Supercoppa, coppa Italia, final four... e ora arriva il bersaglio grosso
di Umberto De Santis
SIENA. Cambiare ancora per ricominciare da capo, anzi da tre. Questa la filosofia espressa da Simone Pianigiani nel presentare alla stampa i playoff che cominciano stasera a Milano e che vedranno la Montepaschi sul parquet amico giovedì sera iniziare la serie contro la Canadian Solar Bologna. Secondo il coach bianco verde: “La gestione del gruppo sarà fondamentale perché in ogni gara due giocatori importanti rimarranno fuori, giocheremo senza gerarchie precostituite cercando le soluzioni migliori secondo l’avversario che avremo davanti. I miei giocatori sono consapevoli che le regole sono quelle scritte a inizio stagione e che sono valse per tutta la stagione, e non di oggi. Così questo sarà per noi un vantaggio e non un problema. Chiaro che ogni atleta vorrebbe giocare sempre, guai se non fosse così. Ma non dobbiamo stravolgere la nostra identità (come fatto contro il Panathinaikos, n.d.r.)”. Questo, tradotto per i profani, significa che si ricomincerà da Bo McCalebb, il play esplosivo della prima parte di stagione. A inizio conferenza stampa le solite parole di circostanza: “Dopo i profondi cambiamenti estivi, volevamo vedere, con umiltà e affamati di vittorie, dove potevamo arrivare, e ora che ci siamo vogliamo provare ad arrivare fino in fondo con fiducia. Il playoff si annuncia difficile, con un livello medio molto alto, guardare la Lottomatica che non ci è arrivata pur avendo un roster da Euroleague. Abbiamo il vantaggio del fattore campo, ma gli avversari avranno una voglia incredibile di superarci, un successo che può cambiare una vita, un campionato, una storia”.
Le Final Four possono diventare un problema di appagamento e di calo di tensione? “Il gruppo in allenamento appare motivato” prosegue Pianigiani. “Abbiamo avuto la fortuna, dopo Barcellona, di giocare le ultime due gare di campionato in un ritmo playoff, e Sassari e Roma sono diventati due test molto probanti. Per molti di noi sarà la prima volta e a un bersaglio grosso come lo scudetto penso che nessuno voglia rinunciare. Il nostro motto di questa stagione è stato “Vincere mentre cresci” e vogliamo proseguire nel percorso, anche se ci siamo caricati già di vittorie e di prestazioni importanti nel corso dell’anno. La situazione fisica è inoltre buona, da verificare solo le condizioni di Stonerook”.
Arrivate a giocare contro Bologna di corsa senza poter sfruttare la vostra capacità tecnica di “preparare” la partita.”La squadra deve saper reagire alle situazioni di emergenza, nei playoff devi esser bravo a tirare fuori ciò che serve, anche senza averlo ricordato. Ormai le squadre si conoscono, noi conosciamo Bologna come loro conoscono noi, il fattore è relativo” e il coach bianco verde si dilunga sull’avversaria “Bologna non sarà diversa senza Amoroso, avrà una rotazione in meno e basta. La qualità principale di Lardo è la capacità di offrire sempre soluzioni diverse e atipiche: i cambi sistematici, le difese particolari, cinque piccoli in campo. In fondo anche Amoroso è un atipico, un quattro capace di giocare diciamo tre e mezzo, o cinque. Forse ci offriranno più tiri da tre punti. Ricordiamo che Bologna è solida a rimbalzo, tiene la sua area, con noi perde meno palloni, spinge il campo in contropiede con giocatori velocissimi come Poeta, Koponen, lo stesso Winston. Ci faranno male nell’uno contro uno, e noi dobbiamo ripartire sempre da una difesa migliore”.