorito anche dalla fiducia concessagli dal CT Recalcati nella nazionale che quest’anno ha disputato i Giochi del Mediterraneo dove è diventato il capocannoniere. “E’ l’erede di Antonello Riva, un giocatore che cerca sempre il canestro con una sana incoscienza…”, dice Recalcati.
Nato a Brescia (città che ha dato i natali anche a Sergio Scariolo, "coach of the year "in Europa) il 9 dicembre 1988 quindi ancora ventenne è uno dei più giovani vincitori, e quest’anno come titolare ha contribuito a risollevare con i suoi cxanestri Biella da un inizio incerto per gli infortuni. Guardia giratore, è 11° e primo italiano nella classifica dei marcatori con 15,8 punti per gara, e 3° assoluto nella percentuale da 3 punti, 11 su 18 col 61%. Nell’albo d’oro Aradori succede a Beppe Poeta (Teramo).
Per quanto riguarda il napoletano Capobianco, coach della rivelazione Teramo dello scorso anno, ha condiviso il riconoscimento con tutti gli esponenti della società garantendo che “il premio mi fa sentire ancor più la responsabilità di provare a migliorarmi ancora di più”.
SIENA. Lunedì 22 febbraio verranno consegnati a Quattro Castella (Reggio Emilia) gli Oscar del Basket “Pietro Reverberi”. Questi i riconoscimenti più importanti assegnati per il 2009 da una giuria di giornalisti: Pietro Aradori (Biella) miglior giocatore, Maria Chiara Franchini miglior giocatrice, Andrea Capobianco miglior allenatore, Marcello Reatto miglior arbitro, Aldo Albanesi premio alla carriera, e Sandro Riminucci, l’angelo biondo del basket e dei grandi successi del Simmenthal anni sessanta, premio al personaggio.
Poco utilizzato al debutto in serie A nel 2007 quando vestì nella stessa stagione la maglia di Milano e Roma, Piero Aradori è maturato ed è esploso nelle ultime due stagioni a Biella grazie a Luca Bechi e favorito anche dalla fiducia concessagli dal CT Recalcati nella nazionale che quest’anno ha disputato i Giochi del Mediterraneo dove è diventato il capocannoniere. “E’ l’erede di Antonello Riva, un giocatore che cerca sempre il canestro con una sana incoscienza…”, dice Recalcati.
Nato a Brescia (città che ha dato i natali anche a Sergio Scariolo, "coach of the year "in Europa) il 9 dicembre 1988 quindi ancora ventenne è uno dei più giovani vincitori, e quest’anno come titolare ha contribuito a risollevare con i suoi cxanestri Biella da un inizio incerto per gli infortuni. Guardia giratore, è 11° e primo italiano nella classifica dei marcatori con 15,8 punti per gara, e 3° assoluto nella percentuale da 3 punti, 11 su 18 col 61%. Nell’albo d’oro Aradori succede a Beppe Poeta (Teramo).
Per quanto riguarda il napoletano Capobianco, coach della rivelazione Teramo dello scorso anno, ha condiviso il riconoscimento con tutti gli esponenti della società garantendo che “il premio mi fa sentire ancor più la responsabilità di provare a migliorarmi ancora di più”.