Anche Campanella e Collini tra i nuovi allenatori per la serie B (?)
di Umberto De Santis
SIENA. Intorno alla Mens Sana Basket gira tutto il circus della Legabasket, non dovrebbe essere così perché il soggetto di riferimento ha cominciato la procedura tecnica del fallimento che – salvo la presentazione da parte di qualche benefattore di un assegno circolare da 40 milioni di euro – sarà completata nella prima quindicina di luglio. Che riferimento può essere ormai?
Il liquidatore Egidio Bianchi, che si è fatto conoscere bene anche in Federazione, viene dato come possibile traghettatore verso un nuovo assetto della Lega di serie A come presidente pro tempore o direttore generale. La figura del professionista non sembra in discussione: lo sono motivi di opportunità, quella brutta cosa che viene chiamata “conflitto di interessi”. E’ pur sempre rappresentante di una parte in causa. Ma la Legabasket ha convocato per venerdì 13, a dispetto della cabala, una riunione a cui sarà assente l’unica vera voce dissenziente nel metodo della situazione, Renato Villalta della Virtus Bologna, sull’onda dell’imperativo del fare presto e dell’emergenza, le due parole d’ordine che hanno trascinato non solo il basket ma tutta l’Italia nella crisi profonda che viviamo.
Girano molte voci che anticiperebbero quanto dovrebbe dire stasera il presidente della Polisportiva che ha organizzato una riunione ad hoc per disegnare il futuro del basket mensanino, partendo dalle giovanili. Dovrebbe essere presentato un organigramma sul quale si susseguono “dicerie” (forse fatte girare ad arte?). Si dice addirittura che sarebbe già stata presentata una richiesta di iscrizione alla serie B – parola che non significa nulla, visto che questa categoria è del calcio – per la quale si farebbero nomi, come allenatori, di tecnici locali come Federico Campanella, Marco Collini, Umberto Vezzosi, Marco Mecacci, questi ultimi due provenienti dalla Virtus, l’avversaria locale storica.
Anche sul fronte sponsorizzazione girano voci che, passata l’euforia del momento, si autodefiniscono “ipotesi”. Su quali basi è impossibile dirlo, se non per la ricerca di visibilità di chi le mette in circolazione. Da Bassiliche a ReteIvo è un florilegio di nomi che non aiuta il lavoro di chi deve reperire risorse a budget aziendali già spesi e con le ferie estive imminenti. Stasera avremo conoscenza dello stato dell’arte attuale, ed è bene che si sappia che è un cammino in salita.