
SIENA. Allenamento di rifinitura per la Montepaschi che si è data appuntamento sul parquet del PalaMensSana alle 17. Alla vigilia della sfida con il Real Madrid (palla a due domani alle 20.30) Simone Pianigiani racconta le sue sensazioni.
“Vorrei che tutti quanti, compresi i miei giocatori, ci soffermassimo sull’entusiasmo che questo tipo di partite creano. Ripenso a due anni fa quando tornammo in Euroleague dopo la stagione in Uleb Cup e, arrivati alle Top 16, incontravamo il Panathinaikos e molti affrontavano questa avventura da esordienti. Non pensavamo alla pressione, non c’era la tensione di giocare contro una corazzata del genere, con un roster così lungo, ma solo l’entusiasmo, la voglia di fare l’impresa, la bellezza di un contesto del genere che solo l’anno prima era un sogno. Sono trascorse due stagioni, non venti, e siamo sempre un gruppo che deve giocare da outsider, anche per gli acciacchi di questo momento, ma con la voglia di fare l’impresa. Questo deve essere lo spirito per affrontare il Real Madrid. Ognuno di noi deve fare qualcosa in più, chi entra in campo anche solo per due minuti dovrà tuffarsi per recuperare la palla o mettere dentro un tiro difficile perché queste sono serate speciali, magiche, e se avremo questo tipo di entusiasmo allora tutto potrà succedere”.
“Arrivando questa mattina al PalaMensSana ho visto gente sotto la pioggia fare la fila ai botteghini. Ho avuto un brivido, ho provato le stesse sensazioni di due anni fa, cioè la voglia e il desiderio di arrivare al momento della partita e di provare a vivere insieme a questa gente sensazioni speciali. Ripeto: non perdiamoci in tensioni, pressioni, obiettivi che potrebbero distoglierci dal senso della partita e dal privilegio che abbiamo di giocarla. Anzi, di giocare ogni singolo pallone".
“Vorrei che tutti quanti, compresi i miei giocatori, ci soffermassimo sull’entusiasmo che questo tipo di partite creano. Ripenso a due anni fa quando tornammo in Euroleague dopo la stagione in Uleb Cup e, arrivati alle Top 16, incontravamo il Panathinaikos e molti affrontavano questa avventura da esordienti. Non pensavamo alla pressione, non c’era la tensione di giocare contro una corazzata del genere, con un roster così lungo, ma solo l’entusiasmo, la voglia di fare l’impresa, la bellezza di un contesto del genere che solo l’anno prima era un sogno. Sono trascorse due stagioni, non venti, e siamo sempre un gruppo che deve giocare da outsider, anche per gli acciacchi di questo momento, ma con la voglia di fare l’impresa. Questo deve essere lo spirito per affrontare il Real Madrid. Ognuno di noi deve fare qualcosa in più, chi entra in campo anche solo per due minuti dovrà tuffarsi per recuperare la palla o mettere dentro un tiro difficile perché queste sono serate speciali, magiche, e se avremo questo tipo di entusiasmo allora tutto potrà succedere”.
“Arrivando questa mattina al PalaMensSana ho visto gente sotto la pioggia fare la fila ai botteghini. Ho avuto un brivido, ho provato le stesse sensazioni di due anni fa, cioè la voglia e il desiderio di arrivare al momento della partita e di provare a vivere insieme a questa gente sensazioni speciali. Ripeto: non perdiamoci in tensioni, pressioni, obiettivi che potrebbero distoglierci dal senso della partita e dal privilegio che abbiamo di giocarla. Anzi, di giocare ogni singolo pallone".