Non c'è stato il ventilato incontro con Petrucci. Manca ancora il piano-ripartenza
di Umberto De Santis
SIENA. A mezzogiorno di oggi, a Roma, il presidente della Polisportiva Mens Sana 1871 (nonché socio di maggioranza con l’87% della Mens Sana Basket spa) Piero Ricci è stato ascoltato dalla Procura Federale che gli ha chiesto spiegazioni su tutti gli avvenimenti che hanno portato prima alla mancata approvazione nei tempi di legge del bilancio della stagione sportiva 2012-13, poi della messa in liquidazione della pluriscudettata squadra Campione d’Italia, infine della richiesta della Procura della Repubblica di Siena che ha chiesto la bancarotta fraudolenta e che verrà discussa dal tribunale fallimentare di Siena il prossimo 9 giugno. Naturalmente tutto corredato dalle vicende giudiziarie che hanno portato in manette e poi agli arresti domiciliari il “dominus” della società Ferdinando Minucci e di tre suoi collaboratori.
Ricci non aveva alcun appuntamento con il presidente Fip Gianni Petrucci, come erroneamente scritto da alcune fonti. Nell’incontro di qualche tempo fa le parti erano rimaste rispettosamente distanti con la volontà della Federazione di vagliare un piano di rilancio del basket senese che, con la sola messa in liquidazione, ha perduto di fatto tutti i crismi dell’affiliazione visto anche che la dichiarazione di fallimento è inevitabile per la straordinaria consistenza del passivo che non sarà sanabile in nessun modo (oltre 30 milioni di euro e siamo ancora ai cosiddetti “conti della serva”).
I tempi stringono e la nuova stagione è già cominciata, almeno nella programmazione delle società che sono rimaste fuori, in ogni categoria, dalla rispettiva post-season. Si attende dalla Polisportiva un progetto che, in questo momento, incontrerebbe il sostegno e l’entusiasmo dei tanti appassionati vecchi e nuovi, legati a una storia che va molto oltre alle vittorie degli ultimi dieci anni. Ricci se ne è assunto l’impegno, ma la piazza comincia a dare segni di impazienza.