Dai Chicago Bulls potrebbero arrivare Joakim Noah o Luol Deng
di Umberto De Santis
SIENA. Le frequenze di Radio mercato sono sempre affollate. Sembra che la Montepaschi abbia preso atto che Andersen rende meglio da quattro che da cinque e gli esperimenti con le due torri, che vedono l’australiano sul parquet insieme a Lavrinovic, non diano i risultati necessari per vincere l’Euroleague. E’ quindi ghiotta l’occasione di prendere, se mai il lockout NBA durasse tutta la stagione, un pivot comunitario d’oltre oceano che abbia senso del team, peso e determinazione. Se poi aggiungiamo che a Parigi, sponda Paris Levallois, sperano di avere in campo in questa stagione il giocatore dei Chicago Bulls che è cresciuto nel loro settore giovanile, il gioco è fatto. L’identikit corrisponde a Joakim Noah, centro francese di 211 centimetri per 105 chilogrammi di peso, una assicurazione contro le sportellate sotto canestro. Certo che il sentimento verso il club dove si è mossi i primi passi è una bella cosa, come ha detto l’allenatore del PL Christophe Denis a BasketActu.com, ma anche la prospettiva di giocare al primo livello per concorrere all’Euroleague a Siena può essere la molla per venire in Italia.
Ma potrebbe essere un’altra la verità per soddisfare le esigenze di Pianigiani. Infatti, la voce che si è sparsa in città parla di un cestista comunitario che milita nei Chicago Bulls. Ma a questa voce corrisponde anche un altro giocatore, il sudanese di passaporto britannico Luol Deng. Una ala potente di 206 centimetri per 99 chilogrammi, una risposta giusta alla “scommessa perduta” DaJuan Summers: Rakocevic non si discute ma è una guardia, un tre grande e grosso proprio manca alla Montepaschi. Radio mercato ricorda che il suo agente Herb Rudoy ha confermato al Chicago Tribune che il cestista sta valutando 4-5 offerte provenienti dall’Europa (Besiktas veramente scatenato anche con Kevin Love come alternativa, ndr) e in questa settimana dovrebbe prendere una decisione. E che importa se vogliono la clausola escape-NBA: vale anche per gli altri team. Chissà se Ferdinando Minucci sta sfogliando la margherita. Tutti con gli occhi aperti se mai si dovesse veder partire col macchinone l’autista della Mens Sana da solo verso meta ignota.