SIENA. La Mens Sana è partita stamane alla volta di Varese, dove domani alle 20.30 affronterà la Cimberio nella nona giornata di ritorno del campionato di serie A.
Prima della partenza Simone Pianigiani presenta l'incontro: "“Ho deciso di non parlare più delle nostre condizioni fisiche – esordisce – sapete chi si è allenato e chi no durante la settimana e che non siamo stati al completo. Quindi pensiamo ad altro, al basket giocato e non ai bollettini medici”.
Varese, anche se non è più tra le garndi, ha una storia ed un carattere che ne fanno una squadra sempre temibile: "Certo – conferma l’allenatore senese -. Credo che basti sottolineare il fatto che non siamo mai riusciti a vincere a Varese da quando sono diventato capo allenatore e che loro sono andati molto vicini a giocarsela anche a Siena dove peraltro avevano delle assenze. Poi conosciamo la storia, la tradizione, ed il calore di Masnago, oltre al fatto che per loro questi potrebbero essere due punti importanti. Noi poi, veniamo da una sconfitta nell’ultima trasferta a Roma e quindi direi che ci sono tutti i presupposti per dover stare molto attenti”.
Secondo il coach senese i punti chiave della sfida sono numerosi: "Prima di tutto è evidente la loro pericolosità nel tiro da 3 punti, basti pensare che nella gara di andata a Siena la percentuale fu del 54 % e questo permise loro di restare in partita. Il tiro da fuori è certamente una caratteristica importante per Varese, perché hanno tanti giocatori, compresi i lunghi, capaci di colpire dall’arco. Inoltre, è chiaro che il ritmo all’inizio della partita sarà ancora una volta determinante, basti pensare a quanto ci è successo a Roma nel primo quarto. Ed un inizio di quel tipo certamente dobbiamo evitarlo”.
Prima della partenza Simone Pianigiani presenta l'incontro: "“Ho deciso di non parlare più delle nostre condizioni fisiche – esordisce – sapete chi si è allenato e chi no durante la settimana e che non siamo stati al completo. Quindi pensiamo ad altro, al basket giocato e non ai bollettini medici”.
Varese, anche se non è più tra le garndi, ha una storia ed un carattere che ne fanno una squadra sempre temibile: "Certo – conferma l’allenatore senese -. Credo che basti sottolineare il fatto che non siamo mai riusciti a vincere a Varese da quando sono diventato capo allenatore e che loro sono andati molto vicini a giocarsela anche a Siena dove peraltro avevano delle assenze. Poi conosciamo la storia, la tradizione, ed il calore di Masnago, oltre al fatto che per loro questi potrebbero essere due punti importanti. Noi poi, veniamo da una sconfitta nell’ultima trasferta a Roma e quindi direi che ci sono tutti i presupposti per dover stare molto attenti”.
Secondo il coach senese i punti chiave della sfida sono numerosi: "Prima di tutto è evidente la loro pericolosità nel tiro da 3 punti, basti pensare che nella gara di andata a Siena la percentuale fu del 54 % e questo permise loro di restare in partita. Il tiro da fuori è certamente una caratteristica importante per Varese, perché hanno tanti giocatori, compresi i lunghi, capaci di colpire dall’arco. Inoltre, è chiaro che il ritmo all’inizio della partita sarà ancora una volta determinante, basti pensare a quanto ci è successo a Roma nel primo quarto. Ed un inizio di quel tipo certamente dobbiamo evitarlo”.