Fondamentale Moss a inizio terzo periodo, ma Siena non molla fino alla fine
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EA7 EMPORIO ARMANI MILANO-MENS SANA MONTEPASCHI SIENA 66-56 (10-10; 28-31; 50-42)
EA7 EMPRIO ARMANI MILANO: Gentile, Gigli ne, Cerella, Melli 6, Hackett 8, Kangur, Langford 20, Samuels 3, Wallace 3, Lawal 8, Moss 16, Jerrells 2. All. Banchi
MENS SANA MONTEPASCHI SIENA: Viggiano, Hunter 12, Cournooh 2, Haynes 12, Carter 10, Janning 3, Ress 5, Ortner 3, Nelson, Udom ne, Cappelletti ne, Green 9. All. Crespi
di Umberto De Santis
MILANO. L’Olimpia ha tre cose che Siena non ha (e che quando i roster sono in costruzione fanno la differenza in una gara secca): il talento di Moss, Hackett e Langford, mentre quello di Green e Cournooh è ancora acerbo, Janning ancora non migliora, Nelson deve ancora ritrovarsi – ancora. Ma Haynes è il play utile a questa squadra e che il talento ce l’ha per davvero e Hunter, limitate diverse sbavature, può essere il pivot che a questa società manca ormai da troppi anni e che è la causa delle mancate vittorie a livello europeo. C’è anche da lodare Banchi, che ha convinto il gruppo dei giocatori Olimpia sulla necessità si spremere sudore in difesa. Non mancheranno le note polemiche per esserci riuscito con una sottrazione, coincidendo le due migliori gare della stagione in questo fondamentale con l’assenza dal parquet di Alessandro Gentile.
Moss, Hackett, Kangur nel quintetto di partenza di Milano, palla a due per EA7: le certezze difensive. Ci vogliono più due minuti per vedere un libero di Samuels, c’è molta tensione: Ortner tenta una tripla al 24”. La tripla di Haynes è liberatoria 1-3 al 4’. Samuels conquista un gioco da tre punti e come spesso quest’anno Siena si riempie presto di falli. Sbagliato però il libero, Ortner restituisce il gioco con l’interesse: 3-6 ma Mens Sana sciupona. Realizza anche Carter, e dopo 6’ un incredibile 3-8 con troppi errori al tiro , con 3’30 Lawal segna da sotto. Hackett manda in lunetta Green 5-9, Haynes ci manda Langford: 7-9 con 1’37”. Jerrells invece spedisce Haynes che ne mette uno per il 7-10. Su azione, terribilmente non si segna, anche Melli infila un libero, l’azione senese è incerta il contropiede di Langford vincente: 10-10. Poi Green sbaglia l’ultimo tentativo rimasto sulla sirena.
Siena difende da dio, ma riparte con l’ennesimo tiro sbagliato, e il pick’n’roll di Lawal è vincente 12-10. Hunter pasticcia ancora un volta ma guadagna due liberi su rimbalzo d’attacco 12-11. Haynes mette la tripla del nuovo vantaggio dei toscani 12-14; al 14’ un altro gioco Jerrells-Lawal costringe Crespi a chiamare timeout sul 16-16. Si riparte con Hunter e Green, Jerrells beneficia di un fallo dubbio per accorciare 18-20. Dopo il canestro di Carter in arresto e tiro, Cournooh trova lo sfondamento di Jerrells. Banchi rivuole Hackett e Moss, ma è Viggiano a sfondare in attacco con 3’30. Cournooh brucia Moss sullo scatto e si materializza il minibreak senese: 0-7 al 19’ e Banchi si rifugia in un’altra sospensione. Moss riparte con la tripla vincente, Hackett guadagna due liberi con 30” sul cronometro 25-29. Segna Green, poi Langford si alza per la tripla conclusiva, gli viene regalato un fischio con Crespi che, infuriato, grida all’arbitro “a lui glielo dai il fallo” e la guardia milanese a tempo scaduto ricuce le distanze sul 28-31.
8-0 di Moss in apertura 36-31 chiusa da Green, con Milano che riparte con la tripla di Melli, poi due liberi di Hunter 39-35 al 25’ con stoppata di Hunter su Lawal e canestro sul ribaltamento di campo 39-37 con 3’48. Entrata vincente di Langford mentre Viggiano sbaglia due triple. Cosa che non fa Moss con la bomba dall’angolo 44-37. Ress si procura un gioco da tre punti per accorciare al 28’. Nel finale di periodo, Hackett e Langford dalla lunetta allungano 50-42, poi Carter pasticcia da solo con la palla dell’ultimo tiro.
Milano pressa, ma Haynes va con la bomba, Carter da casa sua ne aggiunge un’altra 50-48 e Forum preoccupato. Due errori di Ortner consecutivi (anche una schiacciata sul ferro) evitano dolori all’EA7 che riparte 54-48, ma Janning trova la bomba. Hunter va in lunetta con fallo inesistente di Kangur ma è 56-51 perché la Montepaschi è solo 12/18 ai liberi. Al 34’ Wallace segna un libero, Hunter sbaglia un tap-in, ma si riscatta poi con una schiacciata 57-53 con 4’43” da giocare. L’Olimpia trova con fatica il break 5-0 di Hackett e Langford su cui Crespi chiama timeout ma significa 62-53 a 2’35. Sorride Armani su canestro di Wallace del +11, poi Langford sigilla la vittoria 66-53 e Banchi chiede ancora il pressing, eluso da Carter, che è anche l’ultimo canestro dell’incontro 66-56.
(Foto www.olimpiamilano.com)