La Mens Sana continua a "bucare" i tre punti (4/21)
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO-MENS SANA SIENA 79-65 (19-16; 42-35; 63-50)
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Gentile 16, Cerella, Melli 6, Hackett 8, Kangur 3, Langford 10, Samuels 22 (15r), Touré, Wallace ne, Lawal 3, Moss 5, Jerrells 6. All. Banchi
MENS SANA SIENA: Viggiano 7, Hunter 5, Cournooh, Haynes 12, Carter 5, Janning 10, Ress 8, Ortner 4, Nelson 6, Udom ne, Batori ne, Green 8. All. Crespi
di Umberto De Santis
SIENA. La chiave della partita è al 33’ dopo che Carter ha segnato la prima tripla del secondo tempo della Mens Sana, 63-55: palla persa dall’Olimpia, Nelson vola in contropiede sbaglia l’entrata subendo un fallo sacrosanto da Moss che nemmeno il commentatore della Rai osa negarlo. Non c’è però fischio arbitrale, L’EA7 recupera il pallone e Langford prima e Gentile da tre poi rimettono quella distanza tra le due squadre che diventa irreparabile (68-55). Ma se continui a tirare con medie ridicole da tre punti (4/21, giusto un po’ meglio del 2/19 dell’altroieri) e a soffrire sudditanza psicologica (15/25 ai tiri liberi), non si può vincere una gara dove, a tratti, la Montepaschi è stata brillante in difesa costringendo Milano a 15 palle perse, che hanno concesso 6 tiri in più rispetto ai padroni di casa. Tuttavia un segnale di miglioramento della squadra di Crespi che si deve registrare: gara 1 era finita all’intervallo lungo, qui invece si è rimasti in partita quasi fino alla fine.
Con un libero sbagliato dopo pochi secondi, Haynes fa temere che la Montepaschi sia rimasta ai difetti di gara uno; rimedia con due triple Tomas Ress che aiutano Siena a tenere a lungo Milano indietro, con un primo quarto che non concede più lo strapotere all’Olimpia. Al 5’ è 6-12 ma Siena arriva già al bonus, l’Olimpia rientra con un Samuels a cui sotto canestro viene concesso di tutto, compresi i passi, le mani addosso gratuitamente. Il giamaicano può rimanere nel pitturato a suo piacere, tanto la regola dei tre secondi viene belluinamente ignorata! L’ingresso di Janning dà una scossa positiva alla Mens Sana, ma la tripla di Kangur dà il vantaggio finale 19-16.
Il secondo quarto vive di questo minimo vantaggio milanese, Jerrells non gode dello stato di grazia visto in gara 1, le medie dei lombardi non sono migliori di quelle dei toscani. Lawal non è molto ispirato, e Ress al 15’ ricuce lo strappo 27-25 in schiacciata. Gentile e Hackett danno un spunto agli uomini di Banchi 34-29 ma un tecnico a Samuels che colpisce Viggiano al collo da dietro sembra rovinare tutto 34-32, ma poco dopo lo spirito di compensazione arbitrale restituisce un tecnico a Viggiano, reo di non sottostare alla violenza gratuita del pivot giamaicano nell’area senese. E senza tema di smentita, che la gara l’abbiamo vista in televisione con tanto di replay… Moss ringrazia con cinque punti in fila, Samuels manda in lunetta Viggiano che fissa il punteggio al riposo lungo sul 42-35.
Il copione non cambia nel terzo periodo, l’EA7 sempre un po’ avanti, Haynes che comincia a dare punti in entrata a Siena. Al 25’ Gentile e Langford, dopo la seconda tripla di Melli, danno il primo vantaggio in doppia cifra all’Olimpia 54-41. Nelson e Hunter cercano di alzare la diga in difesa, vista la latitanza in attacco, e contengono la sfuriata dei padroni di casa, che mantengono il vantaggio con cinque punti in fila di Langford 63-50.
Crespi carica i suoi ragazzi che nei primi 3’30” non permettono un punto all’Olimpia, ma la rimonta è fermata poi come abbiamo descritto in apertura. Due canestri di Samuels e una tripla di Hackett dilatano il vantaggio dell’Emporio Armani 75-57 chiudendo le ostilità al 37’. Come in gara 1, però, la Mens Sana continua a giocare fino all’ultimo minuto e la tripla conclusiva di Viggiano, dopo azione prolungata, fa terminare l’incontro sul definitivo 79-65. La Montepaschi deve rammaricarsi di non aver saputo dare continuità all’azione dopo il brillante avvio. Ora due partite a Siena, nei quarti di finale dell’anno scorso lì cambiò la musica e la serie…